venerdì 26 luglio 2013

26 Luglio Santi Gioacchino e Anna

Prima lettura

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni, Dio pronunciò tutte queste parole:
«Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile:
Non avrai altri dèi di fronte a me.
Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano.
Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu né tuo figlio né tua figlia, né il tuo schiavo né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno del sabato e lo ha consacrato.
Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà.
Non ucciderai.
Non commetterai adulterio.
Non ruberai.
Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo».

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Signore, tu hai parole di vita eterna.

La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.       

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti. 

Più preziosi dell’oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».

Parola del Signore

RIFLESSIONI

Il Signore oggi ha, verso tutti coloro che ascoltano questa parola, un comportamento molto amorevole e nuovo, prima invita all’osservanza dei dieci  comandamenti, poi suggerisce quale disposizione deve avere il cuore di chi accoglie la parola perché la parola porti frutto.
Io sono il Signore Dio tuo, non avrai altro Dio al di fuori di me. Non costruirsi idoli che possono prender il posto di Dio. La ricchezza, il lavoro, la presunzione, tutte le comodità … Dov’è il tuo tesoro è anche il tuo cuore.
Non nominare il nome di Dio invano. Non bestemmiare, non dire parole che possono offendere l’amore di Dio, non chiamare Dio come testimone del proprio parlare …
Ricordati di santificare le feste. Nel giorno del Signore, questo è il giorno di festa, non fare lavori “servili”, partecipare alla santa messa, pregare molto durante il giorno, fare delle opere buone come fare visita a degli ammalati, a delle persone sole …
Onora il padre e la madre. Avere massimo rispetto verso i genitori, i nonni, ubbidire loro, essere di aiuto nelle loro necessità, non contrariarli in nessuna cosa …
Non ammazzare. Non fare del male al prossimo di nessun tipo, non lasciarsi trasportare dall’ira che può giocare sempre dei brutti scherzi, ammazzare chi potrebbe aver fatto delle offese enormi. Non disprezzare nessuno facendogli perdere stima e reputazione presso gli altri …
Non commettere atti impuri – Non fornicare. Privarsi di ogni piacere sessuale, anche da semplici pensieri impuri. Privarsi sia da stampa pornografica, che da ogni specie di pornografia … e da ogni rapporto coniugale che impedisce la procreazione …
Non rubare. Non appropriarsi di ciò che non ci appartiene, nemmeno delle piccole cose   o di cose che spesso vengono giudicate “insignificanti”.
Non dire falsa testimonianza. Bisogna dire sempre la verità, non esistono bugie bianche o bugie a fin di bene. Gesù ha detta “IO SONO LA VERITA’”, e bisogna imitarlo nel dire sempre la verità. A verità fa l’uomo libero, la bugia lo rende schiavo.
Non desiderare la “persona” la donna degli altri. Per gli sposati dico di essere osservanti della fedeltà coniugale, causa di rovina del sacramento del matrimonio. Per i non sposati, desiderare una persona sposata si commette adulterio con la persona sposata.
10° Non desiderare la roba degli altri. Ad ognuno il suo, io dico. Col lavoro procacciarsi il necessario per vivere.

Perché questo esame fatto porti frutto secondo i desideri del Signore e per il bene delle nostre anime, il cuore che accoglie la parola di Dio deve avere un terreno buono, pieno di “humus”, pieno di Dio.

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