XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
(ANNO C)
Prima lettura
Dal libro del Deuteronòmio
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Obbedirai alla voce del Signore,
tuo Dio, osservando i suoi comandi e i suoi decreti, scritti in questo libro
della legge, e ti convertirai al Signore, tuo Dio, con tutto il cuore e con
tutta l’anima.
Questo comando che oggi ti ordino
non è troppo alto per te, né troppo lontano da te. Non è nel cielo, perché tu
dica: “Chi salirà per noi in cielo, per prendercelo e farcelo udire, affinché
possiamo eseguirlo?”. Non è di là dal mare, perché tu dica: “Chi attraverserà
per noi il mare, per prendercelo e farcelo udire, affinché possiamo
eseguirlo?”. Anzi, questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel
tuo cuore, perché tu la metta in pratica».
Parola di Dio
Salmo responsoriale
I precetti del Signore fanno gioire il cuore.
La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è
stabile,
rende saggio il semplice.
I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.
Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.
Più preziosi dell’oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.
Seconda lettura
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi
Cristo Gesù è immagine del Dio
invisibile,
primogenito di tutta la creazione,
perché in lui furono create tutte le
cose
nei cieli e sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni,
Principati e Potenze.
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose
e tutte in lui sussistono.
Egli è anche il capo del corpo,
della Chiesa.
Egli è principio,
primogenito di quelli che risorgono
dai morti,
perché sia lui ad avere il primato
su tutte le cose.
È piaciuto infatti a Dio
che abiti in lui tutta la pienezza
e che per mezzo di lui e in vista di
lui
siano riconciliate tutte le cose,
avendo pacificato con il sangue della
sua croce
sia le cose che stanno sulla terra,
sia quelle che stanno nei cieli.
Parola di Dio
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, un dottore della
Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo
fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto
nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto
il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua
mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’
questo e vivrai».
Ma quello, volendo giustificarsi,
disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da
Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via
tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per
caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò
oltre. Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un
Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe
compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino;
poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di
lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore,
dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio
ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto
nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui».
Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».
Parola del Signore
RIFLESSIOMI
Visto che il Signore, in questi ultimi giorni, in vari modi ha sempre
invitato alla conversione, ci siamo domandati: perché questa insistenza?!
Il Signore, ha scrutato la nostra mente e il nostro cuore, ha visto che non
siamo riusciti a capire in che cosa dobbiamo convertirci, o abbiamo fatto
finta di non capire, con carità e pazienza, è venuto in aiuto a tutti e ha suggerito con chiarezza, in cosa
convertirci. Ha suggerito cosa abbandonare di quello che .c’è in ciascuno di noi e che non
porta alla conversione del cuore, e cosa fare perché la conversione sia fruttifera per le opere di vita
eterna.
Prima di tutto ha
detto: osserva i dieci comandamenti.
Poi ha
aggiunto: ama il Signore Dio tuo, con tutto il cuore, con tutte
le forze, con tutta l’anima, e il prossimo tuo come te stesso.
Perché il Signore ha messo come condizione assoluta, per avere la vita eterna, cioè il paradiso, bisogna osservare i comandamenti e
amare Dio e il prossimo? I dieci comandamenti e il comandamento di amare Dio sopra ogni cosa e il
prossimo come se stessi, sono il compendio di tutta la sacra scrittura. Gesù in altra occasione della sua
evangelizzazione, e a un altro dottore della legge che fece la stessa domanda: cosa debbo fare per
ereditare la vita eterna, diede la stessa risposta e aggiunse: Da questi comandamenti dipende tutta la legge e i profeti!
Non si può avere la vita eterna, cioè il paradiso, se non si passa
attraverso l’osservanza, quanto più perfetta e assidua possibile, di questi comandamenti!
Non facciamo come il dottore della legge, che per giustificarsi, chiede: chi è il mio prossimo? Gesù darebbe a
tutti coloro che fanno questa domanda, la stessa risposta che diede al dottore
della legge. Racconterebbe a tutti la parabole di buon samaritano e farebbe
questa domanda: Dei tre chi è il
prossimo di colui incappato nei briganti e lasciato quasi morto sulla strada? Giustamente
rispondiamo anche noi: Chi ha avuto compassione di lui. Gesù di rimando: Vai e fai anche tu lo stesso. Qui
incomincia il difficile, perché crediamo di venire in aiuto solo a coloro che
conosciamo, Gesù ha voluto dire che il credente in Lui, deve avere compassione
di tutti, di chi conosce e di chi non conosce, del vicino e del lontano,
dell’amico e del nemico, del paesano e dello straniero perché tutti figli di
Dio e fratelli tra noi in Gesù Cristo.
Preghiera dei fedeli
Cristo non ci chiede di vivere la
sua parola da spettatori esterni. La fedeltà alla propria missione gli è
costata la vita. Anche noi, per essere Cristiani, dobbiamo dare noi stessi.
Preghiamo insieme e diciamo:
Signore, fa’ che la tua parola s’incarni in noi.
1. Perché non rimandiamo mai nessun
atto d’amore ad un ipotetico domani. Preghiamo.
2. Perché la nostra fedeltà alla
giustizia sia all’altezza di quella che chiediamo agli altri. Preghiamo.
3. Perché impariamo a considerare la
sequela di Gesù una scelta che realizza la nostra vita. Preghiamo.
4. Perché ci ricordiamo sempre che
molti degli atti più grandi nell’amore sono stati compiuti dai piccoli e dagli
ultimi. Preghiamo.
O Padre, la tua forza supera di gran
lunga la nostra. Aiutaci a fare il bene anche quando le nostre possibilità
vacillano. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen
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