martedì 3 settembre 2013

3  settembre  2013  Martedì
S.  Gregorio  Magno
XXII  settimana  del   Tempo  Ordinario


PRIMA LETTURA

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi
Gesù Cristo è morto per noi, perché viviamo insieme con lui.

Riguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti sapete bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte. E quando la gente dirà: «C'è pace e sicurezza!», allora d'improvviso la rovina li colpirà, come le doglie una donna incinta; e non potranno sfuggire.
Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro. Infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno; noi non apparteniamo alla notte, né alle tenebre.
Non dormiamo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri. Dio infatti non ci ha destinati alla sua ira, ma ad ottenere la salvezza per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Egli è morto per noi perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. Perciò confortatevi a vicenda e siate di aiuto gli uni agli altri, come già fate.

Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE 

Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura? 

Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
ed ammirare il suo santuario. 

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. 

+ Dal Vangelo secondo Luca
So bene chi sei: il Santo di Dio!

In quel tempo, Gesù scese a Cafarnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.
Nella sinagoga c'era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».
Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da timore e si dicevano l'un l'altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.

Parola del Signore.

MIE RIFLESSIONI

La parola di Dio chiama sempre l’uomo a una continua conversione. La parola di oggi chiede una conversione ben precisa: credere fermamente che bisogna essere sempre pronti perché non si sa quando il Signore verrà. Conversione che deve portare l’uomo a vivere sempre nella grazia del Signore. Combattere strenuamente lo spirito “impuro”, spirito che porta l’uomo a vivere nel disordine e nella impreparazione alla venuto del Signore.
Perché questa conversione ben precisa? Bisogna sapere che lo spirito impuro mette il massimo disordine in tutte le facoltà dell’uomo. Influisce sulla mente, sulla volontà, sulla fantasia, e principalmente nel cuore. Tiene sempre l’uomo sotto il suo influsso.
Non c’è più Gesù visibilmente su questa terra e non può intervenire direttamente come è detto nel vangelo. Oggi il Signore interviene nella vita dell’uomo e lo libera solo se l’uomo non lo chiede di essere liberato.
Il modo per avere l’intervento di Gesù ed essere liberato da ogni tipo di spirito, compreso lo spirito impuro è la preghiera.
La preghiera dà la certezza di ottenere quello che si chiede e dona pace e serenità al cuore dell’uomo e lo libera da ogni paura.





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