venerdì 8 luglio 2011

Venerdì della XIV settimana T.O.

Dal libro della Genesi
In quei giorni, Israele levò le tende con quanto possedeva e arrivò a Bersabea, dove offrì sacrifici al Dio di suo padre Isacco.
Dio disse a Israele in una visione nella notte: «Giacobbe, Giacobbe!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Io sono Dio, il Dio di tuo padre. Non temere di scendere in Egitto, perché laggiù io farò di te una grande nazione. Io scenderò con te in Egitto e io certo ti farò tornare. Giuseppe ti chiuderà gli occhi con le sue mani».
Giacobbe partì da Bersabea e i figli d'Israele fecero salire il loro padre Giacobbe, i loro bambini e le loro donne sui carri che il faraone aveva mandato per trasportarlo. Presero il loro bestiame e tutti i beni che avevano acquistato nella terra di Canaan e vennero in Egitto, Giacobbe e con lui tutti i suoi discendenti. Egli condusse con sé in Egitto i suoi figli e i nipoti, le sue figlie e le nipoti, tutti i suoi discendenti.
Egli aveva mandato Giuda davanti a sé da Giuseppe, perché questi desse istruzioni in Gosen prima del suo arrivo. Arrivarono quindi alla terra di Gosen. Allora Giuseppe fece attaccare il suo carro e salì incontro a Israele, suo padre, in Gosen. Appena se lo vide davanti, gli si gettò al collo e pianse a lungo, stretto al suo collo. Israele disse a Giuseppe: «Posso anche morire, questa volta, dopo aver visto la tua faccia, perché sei ancora vivo».
Parola di Dio.

Salmo responsoriale (Dal Salmo 36)

La salvezza dei giusti viene dal Signore

Confida nel Signore e fa' il bene:
abiterai la terra e vi pascolerai con sicurezza.
Cerca la gioia nel Signore:
esaudirà i desideri del tuo cuore.

Il Signore conosce i giorni degli uomini integri:
la loro eredità durerà per sempre.
Non si vergogneranno nel tempo della sventura
e nei giorni di carestia saranno saziati.

Sta' lontano dal male e fa' il bene
e avrai sempre una casa.
Perché il Signore ama il diritto
e non abbandona i suoi fedeli.

La salvezza dei giusti viene dal Signore:
nel tempo dell'angoscia è loro fortezza.
Il Signore li aiuta e li libera,
li libera dai malvagi e li salva,
perché in lui si sono rifugiati.

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell'ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.
Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un'altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d'Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo».
Parola del Signore.
 RIFLESSIONI
Gesù invia i discepoli ovunque, in ogni città o borgata e li esorta a "salutare" tutti coloro che incontrano. E' il "saluto della pace", un saluto di cui il mondo oggi ha particolarmente bisogno. I lupi di cui parla il Vangelo sono numerosi e sparsi ovunque; i discepoli di Gesù sono mandati in questo mondo come agnelli, ossia come uomini e donne deboli, pacifici e pacificatori. A loro è chiesto, oggi ancor più di prima, di seminare la pace, di porre gesti di pace, di difendere la pace, di sostenere gli operatori di pace. Questo non avviene senza contrasti e opposizioni.
Sembra che gli apostoli siano mandati allo sbaraglio, carichi delle loro debolezze e letteralmente immersi nelle fauci dei potenti della terra. A tutto questo Gesù contrappone due virtù; la semplicità e la prudenza.
La prudenza li renderà capaci di guardarsi dagli inganni degli uomini, particolarmente da coloro che si presenteranno in veste di agnelli, ma dentro sono lupi rapaci. La semplicità della colomba servirà invece ad alimentare la fiducia totale in Dio e la certezza dell'assistenza dello Spirito Santo.
Dinanzi agli errori e alla trame degli uomini la forza dei missionari della chiesa sarà la luce divina che consentirà loro di affrontare tribolazioni di ogni genere e confutare ogni errore. La virtù indispensabile e più urgente per tutti i seguaci di Cristo è però la perseveranza: «Ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato». E tutto ciò nell'attesa della nuova venuta di Cristo, nell'avvento del suo Regno, nel trionfo del suo vangelo.
Questa è la storia vera della Chiesa, la sta vivendo da due millenni: non sono mancate persecuzioni e violenze di ogni genere, tutte perpetrate sullo stile di quelle tramate contro Cristo stesso, ma dopo ogni persecuzione, dopo ogni violenza la chiesa ne è uscita sempre più bella, sempre più forte, sempre più santa, sempre più feconda. Il sangue dei martiri l'ha irrobustita e l'appartenenza a Cristo e la santità è rifulsa di nuovo splendore. Capita ancora ai nostri giorni, per cui non dovremmo scandalizzarci se vediamo tra noi e fuori di noi divisioni e lotte, anzi dovremmo trarne motivo per accrescere la nostra fiducia e rinsaldare la nostra fedeltà al Signore.
Gesù non risparmia ai suoi la descrizione dei tempi difficili che si prospettano, quelli in cui, non sopportando la forza e lo splendore del vangelo, molti scateneranno persecuzioni contro i seguaci di Gesù. Eppure, anche allora, e in qualsiasi momento della vita, il credente può ricorrere a una segreta fonte di energia e di pace; può venir confermato nella propria fede e trovare le parole vere da dire al momento giusto a chi fa guerra al suo credere. Si tratta di un segreto che è a portata di mano anche per noi: ricorrere allo Spirito Santo che vive nel nostro cuore sempre. Si tratta dunque di vivere sotto la guida dello Spirito Santo, facendo le scelte suggerite da Lui. Se lo contattiamo interiormente, se restiamo docili alla sua azione, diventiamo capaci di azioni e parole giuste al momento giusto: azioni e parole da cristiani convinti, gioiosi e veri fino in fondo.
Quindi, in ogni nostro agire, affidiamoci allo Spirito Santo, rinnovando la nostra fede-fiducia in Lui, mostrandoGli docilità di ascolto e obbediente prontezza a fare e dire tutto e solo quello che da Lui ci viene suggerito attraverso la Parola di Dio o le sue segrete ispirazioni interiori.

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