Martedì
della XXIII settimana del Tempo Ordinario
Nella lettura di oggi una espressione di
san Paolo attira subito l'attenzione. L'apostolo chiede ai cristiani di essere
radicati e fondati nella fede, "abbondando nell'azione di grazie".
Questo verbo "abbondare", lo sappiamo, è caratteristico del temperamento
generoso di Paolo; diceva di sovrabbondare di gioia, sovrabbondare di amore,
sovrabbondare di fede... E qui invita i Colossesi ad abbondare nel rendimento
di grazie. In greco abbiamo la parola "eucaristia" che significa
rendimento di grazie. Perché abbondare nell'azione di grazie, nell'amore
riconoscente? Lo spiega dopo: perché siamo stati colmati di grazie.
"In Cristo dice siamo stati sepolti e
risuscitati". il mistero pasquale di Cristo non è un evento individuale;
Cristo ci ha preso con sé, di modo che esso vale per ciascuno di noi: "Con
lui siete stati sepolti insieme nel battesimo, in lui siete anche stati insieme
risuscitati... Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti per i
vostri peccati". Siamo stati ricolmati di grazie e lo dobbiamo ricordare
sempre, per la nostra gioia e per avere con Dio quella relazione di amore
riconoscente che è assolutamente fondamentale nella vita spirituale.
Gli esegeti hanno osservato che san Paolo
parla spesso dell'amore del prossimo, invita ad amare gli altri con generosità
e non invita quasi mai ad amare Dio:
parla raramente dell'amore verso Dio.
Dicono talvolta che Paolo per Dio vede la relazione sotto il profilo della
fede, e per il prossimo sotto il profilo dell'amore. Questa affermazione però è
inesatta. Per Dio Paolo vede una relazione d'amore riconoscente; non adopera la
parola "agàpe" amore perché questo termine esprime l'amore generoso e
non l'amore riconoscente. Egli quindi invita spesso i cristiani a vivere nella
riconoscenza verso Dio. Egli stesso, e l'abbiamo già osservato, incomincia
regolarmente le sue lettere con una espressione di gratitudine verso Dio:
"Ringrazio sempre il mio Dio per voi..."; talvolta usa una
espressione diversa, ma che ha lo stesso significato: una espressione di
benedizione di Dio: "Benedetto sia Dio...", che era usata dagli Ebrei
per esprimere la riconoscenza.
Dobbiamo prendere sul serio questo invito
dell'Apostolo ad "abbondare nel rendimento di grazie". Troppo spesso
rimaniamo in un'atmosfera più o meno negativa di lagnanze, di lamentele, anche
perché siamo pieni di difetti e la nostra vita spirituale non è perfetta come
dovrebbe, quindi abbiamo sempre motivi di insoddisfazione. Però, se viviamo
nella fede, dobbiamo mettere al secondo posto questa insoddisfazione e al primo,
invece, la riconoscenza verso il Signore per tanti doni che abbiamo ricevuto,
per tanti doni che in continuazione riceviamo. Vivendo nella riconoscenza,
cresceremo nell'amore in maniera molto più efficace che non con i nostri poveri
sforzi e i nostri lamenti.
Dobbiamo considerare con attenzione ciò
che sentiamo in ogni Messa. La preghiera della Messa è una preghiera
eucaristica, cioè di rendimento di grazie, come il prefazio mette in evidenza
magnificamente: "E veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di
salvezza rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore...".
Prendiamo sul serio questa affermazione solenne della Chiesa. Temo che la
frequenza con cui la ascoltiamo la faccia passare inavvertita: non siamo
veramente convinti che rendere grazie è fonte di salvezza, non apriamo
abbastanza il nostro cuore nell'atteggiamento dell'amore riconoscente, che è
così benefico e d'altra parte è doveroso. Però è un dovere che riempie di gioia
poter ringraziare Dio, è una sorgente di letizia continua.
Perciò anche san Paolo diceva ai
Tessalonicesi appena convertiti: "Rallegratevi sempre, pregate in
continuazione, rendete grazie in ogni circostanza". Questa è l'atmosfera
della vita cristiana: un'atmosfera di gioia, grazie alla preghiera e alla riconoscenza.
