mercoledì 4 settembre 2013

4 settembre 2013  Mercoledì
XXII  settimana  del  Tempo  Ordinario

PRIMA LETTURA
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi
La parola di verità è giunta a voi, come in tutto il mondo.

Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Timòteo, ai santi e credenti fratelli in Cristo che sono a Colosse: grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro.
Noi rendiamo grazie a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, continuamente pregando per voi, avendo avuto notizie della vostra fede in Cristo Gesù e della carità che avete verso tutti i santi a causa della speranza che vi attende nei cieli.
Ne avete già udito l'annuncio dalla parola di verità del Vangelo che è giunto a voi. E come in tutto il mondo esso porta frutto e si sviluppa, così avviene anche fra voi, dal giorno in cui avete ascoltato e conosciuto la grazia di Dio nella verità, che avete appreso da Èpafra, nostro caro compagno nel ministero: egli è presso di voi un fedele ministro di Cristo e ci ha pure manifestato il vostro amore nello Spirito.

Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Confido nella fedeltà di Dio, in eterno e per sempre.

Come olivo verdeggiante nella casa di Dio,
confido nella fedeltà di Dio
in eterno e per sempre.

Voglio renderti grazie in eterno
per quanto hai operato;
spero nel tuo nome, perché è buono,
davanti ai tuoi fedeli.

+ Dal Vangelo secondo Luca
E' necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato.

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva.
Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demoni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo.
Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato». E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.

Parola del Signore.

MIE RIFLESSIONI

Spesse volte, durante l’evangelizzazione ha detto e ripetuto: Non sono venuto per fare la mia volontà, ma la volontà di Colui che mi ha mandato. La volontà di Colui che lo ha mandato, cioè del Padre celeste, è di liberare l’umanità dalla schiavitù del male, del peccato. Dalla schiavitù di Satana.
Questa schiavitù rendeva, e rende sempre, l’uomo soggetto a due conseguenze: La separazione da Dio, e la sofferenza fisica. La sofferenza fisica è la malattia che colpisce il fisico dell’uomo.
Ricordiamo che Gesù molte volte, se non sempre, dopo aver guarito gli ammalati li concedeva con questi inviti: Vai e non peccare più; la tua fede ti ha salvato vai e non peccare più …
Il Signore Gesù quando ha guarito gli ammalati ha avuto modi diversi nel guarirli: alcuni li toccava e li guarivi; ad altri intimava allo spirito del male di non torturare la persona e di andare via; ad altri li invitava ad avere fede in Dio Padre; e tanti altri modi. Il modo di oggi, il modo avuto nel guarire la suocere di Simone, è totalmente unico: Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò.
L’atteggiamento avuto in questo caso, chinarsi sull’ammalato e intimare alla febbre di lasciarla, Gesù ha voluto dimostrare anche alle forze del male, ai demoni che Lui operava in obbedienza al Padre. I prodigi, le guarigione che compiva erano tutte opere del Padre.
Per questo riconosciamo che da Dio viene solo e sempre il bene, mentre da Satana viene solo e sempre il male.
Preghiamo per la conversione di tutta l’umanità e tutti i mali, tutte le malattie saranno debilitate, vinte per sempre.
Teniamo presente che il peccato è la causa di tutti i mali. Via il peccato dal cuore di tutti.


 


 




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