Dalla lettera di
san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore
per se stesso, perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo,
moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore.
Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il
Signore dei morti e dei vivi.
Ma tu, perché giudichi il tuo fratello? E tu, perché
disprezzi il tuo fratello? Tutti infatti ci presenteremo al tribunale di Dio, perché
sta scritto:
«Io vivo, dice il Signore: ogni ginocchio si piegherà
davanti a me e ogni lingua renderà gloria a Dio».
Quindi ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio.
Parola di Dio.
Salmo
responsoriale (Dal
Salmo 26)
Contemplerò la
bontà del Signore nella terra dei viventi.
Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?
Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i
peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui
accoglie i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento
pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di
quella perduta, finché non la trova? Quando l'ha trovata, pieno di gioia se la
carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro:
"Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era
perduta". Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore
che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di
conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non
accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova?
E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: "Rallegratevi
con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto". Così, io vi dico,
vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».
Parola del Signore.
RIFLESSIONI
La frase della prima lettura che
più mi colpisce è: se noi viviamo,
viviamo per il Signore. Ma cosa significa questa frase? Per capirne il
significato basta cambiarla un po’ e farla diventare se viviamo per il Signore, noi viviamo: cioè l’unica condizione
affinché si possa dire di vivere pienamente la propria vita è quella di vivere
per il Signore. Qualcuno obietterà: ma io vivo per la mia famiglia; qualcun
altro dirà: io vivo per i miei genitori; e ancora: io vivo per i miei figli.
Ovviamente anche questi sono
degli ottimi fini per vivere la propria vita, nulla da obiettare, ma pensate a
quanto meglio si possa vivere per la propria famiglia, per i propri genitori,
per i propri figli se si decide di vivere per il Signore, perché se si vive
per, con e in Cristo, se si vive questo rapporto diretto con Dio, tutte le
nostre relazioni, tutte le nostre opere verranno influenzate da questo rapporto
esclusivo con il Signore e saranno permeate dell’Amore che da esso scaturisce.
Amore che si riverserà su quelli che ci sono accanto e su quello che facciamo, e
che si estenderà sempre di più come i cerchi concentrici che si formano sull’acqua
quando vi buttiamo un sasso.
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