GIOVEDI’ DELLA XIV
SETTIMANA DEL T. O.
SAN BENEDETTO Abate – Patrono d’Europa - FESTA
Prima lettura
Dal libro dei Proverbi
Figlio mio, se tu accoglierai le mie
parole
e custodirai in te i miei precetti,
tendendo il tuo orecchio alla
sapienza,
inclinando il tuo cuore alla
prudenza,
se appunto invocherai l’intelligenza
e rivolgerai la tua voce alla
prudenza,
se la ricercherai come l’argento
e per averla scaverai come per i
tesori,
allora comprenderai il timore del
Signore
e troverai la conoscenza di Dio,
perché il Signore dà la sapienza,
dalla sua bocca escono scienza e
prudenza.
Egli riserva ai giusti il successo,
è scudo a coloro che agiscono con
rettitudine,
vegliando sui sentieri della
giustizia
e proteggendo le vie dei suoi
fedeli.
Allora comprenderai l’equità e la
giustizia,
la rettitudine e tutte le vie del
bene.
Parola di Dio
Salmo responsoriale
Gustate e vedete com’è buono il Signore.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.
Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha
risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno
arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo
ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.
L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li
libera.
Gustate e vedete com’è buono il
Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.
Temete il Signore, suoi santi:
nulla manca a coloro che lo temono.
I leoni sono miseri e affamati,
ma a chi cerca il Signore non manca
alcun bene.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Pietro, disse a Gesù:
«Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne
avremo?».
E Gesù disse loro: «In verità io vi
dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul
trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su
dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato
case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio
nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna».
Parola del Signore
RIFLESSIONI
Prima di esprimere qualche mio
pensiero di meditazione del vangelo, riporto il pensiero di Papa Francesco
preso dall’enciclica “LUMEN FIDEI” pubblicata da alcuni giorni. Il passo che
riporto è il numero 18 dell’enciclica e dice: “San Giovanni ha
espresso l’importanza del rapporto personale con Gesù per la nostra fede
attraverso vari usi del verbo credere. Insieme al "credere che" è
vero ciò che Gesù ci dice (cfr Gv 14,10; 20,31), Giovanni usa anche le
locuzioni "credere a" Gesù e "credere in" Gesù.
"Crediamo a" Gesù, quando accettiamo la sua Parola, la sua
testimonianza, perché egli è veritiero (cfr Gv 6,30). "Crediamo in"
Gesù, quando lo accogliamo personalmente nella nostra vita e ci affidiamo a
Lui, aderendo a Lui nell’amore e seguendolo lungo la strada (cfr Gv 2,11; 6,47;
12,44)”.
Questa brano di Matteo, che oggi viene proposto
alla nostra meditazione, deve essere accettato e vissuto proprio con la fede di
<< “credere a” Gesù e “credere in” Gesù>>.
Si deve accettare questa parola di Gesù e anche
tutte le sue parole dette, in quanto Gesù è veritiero e ha testimoniato con la
sua vita tutto quello che ha detto. Accogliendola vuol dire affidarsi
completamente a Lui e credere che quello che ha promesso si realizzerà
sicuramente nella nostra vita.
Come sacerdote, la sto sperimentando, anche se non
nella pienezza, fin da questi giorni terreni nel mio ministero sacerdotale.
Quante persone, grandi e piccole, uomini e donne, giovani e vecchi, credenti e
non, sani e ammalati, amici e nemici … con tutti ho sempre cercato di
manifestare e invogliare “a credere a” Cristo e “a credere” in Cristo”. Non
sempre ci sono riuscito lo debbo dire. Quando ho visto però che le persone con
le quali ho colloquiato, sono andati via sereno, tranquilli … ho notato dentro
al mio cuore qualche cosa che mi dava una pace tale che mi sbalordiva. Penso
che le stesse cose siano capitate anche a tutti coloro che hanno testimoniato
Cristo nella loro vita.
Se questa è la ricompensa che si riceve quando si
opera con Cristo e in Cristo, cerchiamo di immaginare cosa sarà quando, alla
fine dei nostri giorni, riceveremo la ricompensa definitiva per aver “creduto a”
Gesù e aver “creduto in” Gesù!
Se non stiamo vivendo già questo comportamento,
iniziamolo a vivere e sarà per tutti gioia piena, gioia vera che nessuno potrà
toglierci più.
Preghiera dei fedeli
Vivere uniti a Cristo è il segreto
di una vita feconda e felice. Benedetto da Norcia, innestato nella vera vite
del vangelo, ha dato frutti che ancor oggi fanno sentire la loro fragranza in
tutto l'Occidente. Per questo preghiamo:
Salva il tuo popolo, Signore.
Dalla tua Chiesa salga a te la lode
perenne, fatta di preghiera e di servizio, di liturgia e di vita. Ti preghiamo:
Gli Ordini monastici e religiosi
siano sempre ricchi di vocazioni, come piante vigorose e feconde. Ti preghiamo:
I popoli d'Europa sappiano
armonizzare tra loro, diffondendo pace e progresso tra le genti. Ti preghiamo:
I tuoi figli ti offrano la primizia
del loro tempo, saggiamente dosando preghiera e lavoro. Ti preghiamo:
Rendi noi, qui riuniti, docili
tralci nelle tue mani anche quando viene il momento della potatura, che tu
saggiamente decidi. Ti preghiamo:
Perché l'Europa riscopra le sue
matrici cristiane. Ti preghiamo:
Per i superiori degli ordini religiosi. Ti preghiamo:
O Dio, che per la potenza del tuo
amore ci hai inseriti nel mistero salvifico di Cristo, non permettere che ci
separiamo mai da te, ma fa che diamo frutti di vita eterna. Te lo chiediamo in
nome di Gesù, vita nostra, che con te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
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