sabato 27 luglio 2013


Sabato della XVI settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

Prima lettura

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni, Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose a una sola voce dicendo: «Tutti i comandamenti che il Signore ha dato, noi li eseguiremo!».
Mosè scrisse tutte le parole del Signore. Si alzò di buon mattino ed eresse un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d’Israele. Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore.
Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l’altra metà sull’altare. Quindi prese il libro dell’alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: «Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto».
Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!».

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Offri a Dio come sacrificio la lode.

Parla il Signore, Dio degli dèi,
convoca la terra da oriente a occidente.
Da Sion, bellezza perfetta,
Dio risplende.

«Davanti a me riunite i miei fedeli,
che hanno stabilito con me l’alleanza
offrendo un sacrificio».
I cieli annunciano la sua giustizia:
è Dio che giudica.      

Offri a Dio come sacrificio la lode
e sciogli all’Altissimo i tuoi voti;
invocami nel giorno dell’angoscia:
ti libererò e tu mi darai gloria.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo:
«Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania.
Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”.
E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio”».

Parola del Signore

RIFLESSIONI

Questo brano del vangelo richiama tutti ad avere massima attenzione vigilante cura per la propria anima!
Non bisogna mai sentirsi appagato di quello che si è fatto e raggiunto nella vita spirituale. Come si desidera crescere sempre nel benessere materiale, stare sempre bene in salute, prendersi cura di tutto il benessere del corpo, così è molto più importante avere cura dell’anima. Questo soffio di vita che Dio soffiò sull’uomo quando lo creò e che è l’anima, deve essere curato con la massima attenzione. Farla crescere bene, abbellirla sempre più con lo splendore delle virtù, arricchirla di tutto il bene possibile, perché quando si viene chiamato da Dio a rendere conto di tutta la vita, non ci si presenti a mani vuote. Che dico, al termine dei giorni di questa vita terrena, nessuno si presenterà davanti a Dio a mani vuote. Ci presenteremo con l’anima pieno o di opere degne della vita eterna a colma di opere di condanna eterna.
Ha un valore enorme e molto significante la domanda che gli Apostoli fecero a Gesù: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Piena di speranza e di misericordia la risposta di Gesù: egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”.
Gesù paziente e misericordioso, concede a tutti di riparare agli errori fatti, fino all’ultimo istante della vita! E’ compito di ciascuno controllare che il nemico non semini zizzania (le opere cattive) nel proprio campo, che è l’anima. Il Diavolo è questo nemico che semina la zizzania, le cattive azioni, la trasgressione dei comandamenti, non amare o peggio odiare chi fa del male … pulire subito l’anima da queste pessime azioni con i sacramenti, con la preghiera e le opere buone da compiere.

Preghiera dei fedeli

Eravamo dispersi e ora siamo popolo di Dio, orfani e ora siamo suoi figli, peccatori e ora siamo santi. Ringraziamolo e preghiamolo, dicendo:
Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome.

Perché la tua Chiesa annunci sempre l'alleanza eterna che hai fatto con noi nel sangue di Cristo. Preghiamo:
Perché tutti gli uomini sentano il bisogno di tempo e di silenzio, per dedicarli solamente a te. Preghiamo:
Perché chi è affaticato dalla difficoltà e dallo scoraggiamento, scopra i segni della tua presenza nella sua vita.
Preghiamo:
Perché coloro che sono tentati dal farsi giustizia da soli, trovino, nella comunità cristiana, la solidarietà e l'aiuto per una soluzione evangelica. Preghiamo:
Perché il male presente nella società non oscuri la certezza della vittoria della vita sul peccato e sulla morte. Preghiamo:
Per chi abitualmente opera il male nella società.
Per i genitori e gli educatori, perché distinguano, in origine, le molteplici inclinazioni dei ragazzi.

Eterno Padre, ti ringraziamo per i tanti benefici con cui riempi e illumini la nostra povera storia, soprattutto l'amore con cui attendi paziente e fedele. Il tuo Figlio Gesù Cristo, morto e risorto, che ora offriamo a te in questa celebrazione, sia la nostra lode per i secoli eterni. Amen.




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