martedì 1 marzo 2011

VIII SETTIMANA DEL T. O. (Martedì 1 marzo 2011)

Dal libro del Siràcide

Chi osserva la legge vale quanto molte offerte;
chi adempie i comandamenti offre un sacrificio che salva.
Chi ricambia un favore offre fior di farina,
chi pratica l’elemosina fa sacrifici di lode.
Cosa gradita al Signore è tenersi lontano dalla malvagità,
sacrificio di espiazione è tenersi lontano dall’ingiustizia.
Non presentarti a mani vuote davanti al Signore,
perché tutto questo è comandato.
L’offerta del giusto arricchisce l’altare,
il suo profumo sale davanti all’Altissimo.
Il sacrificio dell’uomo giusto è gradito,
il suo ricordo non sarà dimenticato.
Glorifica il Signore con occhio contento,
non essere avaro nelle primizie delle tue mani.
In ogni offerta mostra lieto il tuo volto,
con gioia consacra la tua decima.
Da’ all’Altissimo secondo il dono da lui ricevuto,
e con occhio contento, secondo la tua possibilità,
perché il Signore è uno che ripaga
e ti restituirà sette volte tanto.
Non corromperlo con doni, perché non li accetterà,
e non confidare in un sacrificio ingiusto,
perché il Signore è giudice
e per lui non c’è preferenza di persone.

Salmo responsoriale
A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.
 
«Davanti a me riunite i miei fedeli,
che hanno stabilito con me l’alleanza
offrendo un sacrificio».
I cieli annunciano la sua giustizia:
è Dio che giudica.

«Ascolta, popolo mio, voglio parlare,
testimonierò contro di te, Israele!
Io sono Dio, il tuo Dio!
Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici,
i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti.

Offri a Dio come sacrificio la lode
e sciogli all’Altissimo i tuoi voti;
Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora;
a chi cammina per la retta via
mostrerò la salvezza di Dio».

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».
Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».



RIFLESSIONI
Nell’Antico Testamento, l’uomo per accattivarsi la bontà di Dio, offriva sacrifici di agnelli, di capri e altri animali prescritti dalla legge. Dovevano essere animali di un anno e senza difetti.
L’autore del Siracide incomincia a parlare di sacrifici e offerte più perfette che l’uomo deve offrire per accattivarsi la bontà di Dio. Come si vede la lettura del Siracide elenca quali debbono essere queste offerte da fare. Prima di tutte, l’osservanza della legge. Questa osservanza vale molto di più di molte offerte. Il Signore desidera che l’uomo si tenga lontano da ogni malvagità, dall’ingiustizia. Sono queste le offerte più gradite dal Signore. L’uomo non solo deve evitare l’ingiustizia, ma deve praticare la giustizia, perché il Signore gradisce il sacrificio dell’uomo giusto e non sarà mai dimenticato. Le offerte che il giusto offre al Signore devono essere fatte con volto gioioso perché il Signore non gradisce un sacrificio fatto a forza.
Il Signore accetta solo ciò che viene fatto per amore e la ricompensa che il Signore elargisce è centuplicata.
A tutto quello che è detto nella prima lettura, viene spontanea la domanda di Pietro fatta a Gesù: “… noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito …” Gesù rispose: “… chi ha lasciato tutto per causa mia e del vangelo, che riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto … insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà”.
Cosa si deve desiderare di più dopo questa promessa di Gesù? Tutti, a incominciare da me, facciamo il bene per avere la vita eterna, dopo questa vita.

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