giovedì 11 luglio 2013


GIOVEDI’ DELLA XIV  SETTIMANA DEL T. O.
SAN BENEDETTO Abate – Patrono d’Europa -  FESTA
         
Prima lettura

Dal libro dei Proverbi

Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole
e custodirai in te i miei precetti,
tendendo il tuo orecchio alla sapienza,
inclinando il tuo cuore alla prudenza,
se appunto invocherai l’intelligenza
e rivolgerai la tua voce alla prudenza,
se la ricercherai come l’argento
e per averla scaverai come per i tesori,
allora comprenderai il timore del Signore
e troverai la conoscenza di Dio,
perché il Signore dà la sapienza,
dalla sua bocca escono scienza e prudenza.
Egli riserva ai giusti il successo,
è scudo a coloro che agiscono con rettitudine,
vegliando sui sentieri della giustizia
e proteggendo le vie dei suoi fedeli.
Allora comprenderai l’equità e la giustizia,
la rettitudine e tutte le vie del bene.

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Gustate e vedete com’è buono il Signore.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.

Temete il Signore, suoi santi:
nulla manca a coloro che lo temono.
I leoni sono miseri e affamati,
ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Pietro, disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna».

Parola del Signore

RIFLESSIONI

Prima di esprimere qualche mio pensiero di meditazione del vangelo, riporto il pensiero di Papa Francesco preso dall’enciclica “LUMEN FIDEI” pubblicata da alcuni giorni. Il passo che riporto è il numero 18 dell’enciclica e dice: San Giovanni ha espresso l’importanza del rapporto personale con Gesù per la nostra fede attraverso vari usi del verbo credere. Insieme al "credere che" è vero ciò che Gesù ci dice (cfr Gv 14,10; 20,31), Giovanni usa anche le locuzioni "credere a" Gesù e "credere in" Gesù. "Crediamo a" Gesù, quando accettiamo la sua Parola, la sua testimonianza, perché egli è veritiero (cfr Gv 6,30). "Crediamo in" Gesù, quando lo accogliamo personalmente nella nostra vita e ci affidiamo a Lui, aderendo a Lui nell’amore e seguendolo lungo la strada (cfr Gv 2,11; 6,47; 12,44)”.
Questa brano di Matteo, che oggi viene proposto alla nostra meditazione, deve essere accettato e vissuto proprio con la fede di << “credere a” Gesù e “credere in” Gesù>>.
Si deve accettare questa parola di Gesù e anche tutte le sue parole dette, in quanto Gesù è veritiero e ha testimoniato con la sua vita tutto quello che ha detto. Accogliendola vuol dire affidarsi completamente a Lui e credere che quello che ha promesso si realizzerà sicuramente nella nostra vita.
Come sacerdote, la sto sperimentando, anche se non nella pienezza, fin da questi giorni terreni nel mio ministero sacerdotale. Quante persone, grandi e piccole, uomini e donne, giovani e vecchi, credenti e non, sani e ammalati, amici e nemici … con tutti ho sempre cercato di manifestare e invogliare “a credere a” Cristo e “a credere” in Cristo”. Non sempre ci sono riuscito lo debbo dire. Quando ho visto però che le persone con le quali ho colloquiato, sono andati via sereno, tranquilli … ho notato dentro al mio cuore qualche cosa che mi dava una pace tale che mi sbalordiva. Penso che le stesse cose siano capitate anche a tutti coloro che hanno testimoniato Cristo nella loro vita.
Se questa è la ricompensa che si riceve quando si opera con Cristo e in Cristo, cerchiamo di immaginare cosa sarà quando, alla fine dei nostri giorni, riceveremo la ricompensa definitiva per aver “creduto a” Gesù e aver “creduto in” Gesù!
Se non stiamo vivendo già questo comportamento, iniziamolo a vivere e sarà per tutti gioia piena, gioia vera che nessuno potrà toglierci più.

Preghiera dei fedeli

Vivere uniti a Cristo è il segreto di una vita feconda e felice. Benedetto da Norcia, innestato nella vera vite del vangelo, ha dato frutti che ancor oggi fanno sentire la loro fragranza in tutto l'Occidente. Per questo preghiamo:

Salva il tuo popolo, Signore.

Dalla tua Chiesa salga a te la lode perenne, fatta di preghiera e di servizio, di liturgia e di vita. Ti preghiamo:

Gli Ordini monastici e religiosi siano sempre ricchi di vocazioni, come piante vigorose e feconde. Ti preghiamo:

I popoli d'Europa sappiano armonizzare tra loro, diffondendo pace e progresso tra le genti. Ti preghiamo:

I tuoi figli ti offrano la primizia del loro tempo, saggiamente dosando preghiera e lavoro. Ti preghiamo:

Rendi noi, qui riuniti, docili tralci nelle tue mani anche quando viene il momento della potatura, che tu saggiamente decidi. Ti preghiamo:

Perché l'Europa riscopra le sue matrici cristiane. Ti preghiamo:

 Per i superiori degli ordini religiosi. Ti preghiamo:



O Dio, che per la potenza del tuo amore ci hai inseriti nel mistero salvifico di Cristo, non permettere che ci separiamo mai da te, ma fa che diamo frutti di vita eterna. Te lo chiediamo in nome di Gesù, vita nostra, che con te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.







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