lunedì 8 luglio 2013

Lunedì della XIV settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)



 Prima lettura

Dal libro della Gènesi

In quei giorni, Giacobbe partì da Bersabea e si diresse verso Carran. Capitò così in un luogo, dove passò la notte, perché il sole era tramontato; prese là una pietra, se la pose come guanciale e si coricò in quel luogo.
Fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco, gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa. Ecco, il Signore gli stava davanti e disse: «Io sono il Signore, il Dio di Abramo, tuo padre, e il Dio di Isacco. A te e alla tua discendenza darò la terra sulla quale sei coricato. La tua discendenza sarà innumerevole come la polvere della terra; perciò ti espanderai a occidente e a oriente, a settentrione e a mezzogiorno. E si diranno benedette, in te e nella tua discendenza, tutte le famiglie della terra. Ecco, io sono con te e ti proteggerò dovunque tu andrai; poi ti farò ritornare in questa terra, perché non ti abbandonerò senza aver fatto tutto quello che ti ho detto».
Giacobbe si svegliò dal sonno e disse: «Certo, il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo». Ebbe timore e disse: «Quanto è terribile questo luogo! Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo».
La mattina Giacobbe si alzò, prese la pietra che si era posta come guanciale, la eresse come una stele e versò olio sulla sua sommità. E chiamò quel luogo Betel, mentre prima di allora la città si chiamava Luz.
Giacobbe fece questo voto: «Se Dio sarà con me e mi proteggerà in questo viaggio che sto facendo e mi darà pane da mangiare e vesti per coprirmi, se ritornerò sano e salvo alla casa di mio padre, il Signore sarà il mio Dio. Questa pietra, che io ho eretto come stele, sarà una casa di Dio».

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Mio Dio, in te confido.

Chi abita al riparo dell’Altissimo
passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.
Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido».

Egli ti libererà dal laccio del cacciatore,
dalla peste che distrugge.
Ti coprirà con le sue penne,
sotto le sue ali troverai rifugio;
la sua fedeltà ti sarà scudo e corazza.

«Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell’angoscia io sarò con lui».

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, [mentre Gesù parlava,] giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli.
Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu salvata.
Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.

Parola del Signore

RIFLESSIONI

Mi viene spontaneo dire, dopo aver letto il brano del vangelo, quando ritornerà il Signore troverà la fede su questa terrà?
Ardua è la risposta se l’umanità non si decida a cambiare rotta di vita! Dove si trovano in questo tempo uomini pieni di fede come quest’uomo, implora la risurrezione della propria figlia, e crede fermamente che Gesù può risuscitarla dalla morte? Dove si può trovare che una persona ammalata, si avvicina a Gesù e crede che toccandolo semplicemente, Gesù può guarirlo?
Quante volte, nel mio ministero, incontrando persone che vivono problemi molto più semplici di questi riportati dal vangelo, invitandoli a chiedere, con fede, aiuto al Signore e credere che Gesù viene in aiuto, mi sento rispondere che ha chiesto e con fede e il Signore non è intervenuto.
La risposta in merito a queste situazioni, la dà Gesù stesso quando dice: o si è chiesto una cosa non necessaria, (per quel momento) oppure si è chiesto solo a parole. Cioè si è chiesto con poca convenzione, si è chiesto e il cuore non ha creduto che il Signore potesse dare o fare quello che si è chiesto.
Certamente non è questo il modo per inoltrare la richiesta a Gesù! E’ necessario imitare le persone del vangelo. Avere un fede viva, senza dubbi o incertezze.
Non si è capaci di chiedere con fede oppure si può avere un piccolo dubbio? Allora, prima di avanzare la richiesta, chiediamo a Gesù di farci dono della fede, di accrescere la fede che si ha, abbandonarsi poi all’amore di Dio.
E’ necessario però essere dei buoni cristiani per essere ascoltati da Dio!
 


Preghiera dei fedeli

Il Padre che è nei cieli ha gli occhi rivolti verso il mondo. Egli, infatti, è unito a noi con vincoli di tenerezza e amore. Con fiducia, quindi, preghiamo:
Signore, ascoltaci.

Tu che metti la tua onnipotenza a disposizione della nostra debolezza, dirigi le scelte pastorali della Chiesa alla condivisione delle sofferenze e delle speranze di tutti gli uomini. Preghiamo:
Tu che con l'opera del Cristo hai instaurato il tuo regno sulla terra, aiutaci a scoprire i numerosi segni della tua presenza fra di noi. Preghiamo:
Tu che ascolti sempre chi ti invoca con fede, consola gli afflitti e i sofferenti che ricorrono a te per avere sollievo. Preghiamo:
Tu che sei medico delle anime e dei corpi, aiuta chi sta accanto ai malati a vivere con amore e donazione totale. Preghiamo:
Tu che sei vita e risurrezione, dona ai nostri fratelli defunti la pace del tuo regno. Preghiamo:
Per tutti i mercanti di morte.
Per i lungodegenti negli ospedali e nelle case.

Padre onnipotente, che per la fede di uno solo hai salvato l'umanità dal peccato e dalla morte, concedi a questa comunità, che celebra l'eucaristia, di godere fin d'ora la comunione con il tuo Figlio Gesù Cristo che è Dio e vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.




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