sabato 13 aprile 2013


SABATO DELLA II SETTIMANA DI PASQUA

 Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, aumentando il numero dei discepoli, quelli di lingua greca mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché, nell’assistenza quotidiana, venivano trascurate le loro vedove.
Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: «Non è giusto che noi lasciamo da parte la parola di Dio per servire alle mense. Dunque, fratelli, cercate fra voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al servizio della Parola». Piacque questa proposta a tutto il gruppo e scelsero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timone, Parmenàs e Nicola, un prosèlito di Antiòchia. Li presentarono agli apostoli e, dopo aver pregato, imposero loro le mani. E la parola di Dio si diffondeva e il numero dei discepoli a Gerusalemme si moltiplicava grandemente; anche una grande moltitudine di sacerdoti aderiva alla fede.

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Su di noi sia il tuo amore, Signore.

Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate.

Perché retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Venuta la sera, i discepoli di Gesù scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao. Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!». Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

Parola del Signore

CONSIDERAZIONI SULLA PAROLA

«Non è giusto che noi lasciamo da parte la parola di Dio per servire alle mense. Dunque, fratelli, cercate fra voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al servizio della Parola».

Sono parole che gli Apostoli rivolsero ai discepoli dopo averli convocati per manifestato loro le lamentele che si diffondevano. Abbiamo una convocazione per prendere una decisione e stabilire le mansioni per il bene delle comunità sempre più numerose. Questa decisione la chiamerei “PRIMO PICCOLO CONCILIO DELLA CHIESA NASCENTE”

Gli Apostoli dovevano dedicarsi alla preghiera e al servizio della parola, ministeri prettamente sacerdotali. Gli altri ministeri dovevano essere affidati a persone “uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di sapienza,” nasce così nella chiesa “LA DIACONIA”, cioè il servizio per i fratelli.

La chiesa universale, col Concilio Ecumenica Vaticano II, sta ripristinando questi “servizi” chiamati ministeri. Ministeri che debbono essere affidati a “persone di buona reputazione, pieni di Spirito e di sapienza,”. Così sono sorti diversi ministeri, che lo Spirito ha suscitato nella chiesa, e sono: lettorato, accolitato, ministranti, ministri straordinari per la comunione … Per la formazione dei “convocati ai ministeri”, ogni diocesi ha la scuola di formazione. A termine del corso, quelli idonei, vengono chiamati e sono veri OPERATORI DELLA PASTORALE.

Tutti insieme: Vescovo, sacerdoti, consacrate, operatori pastorali, fedeli, formano la chiesa locale e debbono vivere degnamente l’appartenenza alla chiesa di Cristo Gesù.

La chiesa di Cristo è raffigurata dalla barca di cui parla il vangelo, che naviga nelle acque del mondo. Queste acque non sempre, direi proprio mai, sono calme o semplicemente mosse. Sono sempre agitate a causa del male che è entrato nel mondo mediante il peccato. L’autore del male e quindi del peccato è il demonio, acerrimo nemico di Dio e dell’uomo e tiene sempre tutti in agitazione, in ribellione, in lotta continua. Il Diavolo è il principe dell’odio e con molta facilità fa credere all’uomo che la causa di tutto è Dio. Così facendo agita tutto, creando disordine e ribellione verso Dio, autore invece di ogni bene per l’uomo.

L’umanità, noi, ingannati dalla malizia del diavolo, ci scagliamo contro Dio e lo escludiamo dalla nostra vita e molte volte lo odiamo pure, quando siamo colpiti da mali tremendi. Senza Dio non si può vivere in pace né con se stessi né con gli altri, si sempre in lotta. Senza Dio non si può andare da nessuna parte. Quando poi durante la tempesta della vita sentiamo la voce di Gesù che dice “sono io non abbiate paura” tutto ritorna nella quiete assoluta, subito risplende il sole della vita.

Allontaniamo da noi, con la grazia dello Spirito Santo, la perversione e l’odio del diavolo e incominciamo a dare ascolto alla voce di Gesù che continuamente dice a tutti sono io (con te) non avere paura. Affidati a me e camminiamo insieme verso l’eternità.

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