venerdì 12 aprile 2013


VENERDI’ DELLA SECONDA SETTIMANA DI PASQUA

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, si alzò nel sinedrio un fariseo, di nome Gamalièle, dottore della Legge, stimato da tutto il popolo. Diede ordine di far uscire [gli apostoli] per un momento e disse: «Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare a questi uomini. Tempo fa sorse Tèuda, infatti, che pretendeva di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quelli che si erano lasciati persuadére da lui furono dissolti e finirono nel nulla. Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse gente a seguirlo, ma anche lui finì male, e quelli che si erano lasciati persuadére da lui si dispersero. Ora perciò io vi dico: non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questo piano o quest’opera fosse di origine umana, verrebbe distrutta; ma, se viene da Dio, non riuscirete a distruggerli. Non vi accada di trovarvi addirittura a combattere contro Dio!».
Seguirono il suo parere e, richiamati gli apostoli, li fecero flagellare e ordinarono loro di non parlare nel nome di Gesù. Quindi li rimisero in libertà. Essi allora se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù.
E ogni giorno, nel tempio e nelle case, non cessavano di insegnare e di annunciare che Gesù è il Cristo.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE

Una cosa ho chiesto al Signore: abitare nella sua casa.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

 + Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.

Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.

Parola del Signore

CONSIDERAZIONI SUL SALMO DI OGGI

Dopo aver letto il discorso di Gamaliele nella prima lettura, tratta dagli atti degli Apostoli, è sorto in me spontaneo commentare il salmo responsoriale.

Il contenuto del salmo è una grandissima spinta per tutti a testimoniare il Signore Gesù nella propria vita, sia privata che pubblica Molte volte, direi quasi sempre, l’uomo ha paura, vergogna, egoismo e altro di testimoniare il Signore Gesù. Si è arrivato  “A FAI DA TE” anche con il Signore.

 L’umanità intera si è lasciata convincere dal Diavolo che può e deve fare tutto da se, non occorre assolutamente la presenza di Dio nella propria vita. L’uomo può decidere di vivere o morire, lavorare o rubare, essere onesti o ingannare … Questo modo di fare è arrogante, superbo, dittatoriale, è veramente diabolico.

Con questo modo di agire a tutti i livelli, anche quei pochi che vorrebbero testimoniare Cristo nella propria vita e nelle proprie opere, si sentono scoraggiati, soli, derisi da tutti. Proprio a questi dico: leggete e pregate con le parole del salmo e non abbiate paura.

Sono parole meravigliose e straordinarie! Pensate a me, a te che leggi, a tutti anche a coloro che non leggono il salmo, il Signore e luce e salvezza, di chi avrò timore? Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò paura?

Approfondiamo un pò il valore di queste parole: se il Signore è luce e salvezza nostra, perché aver paura di tutto e di tutti? La presenza del Signore vicino a me, nella mia stessa vita, nella nostra storia perche preoccuparsi e desistere da ogni cosa? Con coraggio affrontare le difficoltà della vita, come fecero gli Apostoli? Se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù.

Non possiamo dire che gli Apostoli si comportarono così perché furono scelti dal Signore e stavano con Lui. Il Signore non fa preferenze, tratta tutti allo stesso modo, illumina tutti, difende tutti, siamo noi che non crediamo a quello che dice il Signore. Siamo noi che abbiamo paura dell’incertezza, del domani e di ogni cosa.

Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del Signore e ammirare il suo santuario. Nelle varie circostanze della vita chi si è affidato al Signore? Prima di iniziare un lavoro, di realizzare un progetto, prima di prendere una decisione anche se non importante si è mai affidato al Signore? Si è rivolto a Lui chiedendo aiuto e discernimento? Non non c’è questo comportamento con il Signore non avremo mai il coraggio di testimoniarlo.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. Questo deve essere il comportamento di crede, spera e opera col Signore. Coraggio, abbiate fede nel Signore voi tutti che mi leggete. E’ meraviglioso invogliare gli altri a confidare nel Signore. 

 

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