mercoledì 10 luglio 2013

Mercoledì della XIV settimana del T. O.
         
Prima lettura

Dal libro della Gènesi

In quei giorni, tutta la terra d’Egitto cominciò a sentire la fame e il popolo gridò al faraone per avere il pane. Il faraone disse a tutti gli Egiziani: «Andate da Giuseppe; fate quello che vi dirà». La carestia imperversava su tutta la terra. Allora Giuseppe aprì tutti i depositi in cui vi era grano e lo vendette agli Egiziani. La carestia si aggravava in Egitto, ma da ogni paese venivano in Egitto per acquistare grano da Giuseppe, perché la carestia infieriva su tutta la terra. Arrivarono i figli d’Israele per acquistare il grano, in mezzo ad altri che pure erano venuti, perché nella terra di Canaan c’era la carestia.
Giuseppe aveva autorità su quella terra e vendeva il grano a tutta la sua popolazione. Perciò i fratelli di Giuseppe vennero da lui e gli si prostrarono davanti con la faccia a terra. Giuseppe vide i suoi fratelli e li riconobbe, ma fece l’estraneo verso di loro e li tenne in carcere per tre giorni.
Il terzo giorno Giuseppe disse loro: «Fate questo e avrete salva la vita; io temo Dio! Se voi siete sinceri, uno di voi fratelli resti prigioniero nel vostro carcere e voi andate a portare il grano per la fame delle vostre case. Poi mi condurrete qui il vostro fratello più giovane. Così le vostre parole si dimostreranno vere e non morirete». Essi annuirono.
Si dissero allora l’un l’altro: «Certo su di noi grava la colpa nei riguardi di nostro fratello, perché abbiamo visto con quale angoscia ci supplicava e non lo abbiamo ascoltato. Per questo ci ha colpiti quest’angoscia».
Ruben prese a dir loro: «Non vi avevo detto io: “Non peccate contro il ragazzo”? Ma non mi avete dato ascolto. Ecco, ora ci viene domandato conto del suo sangue». Non si accorgevano che Giuseppe li capiva, dato che tra lui e loro vi era l’interprete.
Allora egli andò in disparte e pianse.

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Su di noi, Signore, sia il tuo amore.

Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate.
Cantate al Signore un canto nuovo,
con arte suonate la cetra e acclamate.

Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.
Ma il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino».

Parola del Signore

RIFLESSIONI

Fino a quando Gesù non ritornerà sulla terra, nella gloria degli Angeli e dei Santi, chiamerà sempre nuovi discepoli e li invia ad annunciare il vangelo e l’amore di Dio Padre a tutte le nazioni. L’ultima, quella definitiva e personale sarà, meravigliosa per quelli che, accolto il vangelo, lo hanno vissuto; tremenda per gli altri perché Gesù pronuncerà la sentenza irrevocabile e senza appello: Venite benedetti dal Padre mio … avevo fame e mi avete dato da mangiare, e così via. Via da me maledetti, nel fuoco eterno, preparato per voi e per i diavoli … avevo fame e non mi avete dato da mangiare … e così via.
C’è il proverbio che dice: Chi ha tempo, non aspetti tempo. Decidiamoci una volta per sempre a convertirci al Signore abbandonando la strada del peccato.
Oggi è la chiesa di Gesù Cristo che è mandata ad annunciare il vangelo della salvezza e l’amore supremo che Dio Padre ha per tutti gli uomini! E’ la chiesa di Cristo, fondata sugli Apostoli che invita l’umanità tutta a ritornare a Dio! E’ la chiesa di Cristo che va in cerca delle pecorelle smarrite della casa d’Israele. Noi siamo questo popolo d’Israele sperduto in mezzo a tanti enormi mali che ci circondano da tutti i lati. Mali di ogni genere, in particolare il male degli spiriti impuri, che stanno distruggendo la moralità sacrale della famiglia, la piccola chiesa domestica, come è definita dalla liturgia: la famiglia, piccola chiesa domestica.
Gli spiriti impuri hanno abolito completamento lo spirito cristiano della  famiglia, non si sposa in chiesa e ci si sposa solo civilmente, si stabilisce una convivenza di fatto, si passa a vivere con un/a divorziato/a, si frequentano altre persone pur avendo il marito o la moglie. Non si sa più cosa inventare per dare sfogo al piacere carnale.
Non sono considerazioni di accuse e condanna, ma semplice considerazioni delle situazioni che moltissimi vivono e che le informazioni rivelano.
A Noi sacerdoti dico, il Signore ha dato a noi, in modo particolare questa missione, cerchiamo di portarla avanti con scrupolo e impegno. Vi sono pecorelle sperduto che aspettano una nostra buona parola, una nostra visita sacerdotale, un consiglio per le situazioni che vivono e tante altre necessità. Facendo questo non possiamo immaginare quanti cuori si risollevano, riprendono speranza, riavranno gioia di vivere.
E’ LA NOPSTRA MISSIONE E IL SIGNORE PUO’ IMPUTARCI L’OMISSIONE CHE POSSIAMO COMMETTERE. IERI, NEL VANGELO IL SIGNORE LIBERO’ L’IMDEMONIATO DALLA SPIRITO MUTO. Che non sia questo spirito muto a non farci annunciare l’amore di dio ai fratelli.

Preghiera dei fedeli
Come Chiesa scelta da Dio per il bene dell'umanità, rivolgiamo la nostra preghiera al Padre, dicendo:
Santifica il tuo popolo, Signore.

Per la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica: continui a predicare il vangelo di Cristo in umiltà e in povertà: Preghiamo:

Per coloro che il Signore ha chiamato a lasciare ogni cosa per seguirlo: siano testimoni efficaci della sua parola. Preghiamo:

Per tutti i fedeli che partecipano alla mensa della parola e del corpo di Cristo: la loro fede sia più forte della fragilità umana. Preghiamo:

Per i sofferenti nel corpo e nello spirito: la loro unione alla passione di Cristo santifichi e purifichi la Chiesa. Preghiamo:
Per coloro che non esercitano più il ministero sacerdotale: la grazia e la misericordia del Signore li accompagnino nella scelta attuale della loro vita. Preghiamo:

Per i catechisti della parrocchia. Preghiamo:

Per l'unità delle Chiese cristiane. Preghiamo:


Signore, che ami il tuo popolo con amore infinito, manda sulla tua Chiesa lo Spirito santificatore, perché pura e senza macchia, celebri la liturgia che anticipa la lode che per sempre sarà rivolta a te, Dio glorioso nei secoli dei secoli. Amen.








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