martedì 25 giugno 2013

MARTEDI’ DELLA XII SETTIMANA DEL T. O.

Prima lettura

Dal libro della Gènesi

Abram era molto ricco in bestiame, argento e oro. Ma anche Lot, che accompagnava Abram, aveva greggi e armenti e tende, e il territorio non consentiva che abitassero insieme, perché avevano beni troppo grandi e non potevano abitare insieme. Per questo sorse una lite tra i mandriani di Abram e i mandriani di Lot. I Cananei e i Perizziti abitavano allora nella terra. Abram disse a Lot: «Non vi sia discordia tra me e te, tra i miei mandriani e i tuoi, perché noi siamo fratelli. Non sta forse davanti a te tutto il territorio? Separati da me. Se tu vai a sinistra, io andrò a destra; se tu vai a destra, io andrò a sinistra».
Allora Lot alzò gli occhi e vide che tutta la valle del Giordano era un luogo irrigato da ogni parte – prima che il Signore distruggesse Sòdoma e Gomorra – come il giardino del Signore, come la terra d’Egitto fino a Soar. Lot scelse per sé tutta la valle del Giordano e trasportò le tende verso oriente. Così si separarono l’uno dall’altro: Abram si stabilì nella terra di Canaan e Lot si stabilì nelle città della valle e piantò le tende vicino a Sòdoma. Ora gli uomini di Sòdoma erano malvagi e peccavano molto contro il Signore.
Allora il Signore disse ad Abram, dopo che Lot si era separato da lui: «Alza gli occhi, e dal luogo dove tu stai, spingi lo sguardo verso il settentrione e il mezzogiorno, verso l’oriente e l’occidente. Tutta la terra che tu vedi, io la darò a te e alla tua discendenza per sempre. Renderò la tua discendenza come la polvere della terra: se uno può contare la polvere della terra, potrà contare anche i tuoi discendenti. Alzati, percorri la terra in lungo e in largo, perché io la darò a te». Poi Abram si spostò con le sue tende e andò a stabilirsi alle Querce di Mamre, che sono ad Ebron, e vi costruì un altare al Signore.

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Signore, chi sarà ospite nella tua tenda?

Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua.

Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.

Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.

Canto al Vangelo (Gv 8,12)
Alleluia, alleluia.
Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
chi segue me avrà la luce della vita.
Alleluia.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».

Parola del Signore

RIFLESSIONI

Questi due brani della parola di Dio proposti in questa liturgia si completano e si spiegano vicendevolmente.
Dal libro della genesi abbiamo il racconto della situazione che s’era venuta a creare tra Abramo e Lot. Tutti e due avevano molti beni tanto che non potevano stare insieme perché il territorio molto piccolo, non poteva contenere i loro beni.
Abramo propose a Lot di guardare bene il territorio e poi fare la sua scelta. Abramo face questa proposta per evitare che sorgessero litigi tra di loro. Lot accettò la proposta e scelse la valle del Giordano molto fertile e irrigata da abbondanti acque, territorio confinante con Sodoma e Gomorra. Lot stabilì la sua dimora vicino a Sodoma. Abramo scelse la terra opposta a quella scelta da Lot, la terra di Canaan, zona montuosa e arida. Il Signore premiò lo spirito di pace ed amore che ebbe Abramo, per evitare litigi tra lui e Lot. Il premio che fece il Signore ad Abramo, trasformò quei luoghi aridi e montuosi, in terra che incominciò a produrre “latte e miele”, segno di abbondanza di ogni bene.
In questo racconto sono racchiusi i valori morali e spirituali del vangelo. Gesù dice: “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro”. In questo monito di Gesù è racchiuso un grande insegnamento ed è questo: Desidero rispetto, educazione, giustizia, pace, armonia, eccetera dagli altri. Tutte queste cose debbo essere io per primo a darle agli altri e poi aspettarmi di riceverle dagli altri. Non si riceve il contraccambio, non si deve smettere di dare tutto il bene che si è capace di dare, sarà il Signore a premiare la generosità avuta verso gli altri, come ha premiato la generosità di Abramo verso Lot.
“Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano”.
E’ umano che quando si fa del bene agli altri, si prova avversione con chi l’ha ricevuto! Non bisogna lasciarsi trasportare da questi sentimenti poco, anzi per niente piacevoli al Signore, Gesù vuole che si vinca il male facendo il bene. Per questo si è invitati ad entrare per la porta stretta. La porte dell’egoismo, della cattiveria, dell’irriconoscenza, dell’indifferenza verso gli altri per il bene ricevuto è una porta larga che conduce alla perdizione eterna, e sono molti che prendono questa strada!
Fare del male di qualsiasi tipo, non ci vuole niente. Basta assecondare il proprio istinto. Il cristiano non si può fare comandare dall’istinto naturale.
Tutti siamo posti davanti a questa scelta: prendere la strada larga che porta alla perdizione eterna di ogni bene, o  la strada stretta che porta al possesso eterno di ogni bene?
Tutti abbiamo ricevuti dei doni, dei carismi per conquistare la vita eterna, facciamo buon uso di questi doni e il paradiso sarà aperto, e sarà la giusta ricompensa per tutti coloro che hanna ricambiato col bene il male ricevuto.

Preghiera dei fedeli

Fratelli, lo Spirito Santo è il principale ispiratore della preghiera della chiesa; affidandoci alla sua intercessione, innalziamo al Padre la nostra supplica. Preghiamo insieme e diciamo:
Esaudisci il tuo popolo, Signore.

Per la Chiesa, perché la parola di Cristo la solleciti a continua e profonda conversione per testimoniare la strada della salvezza. Preghiamo:
Per la nostra società, perché non si abbandoni alla ricerca esclusiva del benessere materiale, ma ritrovi l'entusiasmo per gli ideali di verità, di carità e giustizia.
Preghiamo:
Per il mondo del lavoro, perché la difesa degli interessi personali contempli il rispetto dei diritti altrui, e la solidarietà prevalga sull'egoismo. Preghiamo:
Per quanti soffrono nel corpo e nello spirito, perché il conforto della fede li aiuti ad offrire a Dio la loro condizione terrena, come pegno per la salvezza eterna. Preghiamo:
Per tutti noi, perché in ogni circostanza riconfermiamo la nostra appartenenza a Cristo per continuare la sua opera dentro il mondo. Preghiamo:
Per le persone non credenti. Preghiamo:
Per quelli che più faticano a rinunciare alle seduzioni del mondo. Preghiamo:

O Signore, che hai condiviso in tutto, eccetto il peccato, la nostra condizione umana, aiutaci a riconoscere la strada che porta ad una pace piena, affinché con la vita rendiamo gloria a te che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.



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