XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
(ANNO C)
Prima lettura
Dal secondo libro dei Maccabèi
Il re dell’universo ci risusciterà a
vita nuova ed eterna.
In quei giorni, ci fu il caso di
sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a
forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite.
Uno di loro, facendosi interprete di
tutti, disse: «Che cosa cerchi o vuoi sapere da noi? Siamo pronti a morire
piuttosto che trasgredire le leggi dei padri».
[E il secondo,] giunto all’ultimo
respiro, disse: «Tu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re
dell’universo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterà a vita
nuova ed eterna».
Dopo costui fu torturato il terzo,
che alla loro richiesta mise fuori prontamente la lingua e stese con coraggio
le mani, dicendo dignitosamente: «Dal Cielo ho queste membra e per le sue leggi
le disprezzo, perché da lui spero di riaverle di nuovo». Lo stesso re e i suoi
dignitari rimasero colpiti dalla fierezza di questo giovane, che non teneva in
nessun conto le torture.
Fatto morire anche questo, si misero
a straziare il quarto con gli stessi tormenti. Ridotto in fin di vita, egli
diceva: «È preferibile morire per mano degli uomini, quando da Dio si ha la
speranza di essere da lui di nuovo risuscitati; ma per te non ci sarà davvero
risurrezione per la vita».
Parola di Dio
Salmo responsoriale
Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.
Ascolta, Signore, la mia giusta
causa,
sii attento al mio grido.
Porgi l’orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c’è inganno.
Tieni saldi i miei passi sulle tue
vie
e i miei piedi non vacilleranno.
Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o
Dio;
tendi a me l’orecchio, ascolta le
mie parole.
Custodiscimi come pupilla degli
occhi,
all’ombra delle tue ali nascondimi,
io nella giustizia contemplerò il
tuo volto,
al risveglio mi sazierò della tua
immagine.
Seconda lettura
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Il Signore vi confermi in ogni opera
e parola di bene.
Fratelli, lo stesso Signore nostro
Gesù Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia,
una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li
confermi in ogni opera e parola di bene.
Per il resto, fratelli, pregate per
noi, perché la parola del Signore corra e sia glorificata, come lo è anche tra
voi, e veniamo liberati dagli uomini corrotti e malvagi. La fede infatti non è
di tutti. Ma il Signore è fedele: egli vi confermerà e vi custodirà dal
Maligno.
Riguardo a voi, abbiamo questa
fiducia nel Signore: che quanto noi vi ordiniamo già lo facciate e continuerete
a farlo. Il Signore guidi i vostri cuori all’amore di Dio e alla pazienza di
Cristo.
Parola di Dio
+ Dal Vangelo secondo Luca
Dio non è dei morti, ma dei viventi.
In quel tempo, si avvicinarono a
Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero
questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di
qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia
una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo,
dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il
terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche
la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti
e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di
questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati
degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie
né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e,
poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti
risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il
Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei
morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Parola del Signore.
Preghiera dei fedeli
Apriamo il nostro cuore alla
speranza nella pienezza della vita dopo e oltre la morte.
Preghiamo insieme e diciamo: Dio dei
viventi, ascoltaci.
1. Perché non ci spaventi la
testimonianza anche faticosa della nostra fede. Preghiamo.
2. Perché la malvagità che affligge
il mondo non ci impedisca di credere nella solidità della giustizia. Preghiamo.
3. Perché Dio ci sappia mantenere
fedeli ai fratelli così come lui lo è con noi. Preghiamo.
4. Perché sappiamo riconoscere,
all’interno della travagliata storia dell’uomo, i segni di un progetto più
alto. Preghiamo.
O Padre, la sensazione di sprecare
la vita ci fa temere la morte. Aiutaci ad avere una speranza solida nel futuro
per vivere bene il presente. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
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