sabato 15 settembre 2012

Sabato della XXIII settimana T.O. - Beata Vergine Maria Addolorata (m)

Prima Lettura  Eb 5, 7-9
Imparò l'obbedienza e divenne causa di salvezza eterna.
Dalla lettera agli Ebrei

Cristo, nei giorni della sua vita terrena, offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito.
Pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono..

Salmo Responsoriale 
Dal Salmo 30


Salvami, Signore, per la tua misericordia.


In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso;
difendimi per la tua giustizia.
Tendi a me il tuo orecchio.

Vieni presto a liberarmi.
Sii per me una roccia di rifugio,
un luogo fortificato che mi salva.
Perché mia rupe e mia fortezza tu sei,
per il tuo nome guidami e conducimi.

Scioglimi dal laccio che mi hanno teso,
perché sei tu la mia difesa.
Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele.

Ma io confido in te, Signore;
dico: «Tu sei il mio Dio,
i miei giorni sono nelle tue mani».
Liberami dalla mano dei miei nemici
e dai miei persecutori.

Quanto è grande la tua bontà, Signore!
La riservi per coloro che ti temono,
la dispensi, davanti ai figli dell’uomo,
a chi in te si rifugia. 
  
SEQUENZA FACOLTATIVA
Addolorata, in pianto
la Madre sta presso la Croce
da cui pende il Figlio. 
Immersa in angoscia mortale
geme nell’intimo dei cuore
trafitto da spada. 
Quanto grande è il dolore
della benedetta fra le donne,
Madre dell'Unigenito! 
Piange la Madre pietosa
contemplando le piaghe
del divino suo Figlio. 
Chi può trattenersi dal pianto
davanti alla Madre di Cristo
in tanto tormento?
Chi può non provare dolore
davanti alla Madre
che porta la morte del Figlio?
Per i peccati del popolo suo
ella vede Gesù nei tormenti
del duro supplizio. 
Per noi ella vede morire
il dolce suo Figlio,
solo, nell'ultima ora.
O Madre, sorgente di amore,
fa' ch'io viva il tuo martirio,
fa' ch’io pianga le tue lacrime. 
Fa' che arda il mio cuore 
nell’amare il Cristo-Dio, 

per essergli gradito. ]
Ti prego, Madre santa:
siano impresse nel mio cuore
le piaghe del tuo Figlio.
Uniscimi al tuo dolore
per il Figlio tuo divino
che per me ha voluto patire.
Con te lascia ch'io pianga
il Cristo crocifisso
finché avrò vita.
Restarti sempre vicino
piangendo sotto la croce:
questo desidero.
O Vergine santa tra le vergini,
non respingere la mia preghiera,
e accogli il mio pianto di figlio. 
Fammi portare la morte di Cristo,
partecipare ai suoi patimenti,
adorare le sue piaghe sante. 
Ferisci il mio cuore con le sue ferite,
stringimi alla sua croce,
inèbriami del suo sangue. 
Nel suo ritorno glorioso
rimani, o Madre, al mio fianco,
salvami dall’eterno abbandono. 
O Cristo, nell'ora del mio passaggio
fa' che, per mano a tua Madre,
io giunga alla mèta gloriosa. 
Quando la morte dissolve il mio corpo
aprimi, Signore, le porte del cielo, 
accoglimi nel tuo regno di gloria.
Vangelo  Gv 19, 25-27
Ecco tuo figlio! Ecco tua madre!
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé. 

Oppure:   

Vangelo  Lc 2, 33-35
Anche a te una spada trafiggerà l’anima.
Dal vangelo secondo Luca  
In quel tempo, il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima».

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