sabato 6 agosto 2011

Sabato della XVIII settimana - Trasfigurazione del Signore

Dal libro del profeta Daniele
Io continuavo a guardare, quand'ecco furono collocati troni e un vegliardo si assise. La sua veste era candida come la neve e i capelli del suo capo erano candidi come la lana; il suo trono era come vampe di fuoco con le ruote come fuoco ardente. Un fiume di fuoco scorreva e usciva dinanzi a lui, mille migliaia lo servivano e diecimila miriadi lo assistevano. La corte sedette e i libri furono aperti.
Guardando ancora nelle visioni notturne, ecco venire con le nubi del cielo uno simile a un figlio d'uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui. Gli furono dati potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano: il suo potere è un potere eterno, che non finirà mai, e il suo regno non sarà mai distrutto.

Parola di Dio.

Salmo responsoriale (Dal Salmo 96)

Il Signore regna, il Dio di tutta la terra

Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sostengono il suo trono.

I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
Annunziano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria.

Perché tu, Signore,
sei l'Altissimo su tutta la terra,
eccelso su tutti gli dei.

Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo
Carissimi, vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole artificiosamente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza.
Egli infatti ricevette onore e gloria da Dio Padre, quando giunse a lui questa voce dalla maestosa gloria: «Questi è il Figlio mio, l'amato, nel quale ho posto il mio compiacimento». Questa voce noi l'abbiamo udita discendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte.
E abbiamo anche, solidissima, la parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l'attenzione come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e non sorga nei vostri cuori la stella del mattino.

Parola di Dio.

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».
All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti».
Parola del Signore.
RIFLESSIONI
La festa della TRASFIGURAZIONE di Nostro Signore Gesù Cristo, è comunemente conosciuta da tutti i fedeli, come la festa del SANTISSIMO SALVATORE. Lascio questa denominazione popolare, incomincio però a dire che si deve dare all’avvenimento verificatosi sul monte Tabor, il nome giusto di: “TRASFIGURAZIONE” perché deve segnare la trasfigurazione di tutti.
Non può essere diversamente per i credenti-cristiani! Se ci professiamo cristiani, seguaci di Cristo, dobbiamo necessariamente trasfigurarci in Lui. Trasfigurarsi in Cristo vuol dire fare quello che fece Lui, dobbiamo pensare come pensava Lui, parlare come parlava Lui, operare come operava Lui, ecc. ecc.
Ci siamo mai domandati come Gesù operava? Facendo del bene a tutti senza alcuna distinzione. Quanto è difficile per l’uomo, e quindi per noi fare del bene a tutti! Per non deludere nessuno e per evitare preferenze, Gesù ha detto: “Chi vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso prenda ogni giorno la propria croce e mi segua”. Solo se si accetta di prendere questa croce ogni giorno, si può dire di essere alla sequela di Gesù. Il premio che spetta a quelli che Lo seguono, lo dice Gesù stesso nella sua preghiera al Padre: “… dove sono io siano anche loro, ... e contemplino la gloria che Tu mi hai dato”.
Gesù ha fatto vedere con la sua trasfigurazione davanti a Pietro, Giacomo e Giovanni qual è questa gloria. Uno splendore che estasiò i tre e fece vivere loro, anche se per pochi secondi, la gloria di Dio. I tre non desiderarono nient’altro, bastò loro contemplare per pochi secondi la gloria di Dio per estasiarsi. immaginiamo quando questa contemplazione sarà eterna!

Nessun commento:

Posta un commento