Sabato della XVI settimana del Tempo
Ordinario (Anno dispari)
Prima lettura
Dal libro dell’Èsodo
In
quei giorni, Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte
le norme. Tutto il popolo rispose a una sola voce dicendo: «Tutti i
comandamenti che il Signore ha dato, noi li eseguiremo!».
Mosè
scrisse tutte le parole del Signore. Si alzò di buon mattino ed eresse un
altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d’Israele.
Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare
giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore.
Mosè
prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l’altra metà
sull’altare. Quindi prese il libro dell’alleanza e lo lesse alla presenza del
popolo. Dissero: «Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo
ascolto».
Mosè
prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell’alleanza
che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!».
Parola di Dio
Salmo responsoriale
Offri a Dio come sacrificio la lode.
Parla
il Signore, Dio degli dèi,
convoca
la terra da oriente a occidente.
Da
Sion, bellezza perfetta,
Dio
risplende.
«Davanti
a me riunite i miei fedeli,
che
hanno stabilito con me l’alleanza
offrendo
un sacrificio».
I
cieli annunciano la sua giustizia:
è
Dio che giudica.
Offri
a Dio come sacrificio la lode
e
sciogli all’Altissimo i tuoi voti;
invocami
nel giorno dell’angoscia:
ti
libererò e tu mi darai gloria.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In
quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo:
«Il
regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo.
Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo
al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche
la zizzania.
Allora
i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato
del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro:
“Un nemico ha fatto questo!”.
E
i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché
non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano.
Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento
della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in
fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio”».
Parola del Signore
RIFLESSIONI
Questo brano del vangelo richiama tutti ad
avere massima attenzione vigilante cura per la propria anima!
Non bisogna mai sentirsi appagato di quello
che si è fatto e raggiunto nella vita spirituale. Come si desidera crescere
sempre nel benessere materiale, stare sempre bene in salute, prendersi cura di
tutto il benessere del corpo, così è molto più importante avere cura dell’anima.
Questo soffio di vita che Dio soffiò sull’uomo quando lo creò e che è l’anima,
deve essere curato con la massima attenzione. Farla crescere bene, abbellirla
sempre più con lo splendore delle virtù, arricchirla di tutto il bene
possibile, perché quando si viene chiamato da Dio a rendere conto di tutta la
vita, non ci si presenti a mani vuote. Che dico, al termine dei giorni di
questa vita terrena, nessuno si presenterà davanti a Dio a mani vuote. Ci
presenteremo con l’anima pieno o di opere degne della vita eterna a colma di
opere di condanna eterna.
Ha un valore enorme e molto significante la
domanda che gli Apostoli fecero a Gesù: “Signore,
non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Piena
di speranza e di misericordia la risposta di Gesù: egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”.
Gesù paziente e misericordioso, concede a
tutti di riparare agli errori fatti, fino all’ultimo istante della vita! E’
compito di ciascuno controllare che il nemico non semini zizzania (le opere
cattive) nel proprio campo, che è l’anima. Il Diavolo è questo nemico che
semina la zizzania, le cattive azioni, la trasgressione dei comandamenti, non
amare o peggio odiare chi fa del male … pulire subito l’anima da queste pessime
azioni con i sacramenti, con la preghiera e le opere buone da compiere.
Preghiera dei fedeli
Eravamo
dispersi e ora siamo popolo di Dio, orfani e ora siamo suoi figli, peccatori e
ora siamo santi. Ringraziamolo e preghiamolo, dicendo:
Salvaci,
Signore, per la gloria del tuo nome.
Perché
la tua Chiesa annunci sempre l'alleanza eterna che hai fatto con noi nel sangue
di Cristo. Preghiamo:
Perché
tutti gli uomini sentano il bisogno di tempo e di silenzio, per dedicarli
solamente a te. Preghiamo:
Perché
chi è affaticato dalla difficoltà e dallo scoraggiamento, scopra i segni della
tua presenza nella sua vita.
Preghiamo:
Perché
coloro che sono tentati dal farsi giustizia da soli, trovino, nella comunità
cristiana, la solidarietà e l'aiuto per una soluzione evangelica. Preghiamo:
Perché
il male presente nella società non oscuri la certezza della vittoria della vita
sul peccato e sulla morte. Preghiamo:
Per
chi abitualmente opera il male nella società.
Per
i genitori e gli educatori, perché distinguano, in origine, le molteplici
inclinazioni dei ragazzi.
Eterno
Padre, ti ringraziamo per i tanti benefici con cui riempi e illumini la nostra
povera storia, soprattutto l'amore con cui attendi paziente e fedele. Il tuo
Figlio Gesù Cristo, morto e risorto, che ora offriamo a te in questa
celebrazione, sia la nostra lode per i secoli eterni. Amen.
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