VENERDI’ DELL’
XI SETTIMANA DEL T. O.
San Luigi Gonzaga – religioso
Prima lettura
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai
Corìnzi
Fratelli, dal momento che
molti si vantano da un punto di vista umano, mi vanterò anch’io.
In quello in cui qualcuno
osa vantarsi – lo dico da stolto – oso vantarmi anch’io. Sono Ebrei? Anch’io!
Sono Israeliti? Anch’io! Sono stirpe di Abramo? Anch’io! Sono ministri di
Cristo? Sto per dire una pazzia, io lo sono più di loro: molto di più nelle
fatiche, molto di più nelle prigionie, infinitamente di più nelle percosse,
spesso in pericolo di morte.
Cinque volte dai Giudei ho ricevuto
i quaranta colpi meno uno; tre volte sono stato battuto con le verghe, una
volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno
e una notte in balìa delle onde. Viaggi innumerevoli, pericoli di fiumi,
pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani,
pericoli nella città, pericoli nel deserto, pericoli sul mare, pericoli da
parte di falsi fratelli; disagi e fatiche, veglie senza numero, fame e sete,
frequenti digiuni, freddo e nudità.
Oltre a tutto questo, il mio
assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese. Chi è debole, che
anch’io non lo sia? Chi riceve scandalo, che io non ne frema?
Se è necessario vantarsi, mi
vanterò della mia debolezza.
Parola di Dio
Salmo responsoriale
Il Signore libera i giusti da
tutte le loro angosce.
Benedirò
il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.
Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.
Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai
suoi discepoli:
«Non accumulate per voi
tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassinano e
rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine
consumano e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché, dov’è il tuo
tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
La lampada del corpo è
l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà
luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se
dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».
Parola del Signore
RIFLESSIONI
Da alcuni giorni San Paolo sta accompagnando, la
liturgia della parola con un brano della seconda lettera ai Corinti. Lettera
scritta alle comunità cristiane nate con la sua predicazione.
Perché San Paolo scrisse a queste comunità?
Tra queste comunità erano sorti dei malcontenti,
delle controversie e si accusavano gli uni gli altri. San Paolo, come
responsabile primo di quelle comunità, sentì il dovere di intervenire per fare
chiarezza e cercare di creare una nuova comunione tra tutti.
Richiamò tutti a non essere pomo della discordia, ma
vivere insieme amandosi e perdonandosi scambievolmente. Di non fare
discriminazione alcuna tra di loro, di non ritenersi l’uno più bravo dell’altro.
Cose queste che sono esistite ed esisteranno sempre a causa del Diavolo che
vuole e si impegna con tutte le forze a seminare zizzania nel cuore di tutti
per creare discordia.
A distanza di secoli, siamo nel terzo millennio,
ancora esistono contrasti, violenze, malumori, invidia, presunzione, giudizi e
ogni altro male nelle comunità dei credenti. La parola di Dio, che è sempre la
stessa: ieri – oggi e sempre, mediante la chiesa richiama ancora oggi alla
pace, alla comunione, all’amore scambievole, al rispetto della dignità degli
altri, a non fare distinzione di appartenenza, di nuovi nella fede, perché da
poco convertiti, e quindi poco credibili o adulti nelle fede perché convertiti
da molto tempo e fanno autorità nei confronti degli altri.
Il papa Francesco, proprio in questi giorni, ha
esortato i cristiani ad essere tutti uniti senza alcuna discriminazione,
mettendo in comune i carismi di ciascuno. Sono i carismi presenti nelle chiese
che creano la comunione mettendoli al servizio di tutti.
Bisogna guardare al bene che tutti possiedono, così
vediamo la luce che risplende mediante il bene che si compie, tutto il corpo
risplende.
Impariamo tutti a vedere il bene che viene compiuto
da tutti, anche se qualche volta si commettono degli errori Impariamo a tenere
il nostro occhi puntato solo sul bene che si compie e tutto il corpo mistico,
che è la chiesa, risplende di viva e santa luce.
Preghiera dei fedeli
La parola di Dio è luce sul
nostro cammino, fondamento della nostra fede e alimento di comunione fraterna. Preghiamo
insieme e diciamo:
Per la tua bontà, ascoltaci,
Signore.
Perché la forza dello
Spirito ci indichi il retto uso dei beni terreni per vivere attenti ai beni del
cielo. Preghiamo:
Perché l'esortazione di
Cristo a seguirlo, trovi ascoltatori attenti e disponibili, e continui a
suscitare nella Chiesa vocazioni alla vita contemplativa. Preghiamo:
Perché tutte le classi
sociali lavorino per costruire una convivenza più giusta e pacifica, basata sul
rispetto della dignità dell'uomo. Preghiamo:
Perché i ricchi e gli avidi
comprendano che anche le più grandi ricchezze terrene si consumano, e che solo
i beni del cielo sono incorruttibili. Preghiamo:
Perché i giovani rifiutino
gli idoli mondani e, sostenuti dalla testimonianza della comunità cristiana,
preferiscano sempre la società dell'essere a quella dell'avere. Preghiamo:
Per gli evangelizzatori e i
catechisti.
Per la purificazione dei
nostri sentimenti.
O Dio, eterna luce e giorno
senza tramonto, assisti il tuo popolo e conducilo alla meta del suo pellegrinaggio
terreno, Cristo nostro Signore, che vive e regna con te per i secoli dei
secoli. Amen.
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