XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
(ANNO C)
Prima lettura
Dal libro del Qoèlet
Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
vanità delle vanità: tutto è vanità.
Chi ha lavorato con sapienza, con
scienza e con successo dovrà poi lasciare la sua parte a un altro che non vi ha
per nulla faticato. Anche questo è vanità e un grande male.
Infatti, quale profitto viene
all’uomo da tutta la sua fatica e dalle preoccupazioni del suo cuore, con cui
si affanna sotto il sole? Tutti i suoi giorni non sono che dolori e fastidi
penosi; neppure di notte il suo cuore riposa. Anche questo è vanità!
Parola di Dio
Salmo responsoriale
Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli
dell’uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è
passato,
come un turno di veglia nella notte.
Tu li sommergi:
sono come un sogno al mattino,
come l’erba che germoglia;
al mattino fiorisce e germoglia,
alla sera è falciata e secca.
Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!
Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i
nostri giorni.
Sia su di noi la dolcezza del
Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle
nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi
salda.
Seconda lettura
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi
Fratelli, se siete risorti con
Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio;
rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.
Voi infatti siete morti e la vostra
vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà
manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.
Fate morire dunque ciò che
appartiene alla terra: impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e
quella cupidigia che è idolatria.
Non dite menzogne gli uni agli altri:
vi siete svestiti dell’uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il
nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha
creato.
Qui non vi è Greco o Giudeo,
circoncisione o non circoncisione, barbaro, scita, schiavo, libero, ma Cristo è
tutto e in tutti.
Parola di Dio
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, uno della folla disse
a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli
rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
E disse loro: «Fate attenzione e
tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la
sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La
campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra
sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –:
demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò
tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione
molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli
disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che
hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si
arricchisce presso Dio».
Parola del Signore
RIFLESIONI
La parola del Signore, in questa domenica chiama ad una profonda
considerazione e ad un radicale e profondo cambio modo di vivere.
L’uomo è stato creato da Dio per la vita eterna, una vita che continuerà
anche dopo questa vita terrena, per questo è giusto e importante accumulare
beni di valore e inestimabili.
Il Signore ha dato all’uomo l’intelligenza che deve aiutarlo in questo impegno
di arricchirsi di opere valide e giuste per la vita eterna.
Tutto ciò che si cerca di avere, acquisire, conquistare con lo spirito
umano, con sapienza umana, per scopi e
fini materiale, per vivere una vita tranquilla, serena, agiata, senza
preoccupazioni, sono tutte conquiste che non hanno nessun valore per la vita
eterna. Tutto è vanità, come dice il Signore, tramite il libro del Quolet. E’
necessario accumulare beni che non marciscono e che i ladri non possono rubare.
Le opere che si devono fare e che danno la certezza di avere ,come premio
finale la vita eterna, sono racchiuse nelle sette opere di misericordia
spirituale e le sette opere di misericordia corporale.
Preghiera dei fedeli
Gesù ci chiede di non lasciare che
le difficoltà o le soddisfazioni ci facciano perdere di vista la gioia che ci
guida e ci attende: l’amore di Dio.
Preghiamo insieme e diciamo: Donaci,
Signore, la sapienza del cuore.
1. Perché la scienza non ci illuda che
la felicità è una questione di causa ed effetto. Preghiamo.
2. Perché le logiche della
razionalità economica non ci facciano dimenticare che le persone non sono né
risorse né problemi, ma fratelli. Preghiamo.
3. Perché la pazienza necessaria a
raccogliere i frutti della bontà non ci faccia mai sentire degli sciocchi
rispetto ai disonesti. Preghiamo.
4. Perché la morte non sia occasione
di tremendo turbamento o una preoccupazione da scacciare, ma un utile metro di
giudizio su ciò per cui vale veramente spendere il nostro tempo. Preghiamo.
O Padre, la stretta delle necessità
di ogni giorno e la sensazione di precarietà di fronte alla forza della natura
ci fanno sentire inermi. Fa’ che il nostro rapporto con te sia sorgente di
sicurezza e di pace. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
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