mercoledì 26 giugno 2013

MERCOLEDDI’  DELLA XII SETTIMANA  DEL  T. O.

Prima lettura
                                                       
Dal libro della Gènesi

In quei giorni, fu rivolta ad Abram, in visione, questa parola del Signore: «Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande».
Rispose Abram: «Signore Dio, che cosa mi darai? Io me ne vado senza figli e l’erede della mia casa è Elièzer di Damasco». Soggiunse Abram: «Ecco, a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede».
Ed ecco, gli fu rivolta questa parola dal Signore: «Non sarà costui il tuo erede, ma uno nato da te sarà il tuo erede». Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle»; e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.
E gli disse: «Io sono il Signore, che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questa terra». Rispose: «Signore Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?». Gli disse: «Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un colombo».
Andò a prendere tutti questi animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte all’altra; non divise però gli uccelli. Gli uccelli rapaci calarono su quei cadaveri, ma Abram li scacciò.
Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco terrore e grande oscurità lo assalirono. Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un braciere fumante e una fiaccola ardente passare in mezzo agli animali divisi.
In quel giorno il Signore concluse quest’alleanza con Abram:
«Alla tua discendenza
io do questa terra,
dal fiume d’Egitto
al grande fiume, il fiume Eufrate».

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.

Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere.
A lui cantate, a lui inneggiate,
meditate tutte le sue meraviglie.

Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
ricercate sempre il suo volto.

Voi, stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.
È lui il Signore, nostro Dio:
su tutta la terra i suoi giudizi.

Si è sempre ricordato della sua alleanza,
parola data per mille generazioni,
dell’alleanza stabilita con Abramo
e del suo giuramento a Isacco.

Canto al Vangelo (Gv 15,4.5)
Alleluia, alleluia.
Rimanete in me e io in voi, dice il Signore;
chi rimane in me porta molto frutto.
Alleluia.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete.
Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».

Parola del Signore

RIFLESSIONI

Quando più vado avanti a commentare, con le mie capacità, la parola del giorno, mi sento sempre più avvolto e coinvolto dalla parola stessa. Non so se anche agli altri assidui lettori e commentatori produce lo stesso effetto.
E’ sempre una scoperta nuova il contenuto morale della parola di Dio, nel senso che dà risposte idonee alle situazioni che si vivono. Se tutti ci esercitassimo nella lettura e meditazione, nel commento alla parola di Dio, saremmo certamente più buoni, più generosi, più misericordiosi, più comprensivi verso tutti. E’ il frutto che scaturisce dalla parola stessa.
Riflettendo un po’ sul brano del vangelo e anche sulla prima lettura, vengano fuori molti insegnamenti, molte risposte ai tanti fatti della vita che capitano a chiunque. Ne elenco alcuni, sempre secondo il mio modo di confrontarmi con la Parola.
La prima lettura è una continua manifestazione di ubbidienza da parte di Abramo verso il Signore, anche se ad cosa chiede una prova alle promesse che il Signore gli fa.  Nel vangelo si è invitati ad essere prudenti, saggi, attenti, a compiere tutto con saggezza. Non lasciarsi ingannare dalle apparenze che uno può avere. Scrutare se è leale e veritiero per non lasciarsi entusiasmare da ciò che vede l’occhio del corpo, l’occhio della carne. Capire lo spirito che c’è in ogni persona e non correre il rischio di essere ingannati da falsi comportamenti. Questi sono i falsi comportamenti dei profeti di cui fa riferimento Gesù nel vangelo. Oggi il mondo è pieno di falsi profeti che ingannano con facilità coloro che vivono nella semplicità. Prima di aderire alle loro idee, ai loro discorsi, al loro modo di agire, è necessario scrutare il loro cuore e le loro opere. Con un po’ di attenzione al parlare e all’agire di costoro si può capire chi sono, di che pasta sono fatti. Non si può raccogliere uva dalle spine, è detto nel vangelo, né fichi dai rovi. L’albero si conosce dal frutto che porta! Albero buono porta frutti buoni. Albero cattivo porta frutti cattivi. Da un animo perverso, ingannatore, ipocrita, omicida, maligno non si possono avere frutti di amore, verità, lealtà, sincerità e così via. Porterà sempre frutti che ingannano gli altri e deludano quelli che avevano creduto in loro. Quante volte davanti a delle situazione simili verificate nella nostra vita si è detto “Ti credevo un amico vero, sincero”! E si è chiuso ugni rapporto.

Preghiera dei fedeli

Dio Padre vuole la salvezza di ogni uomo. Affinché si compia questa promessa, diciamo insieme:
Dio, fonte di ogni bene, ascoltaci.

Per la santa Chiesa, perché l'azione dello Spirito la aiuti a condividere le esigenze dell'uomo contemporaneo e ne ravvivi l'apertura missionaria al mondo. Preghiamo:
Per i sacerdoti e i religiosi, perché l'ideale dell'imitazione di Cristo li faccia guide sicure e generatori fecondi della comunità cristiana. Preghiamo:
Per la fame nel mondo, perché la solidarietà dei più ricchi sia offerta con gratuità per attuare la giusta perequazione dei beni. Preghiamo:
Per la famiglia, perché crescano in essa la consapevolezza e le ragioni della sua unità voluta da Dio, a vantaggio della persona e per il bene della civiltà. Preghiamo:
Per tutti i cristiani, perché il loro impegno sociale sia testimonianza viva del rinnovamento umano prodotto dall'incontro con Cristo. Preghiamo:
Per ottenere il dono del discernimento. Preghiamo:
Per chi abitualmente usa la violenza. Preghiamo:


O Dio, ricco di sapienza e di misericordia, la tua gloria è l'uomo che vive. Donaci di aderire con tutto il cuore e con tutta l'anima al messaggio evangelico, affinché con sapienza lavoriamo alla costituzione del tuo regno sulla terra. Per Cristo nostro Signore. Amen.

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