lunedì 29 agosto 2011

Lunedì della XXII settimana T.O. - Martirio di san Giovanni Battista.

Dal libro del profeta Geremia
In quei giorni, mi fu rivolta questa parola del Signore: "Tu stringi la veste ai fianchi, àlzati e di' loro tutto ciò che ti ordinerò; non spaventarti di fronte a loro, altrimenti sarò io a farti paura davanti a loro. Ed ecco, oggi io faccio di te come una città fortificata, una colonna di ferro e un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda e i suoi capi, contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese. Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno, perché io sono con te per salvarti".
Parola di Dio.

Salmo responsoriale (Dal Salmo 70)

La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza

In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso.
Per la tua giustizia, liberami e difendimi,
tendi a me il tuo orecchio e salvami.

Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio.

Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno.

La mia bocca racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza.
Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie.

+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Erode aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l'aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell'esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.
E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.
Parola del Signore.
RIFLESSIONI
Il vangelo di oggi, memoria del martirio di San Giovanni Battista, mi spinge a fare un discorso sul modo di interpretare e vivere il sacramento del matrimonio.
Il testo del Vangelo di Marco l’ho diviso in tre piccole parti. Mi sono regolato cosi, dopo averlo letto e meditato un poco, e in queste tre parti cerco di dire qualche cosa sulla reale situazione d’oggi del matrimonio. Sarà poi il  Signore a rendere efficace, nella vita e nel cuore di tutti, quello che dico.
Circa la prima parte dico: la causa principale che minaccia il sacramento del matrimonio è l’adulterio. Questo peccato oscura talmente la vista della persona da non fargli vedere niente più con un certa chiarezza e verità. Tutto comincia  a essere visto nella falsa visione di tutto e il contrario di tutto.
L’adulterio incomincia a prendere piede nel cuore della persona in modo progressivo: incomincia a far vedere uno o una, in modo attraente e piacevole. Con questi primi sentimenti verso la persona che non è il proprio coniuge, il diavolo è entrato nella mente e nel cuore della persona e non la lascia più. Lavora con efficacia fino a mettere i due coniugi l’uno contro l’altro. Nonostante i consigli, i suggerimenti dei parenti, degli amici, si va avanti convinti che non è più possibile stare insieme e bisogna separarsi, divorziare. Poveri coniugi che si sono lasciati sedurre dal diavolo e hanno deciso di mettere in pratica i consigli diabolici. Non interessa più niente, tantomeno la situazione di peccato che si viene a creare nella propria vita. C’è ancora oggi nel cuore dell’uomo, la convinzione del peccato? Poveri figli, se ci sono figli in queste situazioni!
Nella seconda parte: per non riconoscere il peccato di adulterio si giudicano la azioni della nuova persona come atti meravigliosi di vero amore! Che inganno diabolico! Il diavolo, principe della menzogna, è capace di far vedere oro, quello che non è nemmeno ferro arrugginito! Si fanno elogi straordinari sul modo di agire e del comportarsi del nuovo compagno o compagna! Sembra aver raggiunto tutto il bene che si desiderava e non si riusciva ad avere con il vero e proprio coniuge! Il diavolo è capace di far vedere il bello e il buono  in ogni cosa, pur di conservare nel peccato le persone! Svegliamoci da questo sonno profondo, non distruggiamo quello che il Signore ha donato per la nostra santificazione, trasformandolo in materia sicura di dannazione eterna! Il diavolo e geloso e invidioso dell’amore che Dio ha per ogni uomo e si impegna con tutte le sue forze per portare quante più persone è possibile dalla sua parte per sempre.
Circa la terza parte: a peccato si aggiunge peccato sempre più grave senza nessuno scrupolo. Pur di mettere a tacere la voce della coscienza che rimprovera continuamente la situazione di peccato che si vive, si arriva a commettere delle ingiustizie gravissime senza più nessuno scrupolo. Per questo precipitare di peccato in peccato si incomincia a vivere nella tristezza e nel rimorso dell’errore commesso. Si vorrebbe tornare indietro, riparare al male commesso, il diavolo interviene mettendo in evidenza il rispetto umano, facendo fare questo ragionamento: cosa diranno gli altri? Che figura faccio con quelli che mi consigliarono di non fare la sciocchezza di divorziare … e tante altre diaboliche insinuazioni.
Quante famiglie sono state distrutte mediante il divorzio, la separazione consensuale! Preghiamo tutti perché il diavolo non abbia più a prevalere.

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