martedì 10 settembre 2013

Martedì della XXIII settimana del Tempo Ordinario

Nella lettura di oggi una espressione di san Paolo attira subito l'attenzione. L'apostolo chiede ai cristiani di essere radicati e fondati nella fede, "abbondando nell'azione di grazie". Questo verbo "abbondare", lo sappiamo, è caratteristico del temperamento generoso di Paolo; diceva di sovrabbondare di gioia, sovrabbondare di amore, sovrabbondare di fede... E qui invita i Colossesi ad abbondare nel rendimento di grazie. In greco abbiamo la parola "eucaristia" che significa rendimento di grazie. Perché abbondare nell'azione di grazie, nell'amore riconoscente? Lo spiega dopo: perché siamo stati colmati di grazie.
"In Cristo dice siamo stati sepolti e risuscitati". il mistero pasquale di Cristo non è un evento individuale; Cristo ci ha preso con sé, di modo che esso vale per ciascuno di noi: "Con lui siete stati sepolti insieme nel battesimo, in lui siete anche stati insieme risuscitati... Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti per i vostri peccati". Siamo stati ricolmati di grazie e lo dobbiamo ricordare sempre, per la nostra gioia e per avere con Dio quella relazione di amore riconoscente che è assolutamente fondamentale nella vita spirituale.
Gli esegeti hanno osservato che san Paolo parla spesso dell'amore del prossimo, invita ad amare gli altri con generosità e non invita quasi mai ad amare Dio:
parla raramente dell'amore verso Dio. Dicono talvolta che Paolo per Dio vede la relazione sotto il profilo della fede, e per il prossimo sotto il profilo dell'amore. Questa affermazione però è inesatta. Per Dio Paolo vede una relazione d'amore riconoscente; non adopera la parola "agàpe" amore perché questo termine esprime l'amore generoso e non l'amore riconoscente. Egli quindi invita spesso i cristiani a vivere nella riconoscenza verso Dio. Egli stesso, e l'abbiamo già osservato, incomincia regolarmente le sue lettere con una espressione di gratitudine verso Dio: "Ringrazio sempre il mio Dio per voi..."; talvolta usa una espressione diversa, ma che ha lo stesso significato: una espressione di benedizione di Dio: "Benedetto sia Dio...", che era usata dagli Ebrei per esprimere la riconoscenza.
Dobbiamo prendere sul serio questo invito dell'Apostolo ad "abbondare nel rendimento di grazie". Troppo spesso rimaniamo in un'atmosfera più o meno negativa di lagnanze, di lamentele, anche perché siamo pieni di difetti e la nostra vita spirituale non è perfetta come dovrebbe, quindi abbiamo sempre motivi di insoddisfazione. Però, se viviamo nella fede, dobbiamo mettere al secondo posto questa insoddisfazione e al primo, invece, la riconoscenza verso il Signore per tanti doni che abbiamo ricevuto, per tanti doni che in continuazione riceviamo. Vivendo nella riconoscenza, cresceremo nell'amore in maniera molto più efficace che non con i nostri poveri sforzi e i nostri lamenti.
Dobbiamo considerare con attenzione ciò che sentiamo in ogni Messa. La preghiera della Messa è una preghiera eucaristica, cioè di rendimento di grazie, come il prefazio mette in evidenza magnificamente: "E veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore...". Prendiamo sul serio questa affermazione solenne della Chiesa. Temo che la frequenza con cui la ascoltiamo la faccia passare inavvertita: non siamo veramente convinti che rendere grazie è fonte di salvezza, non apriamo abbastanza il nostro cuore nell'atteggiamento dell'amore riconoscente, che è così benefico e d'altra parte è doveroso. Però è un dovere che riempie di gioia poter ringraziare Dio, è una sorgente di letizia continua.
Perciò anche san Paolo diceva ai Tessalonicesi appena convertiti: "Rallegratevi sempre, pregate in continuazione, rendete grazie in ogni circostanza". Questa è l'atmosfera della vita cristiana: un'atmosfera di gioia, grazie alla preghiera e alla riconoscenza.


Prima lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési

Fratelli, come avete accolto Cristo Gesù, il Signore, in lui camminate, radicati e costruiti su di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, sovrabbondando nel rendimento di grazie. Fate attenzione che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo.
È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi partecipate della pienezza di lui, che è il capo di ogni Principato e di ogni Potenza. In lui voi siete stati anche circoncisi non mediante una circoncisione fatta da mano d’uomo con la spogliazione del corpo di carne, ma con la circoncisione di Cristo: con lui sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti.
Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce. Avendo privato della loro forza i Principati e le Potenze, ne ha fatto pubblico spettacolo, trionfando su di loro in Cristo.

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Buono è il Signore verso tutti.

O Dio, mio re, voglio esaltarti
e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature. 

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.

Parola del Signore

MIE RIFLESSIONI

Quale grande insegnamento ci viene da questi brani della parola di Dio. Il primo brano è tratto dalla lettera di San Paolo Apostolo ai Colossesi, dà questo insegnamento: “…come avete accolto Cristo Gesù, il Signore, in lui camminate, radicati e costruiti su di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, sovrabbondando nel rendimento di grazie”.
Ogni cristiano deve continuamente rendere grazie a Dio per essere stato "In Cristo sepolti e risuscitati" mediante il battesimo.
L’altro insegnamento viene dal vangelo: “Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli”.
Il vero cristiano, ed è vero cristiano chi ricevuto Cristo nella propria vita resta radicato in Lui non solo mediante la fede ma anche le opere da compiere.
Prima di ogni cosa importante da fare nella propria vita, prima di ogni progetto che si vuole realizzare, prima di una decisione vitale da prendere, bisogna ritirarsi, almeno per un momento in preghiera, e chiedere a Dio se è giusto portare avanti quella determinata decisione.
Il cristiano non deve fare nulla senza  chiedere al Signore, con la preghiera la grazia e la forza necessaria che occorre per quella decisione.

Preghiera dei fedeli

Dio Padre ascolta sempre la voce dei suoi figli. Uniti al sacrificio di Gesù, fondamento della nostra fede, preghiamo insieme e diciamo:

Dio della luce, ascoltaci!

Signore, rafforza la fede della tua Chiesa, affinchè sia primizia dell'umanità riconciliata, e donale di aver parte alla pienezza di Cristo per edificare il mondo nuovo. Noi ti preghiamo:
Signore, fà che la fede dei credenti fecondi le loro opere e diventi luce per gli uomini di ogni latitudine e cultura. Noi ti preghiamo:
Signore, placa in noi l'aggressività, l'egoismo, il bisogno di false sicurezze, e aiutaci a fare della nostra vita un fermento di fraternità e di pace. Noi ti preghiamo:
Signore, rendici capaci di configurare la nostra convivenza al modello del tuo Figlio Gesù, umile e mite, altruista e misericordioso. Noi ti preghiamo:
Signore, facci il dono di una preghiera pura e ardente, perché la vita nuova del battesimo inizi a germogliare dal cuore e tutta la nostra persona parli di te agli uomini. Noi ti preghiamo:
Per chi deve intraprendere progetti importanti per la comunità.
Per il nostro vescovo, mandato da Dio in questa porzione di Chiesa.


Signore, salga fino a te la nostra supplica. Essa è totalmente affidata alla tua bontà e ai meriti di Cristo, nostro salvatore, che in questa mensa si offre per noi, e vive con te per i secoli dei secoli. Amen.

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