Prima
lettura
Dalla
lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Fratelli, come avete accolto Cristo Gesù,
il Signore, in lui camminate, radicati e costruiti su di lui, saldi nella fede
come vi è stato insegnato, sovrabbondando nel rendimento di grazie. Fate
attenzione che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vuoti
raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non
secondo Cristo.
È in lui che abita corporalmente tutta la
pienezza della divinità, e voi partecipate della pienezza di lui, che è il capo
di ogni Principato e di ogni Potenza. In lui voi siete stati anche circoncisi
non mediante una circoncisione fatta da mano d’uomo con la spogliazione del
corpo di carne, ma con la circoncisione di Cristo: con lui sepolti nel
battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio,
che lo ha risuscitato dai morti.
Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che
eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne,
perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi
che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo
alla croce. Avendo privato della loro forza i Principati e le Potenze, ne ha
fatto pubblico spettacolo, trionfando su di loro in Cristo.
Parola
di Dio
Salmo
responsoriale
Buono
è il Signore verso tutti.
O Dio, mio re, voglio esaltarti
e benedire il tuo nome in eterno e per
sempre.
Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le
creature.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.
+
Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte
a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i
suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli:
Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo,
Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo;
Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne
il traditore.
Disceso con loro, si fermò in un luogo
pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da
tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano
venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che
erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di
toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.
Parola
del Signore
MIE
RIFLESSIONI
Quale grande
insegnamento ci viene da questi brani della parola di Dio. Il primo brano è
tratto dalla lettera di San Paolo Apostolo ai Colossesi, dà questo
insegnamento: “…come avete accolto
Cristo Gesù, il Signore, in lui camminate, radicati e costruiti su di lui,
saldi nella fede come vi è stato insegnato, sovrabbondando nel rendimento di
grazie”.
Ogni cristiano
deve continuamente rendere grazie a Dio per essere stato "In Cristo sepolti
e risuscitati" mediante il battesimo.
L’altro insegnamento
viene dal vangelo: “Gesù se ne andò sul
monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a
sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di
apostoli”.
Il vero cristiano,
ed è vero cristiano chi ricevuto Cristo nella propria vita resta radicato in
Lui non solo mediante la fede ma anche le opere da compiere.
Prima di ogni cosa
importante da fare nella propria vita, prima di ogni progetto che si vuole
realizzare, prima di una decisione vitale da prendere, bisogna ritirarsi, almeno
per un momento in preghiera, e chiedere a Dio se è giusto portare avanti quella
determinata decisione.
Il cristiano non deve
fare nulla senza chiedere al Signore,
con la preghiera la grazia e la forza necessaria che occorre per quella
decisione.
Preghiera
dei fedeli
Dio Padre ascolta sempre la voce dei suoi
figli. Uniti al sacrificio di Gesù, fondamento della nostra fede, preghiamo
insieme e diciamo:
Dio
della luce, ascoltaci!
Signore, rafforza la fede della tua
Chiesa, affinchè sia primizia dell'umanità riconciliata, e donale di aver parte
alla pienezza di Cristo per edificare il mondo nuovo. Noi ti preghiamo:
Signore, fà che la fede dei credenti
fecondi le loro opere e diventi luce per gli uomini di ogni latitudine e
cultura. Noi ti preghiamo:
Signore, placa in noi l'aggressività,
l'egoismo, il bisogno di false sicurezze, e aiutaci a fare della nostra vita un
fermento di fraternità e di pace. Noi ti preghiamo:
Signore, rendici capaci di configurare la
nostra convivenza al modello del tuo Figlio Gesù, umile e mite, altruista e
misericordioso. Noi ti preghiamo:
Signore, facci il dono di una preghiera
pura e ardente, perché la vita nuova del battesimo inizi a germogliare dal
cuore e tutta la nostra persona parli di te agli uomini. Noi ti preghiamo:
Per chi deve intraprendere progetti
importanti per la comunità.
Per il nostro vescovo, mandato da Dio in
questa porzione di Chiesa.
Signore, salga fino a te la nostra
supplica. Essa è totalmente affidata alla tua bontà e ai meriti di Cristo,
nostro salvatore, che in questa mensa si offre per noi, e vive con te per i
secoli dei secoli. Amen.
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