mercoledì 14 marzo 2012

Mercoledì della III settimana del Tempo di Quaresima

Prima Lettura Dt 4, 1. 5-9
Osserverete le leggi e le metterete in pratica.
Dal libro del Deuteronòmio
Mosè parlò al popolo e disse:
«Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi.
Vedete, io vi ho insegnato leggi e norme come il Signore, mio Dio, mi ha ordinato, perché le mettiate in pratica nella terra in cui state per entrare per prenderne possesso. Le osserverete dunque, e le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: “Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente”. Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? E quale grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi do?
Ma bada a te e guàrdati bene dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno visto, non ti sfuggano dal cuore per tutto il tempo della tua vita: le insegnerai anche ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli».

Salmo Responsoriale Dal Salmo 147

Celebra il Signore, Gerusalemme.

Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce.
Fa scendere la neve come lana,
come polvere sparge la brina.

Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.

Vangelo Mt 5, 17-19
Chi insegnerà e osserverà i precetti, sarà considerato grande nel regno dei cieli.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».
RIFLESSIONI
Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. Sono le parole di verità che il Signore Gesù rivolge a tutta l’umanità e all’umanità di tutti i tempi.
Sono passati già tremila anni e queste parole hanno lo stesso valore che ebbero il giorno in cui furono pronunciate da Gesù.
Quali sono le leggi che Gesù non è venuto ad abolire ma a dare compimento? Il decalogo, i dieci comandamenti. Il compimento che ha dato è quello “dell’amore”. Infatti a chi chiese cosa doveva fare per avere la vita eterna, Gesù disse: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutte le tue forze, con tutta la tua anima, e il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipende tutta la legge e i profeti”.
Senza amore non si va da nessuna parte, senza amore si sbatte continuamente contro un muro difficilissimo da abbattere.
Tutto ciò che la Legge e i Profeti hanno insegnato e tramandato attraverso i secoli, non è stato abolito da Cristo Gesù, invece è portato alla pienezza della sua verità. È dalla pienezza che Cristo ha dato alla Legge e i Profeti, che si deve leggere e comprendere ogni cosa.
Chi esclude Cristo, si esclude dalla comprensione del mistero di Dio. In Cristo, il mistero di Dio, si fa storia, vita, comprensione, verità, amore, salvezza, e ogni cosa. Senza Cristo, fuori di Lui, il mistero di Dio è una parola vuota che non dona alcuna salvezza.

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