venerdì 28 giugno 2013

VENERDI’ DELLA XII SETTIMANA DEL T. O. – MESSA DEL MATTINO
(la sera la messa della solennità dei santi Apostoli)

Prima lettura

Dal libro della Gènesi

Quando Abram ebbe novantanove anni, il Signore gli apparve e gli disse:
«Io sono Dio l’Onnipotente: cammina davanti a me e sii integro».
Disse [di nuovo] Dio ad Abramo: «Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione. Questa è la mia alleanza che dovete osservare, alleanza tra me e voi e la tua discendenza dopo di te: sia circonciso tra voi ogni maschio».
Dio aggiunse ad Abramo: «Quanto a Sarài tua moglie, non la chiamerai più Sarài, ma Sara. Io la benedirò e anche da lei ti darò un figlio; la benedirò e diventerà nazioni, e re di popoli nasceranno da lei».
Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e rise e pensò: «A uno di cento anni può nascere un figlio? E Sara all’età di novant’anni potrà partorire?». Abramo disse a Dio: «Se almeno Ismaele potesse vivere davanti a te!». E Dio disse: «No, Sara, tua moglie, ti partorirà un figlio e lo chiamerai Isacco. Io stabilirò la mia alleanza con lui come alleanza perenne, per essere il Dio suo e della sua discendenza dopo di lui. Anche riguardo a Ismaele io ti ho esaudito: ecco, io lo benedico e lo renderò fecondo e molto, molto numeroso: dodici principi egli genererà e di lui farò una grande nazione. Ma stabilirò la mia alleanza con Isacco, che Sara ti partorirà a questa data l’anno venturo».
Dio terminò così di parlare con lui e lasciò Abramo, levandosi in alto.

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Benedetto l’uomo che teme il Signore.

Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.

La tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa.

Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!

+ Dal Vangelo secondo Matteo

Quando Gesù scese dal monte, molta folla lo seguì.
Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi».
Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». E subito la sua lebbra fu guarita.
Poi Gesù gli disse: «Guardati bene dal dirlo a qualcuno; va’ invece a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro».

Parola del Signore 

RIFLESSIONI

Nelle riflessioni degli ultimi due giorni, il Signore ha dato come materia alla nostra meditazione argomenti molto importanti che li riporto: 1° Guardatevi dai falsi profeti … , 2° Non chi dice Signore, Signore entrerà nel regno dei cieli … Oggi dona di meditare sulla guarigione di un lebbroso.
L’ammalato di lebbra si avvicina a Gesù, aprendosi un varco tra la folla e gli chiede subito: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi». Gesù, senza proferire parola, lo toccò e subito la lebbra lo lasciò, fu guarito totalmente.
La lebbra è una malattia che avvolge tutte le membra del corpo umano, è molto grave e l’ammalato di lebbra viene isolato dalla società, non può stare con gli altri perché la malattia è infettiva al massimo.
Il peccato che viene commesso, è paragonato a questa malattia in quanto il peccato colpisce tutte le membra del corpo di chi lo commette e i membri della società. Il peccato ha un effetto devastante su tutto il creato, animato e inanimato, sull’umanità e sul natura creata. Le conseguenze del peccato sono devastanti.
Sono certo di non esagerare se dico: per un peccato non commesso, si attirano infinite benedizioni di Dio su tutto il creato; per un peccato commesso si attirano infinite maledizioni su tutto il creato.
In questi tempi si stanno vivendo le conseguenze di tanti peccati che senza alcuna vergogna si commettono anche pubblicamente. Non sto qui a menzionare quello che si vede non solo sugli schermi, ma anche pubblicamente per le strade e in certi locali! E’ Una vergogna al pudore e alla decenza pubblica!

Preghiera dei fedeli

Fratelli, il Signore è venuto particolarmente per soccorrere i peccatori. coscienti della nostra debolezza, presentiamogli le necessità del nostro tempo e della nostra vita. Preghiamo insieme e diciamo:

Risana, o Padre, le nostre ferite.

La Chiesa ha ricevuto dal Signore il compito di essere madre e maestra: preghiamo affinché sia sempre pronta a medicare le ferite dell'uomo, per guarirlo dal peccato e guidarlo al bene. preghiamo
I popoli del terzo mondo sono ancora afflitti dalla piaga della lebbra: preghiamo affinché la giustizia e la carità costruiscano l'uguaglianza effettiva tra gli uomini. preghiamo
Il mondo della medicina è in continuo progresso. preghiamo affinché la crescita della preparazione tecnica sia accompagnata dal rispetto e dall'amore verso gli ammalati. preghiamo
Molti nostri fratelli soffrono di malattie incurabili: preghiamo affinché la benevolenza di Dio e le carità degli uomini ricolmi i loro cuori e li ripaghi di ogni sofferenza. preghiamo
Spesso il peccato ci toglie pace e serenità: preghiamo affinché impariamo ad avvicinarci con più fiducia al Signore, fonte di perdono e di vita nuova. preghiamo
Per gli ammalati della nostra comunità. preghiamo
Per i poveri e gli emarginati del nostro quartiere. preghiamo

O Signore, che ci hai dato l'eucaristia per farci vivere in comunione con te, guida e assisti il tuo popolo affinché testimoni sempre la vita nuova che gli hai donato. Per cristo nostro Signore. Amen.


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