giovedì 31 marzo 2011

III SETTIMANA DI QUARESIMA (Giovedì)

Dal libro del profeta Geremìa

Così dice il Signore:
«Questo ordinai loro: “Ascoltate la mia voce, e io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; camminate sempre sulla strada che vi prescriverò, perché siate felici”.
Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio alla mia parola; anzi, procedettero ostinatamente secondo il loro cuore malvagio e, invece di rivolgersi verso di me, mi hanno voltato le spalle.
Da quando i vostri padri sono usciti dall’Egitto fino ad oggi, io vi ho inviato con assidua premura tutti i miei servi, i profeti; ma non mi hanno ascoltato né prestato orecchio, anzi hanno reso dura la loro cervìce, divenendo peggiori dei loro padri.
Dirai loro tutte queste cose, ma non ti ascolteranno; li chiamerai, ma non ti risponderanno. Allora dirai loro: Questa è la nazione che non ascolta la voce del Signore, suo Dio, né accetta la correzione. La fedeltà è sparita, è stata bandita dalla loro bocca».

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore.
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde».

Parola del Signore
RIFLESSIONI


Il Signore non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva. E' la prima riflessione che mi ha fatto fare l'inizio della lettura del profeta Geremia. Perchè il peccatore si converta, deve imparare a conoscere la voce del Signore distinguendola da tutte le altre voci che risuonano nel suo cuore.
Sono tante queste voci, tutte di una forte insistenza da ammaliare totalmente il cuore dell'uomo. Come fare per riuscire a conoscere la voce del Signore? Chiederlo direttamente a Lui come dice il salmista: «fa che io ascolti oggi la tua voce ... ». Questa richiesta, fatta con fede, dà il sicuro risultato: arrivare a conoscere la voce del Signore. Questa certezza la dà proprio il Signore quando dice ... Io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo.
Attraverso il profeta Geremia, Dio intende rinnovare il patto d'amore che ha realizzato col suo popolo attraverso un pressante invito all'ascolto. Va sottolineato che più e più volte il Signore ripete, a volte in tono molto accorato, questo invito ad ascoltare Lui, la sua Parola, perché solo con l’ascolto accorato della parola di Dio possiamo raccogliere i frutti di quella sorgente di vita: «Se il mio popolo mi ascoltasse..., lo nutrirei con fior di frumento».
Il Signore già moltissime volte ha parlato al nostro cuore e noi non abbiamo ascoltato la sua voce perché non la conoscevamo ... apriamo le orecchie del cuore e incominciamo a imparare qual è la voce del Signore: la voce del Signore è quella voce che sentiamo dentro di noi che ci invita ad operare il bene.
Se oggi ascoltate la mia voce, non indurite il vostro cuore ... dunque per conoscere qual è la voce del Signore, bisogna avere un cuore di carne e non di pietra. 
Molte volte, anzi sempre chi non conosce la voce del Signore non riesce mai a parlare di bene, di amore, di riconoscenza, di pace ... perchè non conosce queste cose, diventa muto.
Ancora una volta il Vangelo ci mostra Gesù che lotta contro il male, contro il principe del male che teneva schiavo un uomo rendendolo muto, incapace di comunicare con gli altri. Gesù libera quest'uomo dalla sua schiavitù. E tutti, appena sentono parlare quest'uomo, si meravigliano.
Appare chiaro che in questo contesto il muto rappresenta la mancanza della parola di Dio, della fede, della lode a Dio mentre la sua guarigione è l'avvento della parola risanatrice di Dio. L'atteggiamento della folla, a miracolo avvenuto, è riconoscere la presenza di Dio. L'animata discussione che ne segue è motivata da due diversi atteggiamenti: o Cristo è egli stesso indemoniato che può scacciare se stesso dagli ossessi, o ha un potere divino che dovrebbe dimostrare.
Gesù annuncia che sta per realizzarsi tra loro il Regno di Dio. Ormai si richiede una scelta intransigente fra il più forte e il più debole. Cristo è molto chiaro: "O con me o contro di me". Nella vita personale c'è questo gioco di scelte continue dove il male e il bene si osteggiano; e il credente deve saper cogliere il bene e respingere il male.
Proviamo, dunque, ad ascoltare in profondità Gesù che ci dice: le mie parole sono "spirito e vita" e sono "parole di vita eterna". Così comprenderemo veramente perché, nel Vangelo odierno, Egli ci avverte: "Chi non raccoglie con me disperde".
Abbiamo noi un cuore che ascolta ogni giorno, senza fretta né superficialità, la Parola di Dio? O forse ci perdiamo dietro a tante altre parole che finiscono per rendere sordo il nostro cuore alla vera Parola che conta?

Nessun commento:

Posta un commento