lunedì 6 giugno 2011

Lunedì della VII settimana di Pasqua

Dagli Atti degli Apostoli
Mentre Apollo era a Corìnto, Paolo, attraversate le regioni dell’altopiano, scese a Èfeso.
Qui trovò alcuni discepoli e disse loro: «Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?». Gli risposero: «Non abbiamo nemmeno sentito dire che esista uno Spirito Santo». Ed egli disse: «Quale battesimo avete ricevuto?». «Il battesimo di Giovanni», risposero. Disse allora Paolo: «Giovanni battezzò con un battesimo di conversione, dicendo al popolo di credere in colui che sarebbe venuto dopo di lui, cioè in Gesù». Udito questo, si fecero battezzare nel nome del Signore Gesù e, non appena Paolo ebbe imposto loro le mani, discese su di loro lo Spirito Santo e si misero a parlare in lingue e a profetare. Erano in tutto circa dodici uomini. Entrato poi nella sinagoga, vi poté parlare liberamente per tre mesi, discutendo e cercando di persuadere gli ascoltatori di ciò che riguarda il regno di Dio.
Parola di Dio

Salmo responsoriale

Regni della terra, cantate a Dio.
Oppure:
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome.

Sorga Dio e siano dispersi i suoi nemici
e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.
Come si dissolve il fumo, tu li dissolvi;
come si scioglie la cera di fronte al fuoco,
periscono i malvagi davanti a Dio.

I giusti invece si rallegrano,
esultano davanti a Dio
e cantano di gioia.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome:
Signore è il suo nome.

Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
A chi è solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, dissero i discepoli a Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio». Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».
Parola del Signore 
RIFLESSIONI
Gesù non vuole che i suoi discepoli, e quindi anche noi, viviamo di falsa sicurezza, non vuole che pensiamo che nel momento della prova, della suprema testimonianza da rendere al Vangelo e alla volontà di Dio, vi sia qualcuno che ci possa sostenere. Egli ci da questo avvertimento affinché non ci sentiamo abbandonati, soli: il senso di abbandono e quello di solitudine si possono abbattere su chiunque quando viene a mancare qualcuno che rappresentava la colonna portante di tutto il nostro operare. Quindi non deve mai abitare nel nostro cuore questa falsa sicurezza mai perché sarebbe la nostra morte spirituale.
La nostra solitudine umana deve essere sempre messa in conto. Il nostro cuore e il nostro spirito si devono preparare a questa evenienza. Gesù ci insegna come camminare verso la nostra morte, sapendo che potremmo essere abbandonati a noi stessi, lasciati interamente soli nel momento della prova.
Ecco il grande segreto della non solitudine di Cristo Gesù: Egli non è solo perché è nel cuore del Padre ed il Padre è nel suo cuore. Cristo Gesù affronta la passione e la morte con un solo principio operativo: amare il Padre fino alla consumazione di sé.
Anche il discepolo di Gesù non sarà mai solo se è nel cuore di Cristo e diviene con Lui una sola carità, un solo amore, un solo sacrificio, un solo dono al Padre per la redenzione dei cuori.
E’ necessario entrare nella convinzione di fede che Gesù ha vinto le forze del male anche in noi, e che niente potrà veramente danneggiarci se rimaniamo uniti a Lui che è una cosa sola col Padre, nella forza dello Spirito Santo.
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Si è nel pieno clima della solennità della Pentecoste. Gesù ascendendo alla destra del Padre realizza la promessa che fece agli Apostoli e ai discepoli: “… se non vado non posso mandare a voi lo Spirito Consolatore, lo Spirito di Verità, che vi guida alla verità e alla verità tutta intera”.
Con la realizzazione della promessa, nasce la chiesa corpo mistico di Cristo. Tutti i battezzati e tutti i credenti in Cristo Gesù, formano questo corpo mistico, in forza dello Spirito Santo ricevuto nel battesimo.
Quali battezzati e credenti in Cristo, dobbiamo preparare la nostra anima a ricevere il dono dello Spirito Santo, Spirito Consolatore, Spirito della verità, per portare a tutti i popoli l’annuncio del Vangelo.
Come si può portare questo annuncio se non si ha la forza e il coraggio di parlare? Chi avrebbe il coraggio di annunciare “un uomo potente in parole ed opere” che è finito sulla croce, la condanna più ignominiosa? Chi crederebbe a una cosa simile? È necessario allora questa forza dall’alto. Lo Spirito Consolatore che manda Gesù ai suoi discepoli.
È lo Spirito Santo che infiamma i cuori e dà quella forza vitale per annunciare che Cristo è il Signore.
Molte volte sembra di essere soli, abbandonati a noi stessi. Se abbiamo posta la fiducia negli uomini, capita certamente di trovarsi soli davanti alle difficoltà e alle prove della vita, è per natura che davanti al pericolo l’uomo scappa e lascia solo anche l'amico più caro.
 Se crediamo a quello che Gesù ha promesso, nessuno deve sentirsi soli. Gesù ha detto non vi lascerò orfani, sarò con voi fino alla fine dei tempi. Ed è così, Gesù non ci ha lasciati soli, è con noi, è in noi mediante lo Spirito Santo che dà in dono ai credenti in Lui!
Come Lui è unito al Padre e il Padre è unito a Lui, per questo Gesù non sarà mai solo, così è per tutti quelli che si mantengono uniti a Lui: non saranno mai soli.

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