martedì 18 ottobre 2011

Martedì della XXIX settimana T.O. - San Luca Evangelista

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo
Figlio mio, Dema mi ha abbandonato, avendo preferito le cose di questo mondo, ed è partito per Tessalònica; Crescente è andato in Galazia, Tito in Dalmazia.
Solo Luca è con me.
Prendi con te Marco e portalo, perché mi sarà utile per il ministero. Ho inviato Tìchico a Èfeso. Venendo, portami il mantello, che ho lasciato a Tròade in casa di Carpo, e i libri, soprattutto le pergamene.
Alessandro, il fabbro, mi ha procurato molti danni: il Signore gli renderà secondo le sue opere. Anche tu guàrdati da lui, perché si è accanito contro la nostra predicazione.
Nella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato. Nei loro confronti, non se ne tenga conto. Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare a compimento l'annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero.
Parola di Dio.

Salmo responsoriale (Sal 144)

I tuoi santi, Signore, dicono la gloria del tuo regno.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: "Pace a questa casa!". Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all'altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: "È vicino a voi il regno di Dio"».
Parola del Signore.
RIFLESSIONI

Profitto della festa di San Luca che la chiesa oggi ci offre di celebrare per fare delle considerazioni importanti sul suo vangelo. San Luca è l'evangelista della fiducia, della pace, della gioia; è l'evangelista dello Spirito Santo. E’ l'evangelista della Madonna, infatti solo lui ci ha tramandato l'Annunciazione della beata Vergine Maria, la visita di Maria alla cugina Elisabetta, il racconto del Natale di Gesù, della presentazione di Gesù al tempio.
Avvenimenti questi non riportati dagli altri evangelisti. Si può chiamare anche l'evangelista che rivela il cuore amorevole e misericordioso di Gesù, è lui che rivela meglio la sua misericordia con la parabola del figlio prodigo, della dramma perduta e ritrovata. Insomma il vangelo di Luca è ricchissimo di insegnamenti di ogni tipo e genere. E’ necessario leggere attentamente il vangelo di Luca per scoprire la ricchezza degli insegnamenti che contiene.
Il brano del vangelo riportato oggi per la sua festa, può essere definito: Il racconto della sua chiamata. Chiamato dal Signore, risponde alla chiamata ed entra a far parte dei settantadue discepoli. Viene mandato da Gesù per luoghi e città dove Egli deve andare a portare l’annuncio di salvezza.
Chiunque è stato chiamato, chiunque sarà chiamato fino alla fine dei tempi, viene chiamato sempre dopo la preghiera-esortazione di Gesù: “La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il Signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!”.
Per non deludere nessuno dei chiamati, Gesù li mette in guardia con queste parole: “Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali.”. Con queste parole, Gesù vuole dire a chi “manda” a preparare la via alla sua evangelizzazione, a cosa va incontro, quali difficoltà incontra e che deve fare affidamento solo su di Lui e sulla forza dello Spirito Santo.
Il messaggio dell’inviato è racchiuso nel saluto che deve essere dato: PACE A QUESTA CASA! Questo saluto apre il cuore di chi ascolta, alla pace, all’accettazione del messaggero, quindi si prepara ad accogliere l’annuncio di salvezza.

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