GIOVEDI’ DELLA
XII SETIMANA DEL T. O.
Dal libro della Gènesi
Sarài, moglie di Abram, non gli
aveva dato figli. Avendo però una schiava egiziana chiamata Agar, Sarài disse
ad Abram: «Ecco, il Signore mi ha impedito di aver prole; unisciti alla mia
schiava: forse da lei potrò avere figli».
Abram ascoltò l’invito di Sarài.
Così, al termine di dieci anni da quando Abram abitava nella terra di Canaan,
Sarài, moglie di Abram, prese Agar l’Egiziana, sua schiava, e la diede in
moglie ad Abram, suo marito. Egli si unì ad Agar, che restò incinta. Ma, quando
essa si accorse di essere incinta, la sua padrona non contò più nulla per lei.
Allora Sarài disse ad Abram:
«L’offesa a me fatta ricada su di te! Io ti ho messo in grembo la mia schiava,
ma da quando si è accorta d’essere incinta, io non conto più niente per lei. Il
Signore sia giudice tra me e te!». Abram disse a Sarài: «Ecco, la tua schiava è
in mano tua: trattala come ti piace». Sarài allora la maltrattò, tanto che
quella fuggì dalla sua presenza.
La trovò l’angelo del Signore presso
una sorgente d’acqua nel deserto, la sorgente sulla strada di Sur, e le disse:
«Agar, schiava di Sarài, da dove vieni e dove vai?». Rispose: «Fuggo dalla
presenza della mia padrona Sarài». Le disse l’angelo del Signore: «Ritorna
dalla tua padrona e restale sottomessa». Le disse ancora l’angelo del Signore:
«Moltiplicherò la tua discendenza e non si potrà contarla, tanto sarà
numerosa».
Soggiunse poi l’angelo del Signore:
«Ecco, sei incinta:
partorirai un figlio
e lo chiamerai Ismaele,
perché il Signore ha udito il tuo
lamento.
Egli sarà come un asino selvatico;
la sua mano sarà contro tutti
e la mano di tutti contro di lui,
e abiterà di fronte a tutti i suoi
fratelli».
Agar partorì ad Abram un figlio e
Abram chiamò Ismaele il figlio che Agar gli aveva partorito. Abram aveva
ottantasei anni quando Agar gli partorì Ismaele.
Parola di Dio
Salmo responsoriale
Rendete grazie al Signore, perché è buono.
Rendete grazie al Signore, perché è
buono,
perché il suo amore è per sempre.
Chi può narrare le prodezze del
Signore,
far risuonare tutta la sua lode?
Beati coloro che osservano il
diritto
e agiscono con giustizia in ogni
tempo.
Ricòrdati di me, Signore, per amore
del tuo popolo.
Visitami con la tua salvezza,
perché io veda il bene dei tuoi
eletti,
gioisca della gioia del tuo popolo,
mi vanti della tua eredità.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel
tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non
chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che
fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno:
“Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non
abbiamo forse scacciato demoni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti
prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti.
Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.
Perciò
chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo
saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia,
strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma
essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie
parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha
costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi,
soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua
rovina fu grande».
Quando Gesù
ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento:
egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi.
Parola del Signore
RIFLESSIONI
Il vangelo di oggi è la continuazione del brano di ieri. Il Signore ieri ha
voluto mettere tutti in guardia dei falsi profeti dicendo: vengono a voi in veste di pecore, ma dentro
sono lupi rapaci! Dai loro frutti li conoscerete!
Perché il
Signore ha voluto mettere tutti in guardia dai falsi profeti. Oggi sono molti
che predicano un falso cristo e lo fanno per interesse, per essere gratificati,
per essere osannati, applauditi e “accolti come salvatori della patria”. Lo
fanno anche per interesse economico. Per estorcere tramite magie e altri
inganni.
Oggi il vangelo
inizia con questa esclamazione: “Non chiunque mi dice: “Signore,
Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio
che è nei cieli”.
Con queste parole e con il dialogo che segue tra costoro e Gesù, si può
comprendere come è facile essere ingannati dai falsi profeti e come è
necessario chiedere continuamente al Signore di farci essere sempre nella sua
verità, non lasciarci ingannare e non ingannare mai nessuno a nostra volta.
Il diavolo è un fine ingannatore. E’ capace di fare anche il bene per
ingannare i pusillanimi, cioè ingannare tutti quelli che hanno una fede non
molto radicata per trarli in inganno. Se la falsità dei frutti, delle opere
compiute dai falsi profeti, non si riescono a vedere, a scoprirli durante gli
anni della vita terrena, verranno fuori nel tremendo giudizio di Dio al termine
della vita terrena! “Non vi ho mai
conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.
Abbiamo profetato nel tuo nome, abbiamo operato prodigi e miracoli, abbiamo
scacciato anche i demoni nel tuo nome … Gesù ribadisce: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate
l’iniquità!”.
Nessuno abbia a cadere in questo “diabolico” inganno: vivere iniquamente il credo cristiano. Ho detto “DIABOLICO INGANNO” perché è proprio il
demonio, principe di ogni inganno, a farci credere di operare nel nome di Gesù
quando invece si opera nel nome “suo”.
Quand’è che si opera nel nome del diavolo?
Quando fatta un opera buona, di qualsiasi tipo, ci si attribuisce meriti,
onori, benedizioni a sé stessi e si dimentica che solo a Gesù spetta ogni
gloria, onore e benedizione nei secoli.
Come si possono evitare questi pericoli e inganni? Mettendo in pratica o sforzandosi
di farlo: chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile
a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia,
strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma
essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
Solo con un cuore obbediente
possiamo adempiere la volontà del Padre, anche quando su di noi dovessero
abbattersi la pioggia, il vento, i flutti delle prove e delle avversità, perché
siamo fondati sulla roccia. Niente può prevalere su chi si abbandona in Gesù.
Preghiera dei fedeli
Fratelli, preghiamo il Padre, perché
ci doni la fedeltà e la coerenza necessarie per costruire la nostra casa sulla
roccia, dicendo:
Guida, Padre, il nostro cammino.
- Per il popolo di Dio, perché la
frequenza ai sacramenti e l'obbedienza al vangelo siano stabile fondamento
della sua missione nel mondo. Preghiamo.
- Per i giovani, perché lo Spirito
susciti in molti di loro la forza di corrispondere alla chiamata al sacerdozio
e alla vita religiosa. Preghiamo.
- Per i giovani sposi, perché
fondino la loro unione sulla grazia del sacramento ricevuto e sulla ricerca di
una comunione perfetta nello spirito e nel corpo. Preghiamo.
- Per quanti sono in ricerca della
verità, perché la lealtà verso se stessi e il desiderio di realizzarsi li
spinga ad avvicinarsi al Cristo redentore. Preghiamo.
- Per noi qui riuniti in assemblea,
perché non basiamo la costruzione del futuro sulle nostre buone intenzioni, ma
sull'adesione a Cristo presente nell'eucaristia e nella Chiesa. Preghiamo.
- Per chi è senza casa. Preghiamo.
- Per le famiglie della nostra
parrocchia. Preghiamo.
O Dio, che ami e proteggi chi compie
la tua volontà, non guardare alla nostra debolezza, ma alla sincerità del
nostro impegno a completare l'opera della tua creazione. Per Cristo nostro
Signore. Amen.
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