martedì 18 giugno 2013

MARTEDI’ DELL’ XI SETTIMANA DEL T. O.

Prima lettura
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Vogliamo rendervi nota, fratelli, la grazia di Dio concessa alle Chiese della Macedònia, perché, nella grande prova della tribolazione, la loro gioia sovrabbondante e la loro estrema povertà hanno sovrabbondato nella ricchezza della loro generosità. Posso testimoniare infatti che hanno dato secondo i loro mezzi e anche al di là dei loro mezzi, spontaneamente, domandandoci con molta insistenza la grazia di prendere parte a questo servizio a vantaggio dei santi. Superando anzi le nostre stesse speranze, si sono offerti prima di tutto al Signore e poi a noi, secondo la volontà di Dio; cosicché abbiamo pregato Tito che, come l’aveva cominciata, così portasse a compimento fra voi quest’opera generosa.  E come siete ricchi in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella conoscenza, in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così siate larghi anche in quest’opera generosa. Non dico questo per darvi un comando, ma solo per mettere alla prova la sincerità del vostro amore con la premura verso gli altri. Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Parola di Dio

Salmo responsoriale
Loda il Signore, anima mia.
Loda il Signore, anima mia:
loderò il Signore finché ho vita,
canterò inni al mio Dio finché esisto.

Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe:
la sua speranza è nel Signore suo Dio,
che ha fatto il cielo e la terra,
il mare e quanto contiene,
che rimane fedele per sempre.

Rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
Parola del Signore

RIFLESSIONI

Il Signore, Dio buono e misericordioso, continua ad esortare per migliorare nella vita spirituale, in modo particolare continua a battere sul comandamento AMERAI IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO.
In questo comandamento, il Signore vuol far capire che consiste la perfezione e la santità che tutti siamo chiamata a raggiungere e nel modo come il Signore vuole. Per far raggiungere il grado di perfezione il Signore dona a ciascuno i mezzi e le forze necessarie. Nelle cose più difficili, che superano le proprie forze, in quella circostanza dà anche la forza straordinaria per realizzare quanto ha richiesto.
Oggi se il Signore, continuando il discorso sul comandamento dell’amore verso il prossimo, vuol dire che tutti hanno la forza per osservare questo comandamento. Se ha detto: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli, vuol dire che tutti hanno questa forza per farlo. Se vi sono quelli che non riescono ad amare i nemici e a pregare per quelli che li perseguitano, facciano ricorso alla preghiera. Il Signore non è insensibile alle richieste dell’uomo, ma come Padre buono viene sempre in aiuto dei suoi figli.
Siamo noi che non abbiamo fiducia in Dio e crediamo che non ascolta e per questo non chiediamo. Molti pensano che bisogna essere dei figli buoni, bravi, intelligenti, e possedere chi sa quale virtù o altro ancora. La risposta a tutte queste considerazioni ci viene dalle  parole stesse del vangelo: Egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.

Preghiera dei fedeli

La misericordia del Padre ha rimesso il nostro peccato e ci ha donato la grazia dello Spirito. Invochiamo il Signore perché ci aiuti a testimoniare ciò che abbiamo ricevuto, dicendo:
Venga il tuo regno, Signore.

Per il popolo di Dio, perché fedele alla povertà evangelica non persegua le ricchezze terrene, ma l'abbondanza della grazia divina. Preghiamo:
Per i cristiani, perché, superando la tentazione dell'egoismo e del benessere privato, si accorgano del fratello che vive nella povertà e nella sofferenza. Preghiamo:
Per chi governa gli stati, perché la ricerca del bene comune aiuti a vincere le divisioni e le differenze che ancora resistono fra i popoli. Preghiamo:
Per chi soffre a causa della fede, perché sull'esempio delle prime comunità riesca ad amare e a perdonare chi lo perseguita. Preghiamo:
Per noi qui riuniti, perché alla luce dell'insegnamento di Cristo impariamo a vivere nella carità e ad amare anche i nostri nemici. Preghiamo:
Per le persone che disprezzano la nostra fede.
Perché sappiamo testimoniare la carità a chi ci offende.

O Padre, che anche oggi hai fatto sorgere il sole sopra i buoni e sopra i cattivi, dona al tuo popolo di manifestare con la vita la comunione alla quale partecipa. Per Cristo nostro Signore. Amen.


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