1 Ottobre martedì Santa Teresa di Gesù Bambino
Vergine, Dottore della Chiesa
Prima
lettura
Dal
libro del profeta Zaccarìa
Popoli numerosi
verranno a Gerusalemme a cercare il Signore.
Così dice il Signore degli eserciti: Anche
popoli e abitanti di numerose città si raduneranno e si diranno l’un l’altro:
“Su, andiamo a supplicare il Signore, a trovare il Signore degli eserciti.
Anch’io voglio venire”. Così popoli numerosi e nazioni potenti verranno a
Gerusalemme a cercare il Signore degli eserciti e a supplicare il Signore.
Così dice il Signore degli eserciti: In
quei giorni, dieci uomini di tutte le lingue delle nazioni afferreranno un
Giudeo per il lembo del mantello e gli diranno: “Vogliamo venire con voi,
perché abbiamo udito che Dio è con voi”.
Parola
di Dio
Salmo
responsoriale
Il
Signore è con noi.
Sui monti santi egli l’ha fondata;
il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe.
Di te si dicono cose gloriose,
città di Dio!
Iscriverò Raab e Babilonia
fra quelli che mi riconoscono;
ecco Filistea, Tiro ed Etiopia:
là costui è nato.
Si dirà di Sion:
«L’uno e l’altro in essa sono nati
e lui, l’Altissimo, la mantiene salda».
Il Signore registrerà nel libro dei
popoli:
«Là costui è nato».
E danzando canteranno:
«Sono in te tutte le mie sorgenti».
+
Dal Vangelo secondo Luca
Prese la ferma
decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme.
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui
sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in
cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
Questi si incamminarono ed entrarono in un
villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero
riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme.
Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e
Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li
consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro
villaggio.
Parola
del Signore
Considerazioni
sulla santa:
Una ragazza morta a ventiquattro anni
diventa dopo neppure cinquant'anni modello di tutta la Chiesa. Pio XI era molto
devoto di santa Teresa di Gesù Bambino e la nominò patrona delle Missioni, lei,
la cui breve vita si svolse tutta fra Alenon e Lisieux e che dopo i suoi quindici
anni non usci più dal convento.
Quanto spesso Gesù dimostra che i pensieri
di Dio non sono i nostri pensieri, né le sue vie le nostre vie I nostri
pensieri vengono dall'orgoglio, quelli di Dio dall'umiltà; le nostre vie sono
tutte uno sforzo per essere grandi, quelle di Dio si percorrono solo diventando
piccoli. Come sulle strade per andare a Nord bisogna prendere la direzione
opposta al Sud, così per camminare sulle vie di Dio dobbiamo prendere la
direzione opposta a quella verso cui il nostro orgoglio ci spinge.
Teresa aveva grandi ambizioni, grandi
aspirazioni: voleva essere contemplativa e attiva, apostolo, dottore,
missionario e martire, e scrive che una sola forma di martirio le sembrava poco
e le desiderava tutte... il Signore le fece capire che c'è una sola strada per
piacergli: farsi umili e piccoli, amarlo con la semplicità, la fiducia e
l'abbandono di un bimbo verso il padre da cui si sa amato. "Non vado in
cerca di cose grandi, superiori alle mie forze. Io sono tranquillo e sereno
come bimbo svezzato in braccio a sua madre". Il bellissimo salmo 130 può
essere applicato alla lettera alla vita di Teresa.
Così questa giovanissima donna ravvivò
nella Chiesa il più puro spirito evangelico ricordando una verità essenziale:
prima di dare a Dio è necessario ricevere. Noi abbiamo la tendenza a guardare
sempre a quello che diamo; Teresa ha capito che Dio è amore sempre pronto a
dare e che tutto riceviamo da lui. Chi vuol mettere la propria generosità prima
della misericordia, prima dell'amore misericordioso di Dio, è un superbo; chi
riceve quello che Dio gli dà con la semplicità di un bambino arriva alla
santità: è contento di non saper far nulla e riceve tutto da Dio. È un
atteggiamento spirituale che è anch'esso dono di Dio ed è tutt'altro che
passività. Teresa fece di sé un'offerta eroica e visse nella malattia e nella
prova di spirito con l'energia e la forza di un gigante: la forza di Dio si
manifestava nella sua debolezza, che ella abbandonava fiduciosamente nelle mani
divine. Riuscì così in modo meraviglioso a trasformare la croce in amore, una
croce pesante, se ella stessa dirà alla fine della sua vita che non credeva
fosse possibile soffrire tanto.
Impariamo questa grande lezione di
fiducia, di piccolezza, di gioia e preghiamo Teresa che ci aiuti a camminare
come lei nella povertà di spirito e nell'umiltà del cuore. Saremo come lei
inondati da un fiume di pace.
Preghiera
dei fedeli
Dio ci ha tanto amati da mandare il suo
Unigenito fra noi, perché avessimo la vita e l'avessimo in abbondanza. Ricolmi
di gioia e di pace per questo annuncio, proclamiamo la bontà del Signore e
preghiamo:
Ascoltaci, o Signore.
Padre dei credenti, perché i battezzati,
con umile coraggio, sappiano essere messaggeri di Cristo, portatori di pace e
di speranza tra gli uomini. Ti preghiamo:
Padre della storia, perché quanti operano
nel sociale, si prendano a cuore la causa dei poveri e degli oppressi e,
riparando ingiustizie e sofferenze, affrettino l'avvento del regno. Ti
preghiamo:
Padre della luce, perché chi è nella
prova, riceva forza dall'eucaristia, sacramento dell'amore di Cristo,
crocifisso innocente per tutti gli uomini. Ti preghiamo:
Padre della vita, perché i bambini che
oggi fanno il loro ingresso nell'esistenza, siano accolti con tenero amore. Ti
preghiamo:
Padre della gioia, perché in questa
eucaristia che ci riconcilia nell'unico corpo di Cristo, troviamo la fonte
della pace e della concordia. Ti preghiamo:
Perché la nostra comunità diventi un luogo
di dialogo e di accoglienza.
Perché la pazienza sia la virtù dei
cristiani.
Padre misericordioso, che ti compiaci
della gioia dei tuoi figli, dalla tua bontà osiamo sperare tutto ciò che è bene
per noi, perché, pieni del tuo amore, sappiamo vivere da veri discepoli del tuo
figlio Gesù, che è Dio e vive e regna per i secoli eterni. Amen.
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