Mercoledì della XIV settimana del T.
O.
Prima lettura
Dal libro della Gènesi
In quei giorni, tutta la terra
d’Egitto cominciò a sentire la fame e il popolo gridò al faraone per avere il
pane. Il faraone disse a tutti gli Egiziani: «Andate da Giuseppe; fate quello
che vi dirà». La carestia imperversava su tutta la terra. Allora Giuseppe aprì
tutti i depositi in cui vi era grano e lo vendette agli Egiziani. La carestia
si aggravava in Egitto, ma da ogni paese venivano in Egitto per acquistare grano
da Giuseppe, perché la carestia infieriva su tutta la terra. Arrivarono i figli
d’Israele per acquistare il grano, in mezzo ad altri che pure erano venuti,
perché nella terra di Canaan c’era la carestia.
Giuseppe aveva autorità su quella
terra e vendeva il grano a tutta la sua popolazione. Perciò i fratelli di
Giuseppe vennero da lui e gli si prostrarono davanti con la faccia a terra.
Giuseppe vide i suoi fratelli e li riconobbe, ma fece l’estraneo verso di loro
e li tenne in carcere per tre giorni.
Il terzo giorno Giuseppe disse loro:
«Fate questo e avrete salva la vita; io temo Dio! Se voi siete sinceri, uno di
voi fratelli resti prigioniero nel vostro carcere e voi andate a portare il
grano per la fame delle vostre case. Poi mi condurrete qui il vostro fratello
più giovane. Così le vostre parole si dimostreranno vere e non morirete». Essi
annuirono.
Si dissero allora l’un l’altro:
«Certo su di noi grava la colpa nei riguardi di nostro fratello, perché abbiamo
visto con quale angoscia ci supplicava e non lo abbiamo ascoltato. Per questo
ci ha colpiti quest’angoscia».
Ruben prese a dir loro: «Non vi avevo
detto io: “Non peccate contro il ragazzo”? Ma non mi avete dato ascolto. Ecco,
ora ci viene domandato conto del suo sangue». Non si accorgevano che Giuseppe
li capiva, dato che tra lui e loro vi era l’interprete.
Allora egli andò in disparte e
pianse.
Parola di Dio
Salmo responsoriale
Su di noi, Signore, sia il tuo amore.
Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui
cantate.
Cantate al Signore un canto nuovo,
con arte suonate la cetra e
acclamate.
Il Signore annulla i disegni delle
nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.
Ma il disegno del Signore sussiste
per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le
generazioni.
Ecco, l’occhio del Signore è su chi
lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo,
chiamati a sé i suoi dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti
impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. I nomi dei
dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello;
Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo;
Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il
Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici
che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle
città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa
d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino».
Parola del Signore
RIFLESSIONI
Fino
a quando Gesù non ritornerà sulla terra, nella gloria degli Angeli e dei Santi,
chiamerà sempre nuovi discepoli e li invia ad annunciare il vangelo e l’amore
di Dio Padre a tutte le nazioni. L’ultima, quella definitiva e personale sarà,
meravigliosa per quelli che, accolto il vangelo, lo hanno vissuto; tremenda per
gli altri perché Gesù pronuncerà la sentenza irrevocabile e senza appello: Venite benedetti dal Padre mio … avevo fame
e mi avete dato da mangiare, e così via. Via da me maledetti, nel fuoco eterno, preparato per voi e per i diavoli
… avevo fame e non mi avete dato da mangiare … e così via.
C’è
il proverbio che dice: Chi ha tempo, non aspetti tempo. Decidiamoci una
volta per sempre a convertirci al Signore abbandonando la strada del peccato.
Oggi
è la chiesa di Gesù Cristo che è mandata ad annunciare il vangelo della
salvezza e l’amore supremo che Dio Padre ha per tutti gli uomini! E’ la chiesa
di Cristo, fondata sugli Apostoli che invita l’umanità tutta a ritornare a Dio!
E’ la chiesa di Cristo che va in cerca delle pecorelle smarrite della casa d’Israele.
Noi siamo questo popolo d’Israele sperduto in mezzo a tanti enormi mali che ci
circondano da tutti i lati. Mali di ogni genere, in particolare il male degli
spiriti impuri, che stanno distruggendo la moralità sacrale della famiglia, la
piccola chiesa domestica, come è definita dalla liturgia: la famiglia, piccola chiesa domestica.
Gli
spiriti impuri hanno abolito completamento lo spirito cristiano della famiglia, non si sposa in chiesa e ci si sposa
solo civilmente, si stabilisce una convivenza di fatto, si passa a vivere con
un/a divorziato/a, si frequentano altre persone pur avendo il marito o la
moglie. Non si sa più cosa inventare per dare sfogo al piacere carnale.
Non
sono considerazioni di accuse e condanna, ma semplice considerazioni delle
situazioni che moltissimi vivono e che le informazioni rivelano.
A
Noi sacerdoti dico, il Signore ha dato a noi, in modo particolare questa
missione, cerchiamo di portarla avanti con scrupolo e impegno. Vi sono
pecorelle sperduto che aspettano una nostra buona parola, una nostra visita
sacerdotale, un consiglio per le situazioni che vivono e tante altre necessità.
Facendo questo non possiamo immaginare quanti cuori si risollevano, riprendono
speranza, riavranno gioia di vivere.
E’
LA NOPSTRA MISSIONE E IL SIGNORE PUO’ IMPUTARCI L’OMISSIONE CHE POSSIAMO
COMMETTERE. IERI, NEL VANGELO IL SIGNORE LIBERO’ L’IMDEMONIATO DALLA SPIRITO MUTO.
Che non sia questo spirito muto a non farci annunciare l’amore di dio ai
fratelli.
Preghiera dei fedeli
Come Chiesa scelta da Dio per il bene
dell'umanità, rivolgiamo la nostra preghiera al Padre, dicendo:
Santifica il tuo popolo, Signore.
Per la Chiesa una, santa, cattolica e
apostolica: continui a predicare il vangelo di Cristo in umiltà e in povertà: Preghiamo:
Per coloro che il Signore ha chiamato
a lasciare ogni cosa per seguirlo: siano testimoni efficaci della sua parola. Preghiamo:
Per tutti i fedeli che partecipano
alla mensa della parola e del corpo di Cristo: la loro fede sia più forte della
fragilità umana. Preghiamo:
Per i sofferenti nel corpo e nello
spirito: la loro unione alla passione di Cristo santifichi e purifichi la
Chiesa. Preghiamo:
Per coloro che non esercitano più il
ministero sacerdotale: la grazia e la misericordia del Signore li accompagnino
nella scelta attuale della loro vita. Preghiamo:
Per i catechisti della parrocchia. Preghiamo:
Per l'unità delle Chiese cristiane. Preghiamo:
Signore, che ami il tuo popolo con
amore infinito, manda sulla tua Chiesa lo Spirito santificatore, perché pura e
senza macchia, celebri la liturgia che anticipa la lode che per sempre sarà
rivolta a te, Dio glorioso nei secoli dei secoli. Amen.
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