sabato 22 giugno 2013

SABATO DELL’  XI SETTIMANA DEL T. O.

Prima lettura

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, se bisogna vantarsi – ma non conviene – verrò tuttavia alle visioni e alle rivelazioni del Signore. So che un uomo, in Cristo, quattordici anni fa – se con il corpo o fuori del corpo non lo so, lo sa Dio – fu rapito fino al terzo cielo. E so che quest’uomo – se con il corpo o senza corpo non lo so, lo sa Dio – fu rapito in paradiso e udì parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunziare. Di lui io mi vanterò!
Di me stesso invece non mi vanterò, fuorché delle mie debolezze. Certo, se volessi vantarmi, non sarei insensato: direi solo la verità. Ma evito di farlo, perché nessuno mi giudichi più di quello che vede o sente da me e per la straordinaria grandezza delle rivelazioni.
Per questo, affinché io non monti in superbia, è stata data alla mia carne una spina, un inviato di Satana per percuotermi, perché io non monti in superbia. A causa di questo per tre volte ho pregato il Signore che l’allontanasse da me. Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza».
Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie debolezze, negli oltraggi, nelle difficoltà, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: infatti quando sono debole, è allora che sono forte.

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Gustate e vedete com’è buono il Signore.

L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.

Temete il Signore, suoi santi:
nulla manca a coloro che lo temono.
I leoni sono miseri e affamati,
ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene.

Venite, figli, ascoltatemi:
vi insegnerò il timore del Signore.
Chi è l’uomo che desidera la vita
e ama i giorni in cui vedere il bene?

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».

Parola del Signore

RIFLESSIONI

In ogni creatura, in ogni persona, c’è un padrone che possiede tutto l’essere vivente e lotta strenuamente per non perdere niente di tutto ciò che gli appartiene. Questo padrone “assoluto” è L’IO.
All’esterno di ogni creatura c’è un altro padrone che desidera entrare in ogni creatura e ha difficoltà a poter entrare. Quest’altro patrone che vorrebbe entrare è DIO.
Quale enorme differenza tra i due padroni! L’IO, rende schiavo la creatura, DIO invece la rende libera. Tra i due padroni c’è una lotta continua per prendere possesso della creatura.
L’IO inganna la creatura facendole credere che lo stare bene è possedere sicurezza di vita, beni abbondanti, spensieratezza e ogni altro piacere materiale.
DIO al contrario vuole far capire alla creatura che la sicurezza della vita non sta nel possedere beni materiali, bensì nel possedere la pace, la serenità, la tranquillità, la gioia vera non effimera e passeggera, in altre parole la sicurezza della vita consiste nell’abbandonarsi completamente in Dio. Aver fiducia totale in Dio che provvede a tutto quello che la creatura ha bisogno. Il brano del vangelo di ieri insegna a non accumulare beni e ricchezze materiali, dove tignola e ruggine rovinano e i ladri scassinano. Accumulare invece tesori in cielo dove né tignola e ruggine rovinano e i ladri non possono scassinare e rubare.
A proposito di tutto questo, il vangelo odierno dice chiaramente: non si può servire a due padroni o si ama l’uno e si odia l’altro e viceversa. Non si può servire Dio e il denaro, le ricchezze. Bisogna fare una chiara e definitiva scelta o con DIO o col suo nemico il DIAVOLO. O si ama il dio denaro, il dio ricchezze e si odia il vero Dio, o si ama Dio e si odia il Diavolo.
Il diavolo può dare solo la perdizione eterna, Dio, e solo Lui, può dare la salvezza e la felicità eterna.
A ciascuno la scelta: con il diavolo e i suoi seguaci o con Dio e gli angeli in eterno?

SIGNORE ABBI MISERICORDIA PER CHI NON SCEGLIE TE.

 Preghiera dei fedeli

Fratelli, mediante il battesimo il Padre ci ha accolti nel suo grande disegno di salvezza. Supplichiamolo perché ci aiuti a vivere ogni giorno confidando nella sua provvidenza, dicendo:
Signore, aumenta la nostra fede.

Per il popolo di Dio, perché riconfermi il suo rifiuto agli idoli del denaro e del potere e mantenga viva la coscienza di essere chiamato alla santità. Preghiamo:
Per le autorità civili e i potenti del mondo, perché la ricerca del bene dell'uomo li spinga a realizzare una distribuzione più equa delle risorse. Preghiamo:
Per i poveri e i sofferenti, perché la memoria di Cristo, provvidenza di Dio, li aiuti a vivere le difficoltà quotidiane fiduciosi della benevolenza divina. Preghiamo:
Per i genitori e gli educatori, perché infondano nelle giovani generazioni il distacco dalle cose materiali e la volontà di possedere i beni spirituali. Preghiamo:
Per noi cristiani, perché vinciamo la continua tentazione del compromesso che il mondo ci propone, per servire in tutto Colui che è morto per i nostri peccati. Preghiamo:
Per chi vive ancora autocentrato.
Per i disoccupati del nostro quartiere. Preghiamo:

Padre buono, che nell'eucaristia ci offri come cibo quotidiano il corpo del tuo unico Figlio, donaci di testimoniare nella carità la tua provvidenza per ogni uomo. Per Cristo nostro Signore. Amen.


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