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settembre 2013 Mercoledì
XXII settimana
del Tempo Ordinario
PRIMA LETTURA
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai
Colossesi
La parola di verità è giunta a voi, come in tutto il mondo.
Paolo, apostolo di
Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Timòteo, ai santi e credenti
fratelli in Cristo che sono a Colosse: grazia a voi e pace da Dio, Padre
nostro.
Noi rendiamo grazie a
Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, continuamente pregando per voi,
avendo avuto notizie della vostra fede in Cristo Gesù e della carità che avete
verso tutti i santi a causa della speranza che vi attende nei cieli.
Ne avete già udito
l'annuncio dalla parola di verità del Vangelo che è giunto a voi. E come in
tutto il mondo esso porta frutto e si sviluppa, così avviene anche fra voi, dal
giorno in cui avete ascoltato e conosciuto la grazia di Dio nella verità, che
avete appreso da Èpafra, nostro caro compagno nel ministero: egli è presso di
voi un fedele ministro di Cristo e ci ha pure manifestato il vostro amore nello
Spirito.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Confido nella fedeltà di Dio, in eterno e per
sempre.
Come olivo
verdeggiante nella casa di Dio,
confido nella fedeltà
di Dio
in eterno e per
sempre.
Voglio renderti
grazie in eterno
per quanto hai
operato;
spero nel tuo nome,
perché è buono,
davanti ai tuoi
fedeli.
+ Dal Vangelo secondo Luca
E' necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle
altre città; per questo sono stato mandato.
In quel tempo, Gesù,
uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in
preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò
alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva.
Al calar del sole,
tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui.
Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche
demoni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li
lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo.
Sul far del giorno
uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e
tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È
necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre
città; per questo sono stato mandato». E andava predicando nelle sinagoghe
della Giudea.
Parola del Signore.
MIE RIFLESSIONI
Spesse volte, durante l’evangelizzazione ha detto e ripetuto: Non sono
venuto per fare la mia volontà, ma la volontà di Colui che mi ha mandato. La
volontà di Colui che lo ha mandato, cioè del Padre celeste, è di liberare l’umanità
dalla schiavitù del male, del peccato. Dalla schiavitù di Satana.
Questa schiavitù rendeva, e rende sempre, l’uomo soggetto a due
conseguenze: La separazione da Dio, e la sofferenza fisica. La
sofferenza fisica è la malattia che colpisce il fisico dell’uomo.
Ricordiamo che Gesù molte volte, se non sempre, dopo aver guarito gli
ammalati li concedeva con questi inviti: Vai e non peccare più; la tua fede ti
ha salvato vai e non peccare più …
Il Signore Gesù quando ha guarito gli ammalati ha avuto modi diversi nel
guarirli: alcuni li toccava e li guarivi; ad altri intimava allo spirito del
male di non torturare la persona e di andare via; ad altri li invitava ad avere
fede in Dio Padre; e tanti altri modi. Il modo di oggi, il modo avuto nel
guarire la suocere di Simone, è totalmente unico: Si chinò su di lei,
comandò alla febbre e la febbre la lasciò.
L’atteggiamento avuto in questo caso, chinarsi sull’ammalato e intimare
alla febbre di lasciarla, Gesù ha voluto dimostrare anche alle forze del male,
ai demoni che Lui operava in obbedienza al Padre. I prodigi, le guarigione che
compiva erano tutte opere del Padre.
Per questo riconosciamo che da Dio viene solo e sempre il bene, mentre da
Satana viene solo e sempre il male.
Preghiamo per la conversione di tutta l’umanità e tutti i mali, tutte le
malattie saranno debilitate, vinte per sempre.
Teniamo presente
che il peccato è la causa di tutti i mali. Via il peccato dal cuore di tutti.
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