domenica 21 aprile 2013


IV DOMENICA DOPO PASQUA (DOMENICA DEL BUON PASTORE)

Dagli Atti degli Apostoli

 In quei giorni, Paolo e Bàrnaba, proseguendo da Perge, arrivarono ad Antiòchia in Pisìdia, e, entrati nella sinagoga nel giorno di sabato, sedettero.
Molti Giudei e prosèliti credenti in Dio seguirono Paolo e Bàrnaba ed essi, intrattenendosi con loro, cercavano di persuaderli a perseverare nella grazia di Dio.
Il sabato seguente quasi tutta la città si radunò per ascoltare la parola del Signore. Quando videro quella moltitudine, i Giudei furono ricolmi di gelosia e con parole ingiuriose contrastavano le affermazioni di Paolo. Allora Paolo e Bàrnaba con franchezza dichiararono: «Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani. Così infatti ci ha ordinato il Signore: “Io ti ho posto per essere luce delle genti, perché tu porti la salvezza sino all’estremità della terra”».
Nell’udire ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola del Signore, e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero. La parola del Signore si diffondeva per tutta la regione. Ma i Giudei sobillarono le pie donne della nobiltà e i notabili della città e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Bàrnaba e li cacciarono dal loro territorio. Allora essi, scossa contro di loro la polvere dei piedi, andarono a Icònio. I discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo.

Parola di Dio


Salmo responsoriale

 Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida.

Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.

Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.

Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Io, Giovanni, vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani.
E uno degli anziani disse: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide col sangue dell’Agnello. Per questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo tempio; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro.
Non avranno più fame né avranno più sete,
non li colpirà il sole né arsura alcuna,
perché l’Agnello, che sta in mezzo al trono,
sarà il loro pastore
e li guiderà alle fonti delle acque della vita.
E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi».

Parola di Dio

 + Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano.
Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».

Parola del Signore

 RIFLESSIONI SULLA LITURGIA DELLA PAROLA DEL GIORNO

   Oggi è la quarta domenica di pasqua. Questa domenica è stata definita “LA DOMENICA DEL BUON PASTORE”. Questa definizione, è stata data dal vangelo che viene proclamato, il vangelo del buon pastore. Abbiamo ascoltato il racconto, brevissimo, preso dal vangelo di Giovanni dove Gesù si definisce buon pastore.
Io da piccolo, avevo una decina di anni, quando passavano le pecore davanti a casa mia sentivo il pastore che, rivolto alle pecore, diceva dei nomi. Detto il nome notavo che qualche pecora rientrava velocemente in mezzo alle altre.
Incuriosito chiedevo a mamma perche diceva quei nomi, la mamma diceva: si vede che è il nome della pecora che di corsa rientrava con le altre.
Gesù ha detto nel vangelo: Conosco le mie pecore, le mie pecore conoscono la mia voce, le chiamo per nome e mi seguono.
Com’è che Gesù conosce le sue pecore e le chiama per nome? Attraverso il battesimo. Tutti i battezzati sono conosciuti da Gesù e tutti fanno parte del suo ovile.
Vivendo bene il sacramento del battesimo ricevuto. Vivere bene il proprio battesimo vuol dire nutrirsi della Parola di Dio, frequentare i Sacramenti, specialmente quello della confessione e dell’eucaristia, nutrirsi della Parola divina, osservando tutti i comandamenti …
Noi siamo pecore del gregge di Gesù, conosciamo la sua voce? Questo è l’interrogativo! Siamo noi che non sempre ascoltiamo la sua voce! Se non abbiamo ascoltato la voce di Gesù, abbiamo dimenticato il suono melodioso di quella voce e siamo andati dietro al suono delle sirene che ci hanno attirato con le loro lusinghe.
Come fare per riconoscere la voce di Gesù, nostro pastore? Il consiglio viene dato dal racconto della prima lettura.
Paolo e Barnaba, nei loro viaggi di evangelizzazione si trovarono nella città di Antiochia, incominciarono a parlare con coloro che credevano in Dio e li esortavano a perseverare nella grazia di Dio. Cioè continuare a credere e a professare liberamente gli insegnamenti ricevuti e a testimoniare la loro fede in Dio. In altre parole consigliavano a tutti di osservare i comandamenti, nutrirsi dei sacramenti e ascoltare la Parola di Dio. Così fecero per tutto il tempo che restarono nella città di Antiochia. Ascoltandoli la loro predicazione, molti Giudei si convertirono.
Oggi, cioè in questo tempo, chi sono per noi – i Paolo e i Barnaba – che il Signore ci manda e che annunciano la sua Parola? Tutti quelli che annunciano che Gesù Cristo è stato risuscitato dai morti, che Gesù Cristo è il Signore, credere in tutto quello che dicono e insegnano nel nome di Gesù. In primo luogo il Papa, vicario visibile di Cristo sulla terra; i vescovi in comunione con il Papa, i sacerdoti in comunione con i vescovi, I diaconi in comunione con i sacerdoti, tutti con l’unica fede e insegnamento che Gesù è il Signore.
Solo che è sotto il soffio dello Spirito Santo può affermare che Gesù è il Signore, che solo Gesù può portare l’uomo al Padre!
Il buon Pastore è solo chi da la propria vita per portare tutte le pecore al Padre. Gesù ha dato la sua vita per questo! E non finirà mai di offrirla se non quando avrà messo nuovamente tutto nelle mani del Padre.

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