martedì 3 maggio 2011

Martedì della II settimana di Pasqua

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Vi proclamo, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l’ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano!
A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.
In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me.
Parola di Dio

Salmo responsoriale

Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.

I cieli narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.

Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù a Tommaso: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò».
Parola del Signore
RIFLESSIONI

La parola di oggi richiede al cristiano un profondo atto di fede perchè si realizzi nella vita di tutti. La fede è necessaria per credere in tutto quello che Gesù  ha rivelato e la chiesa ci propone a credere.
Questa virtù è posseduta nella pienezza, dalla Vergine Maria. Chiediamo a Lei di farci questo dono: l'accresca nel nostro cuore, se l'abbiamo, e di intercedere presso il suo Figlio Gesù e farcela avere, se non l'abbiamo.
E' mediante il dono della fede, ricevuto nel giorno del battesimo e alimentato con i sacramenti, che crediamo nel vangelo che ci viene continuamente predicato dalla chiesa di Gesù Cristo. Se crediamo a un altro vangelo che non è quello predicato dalla chiesa di Gesù Cristo, la nostra fede è vana e non si può possedere ciò che non esiste.
La fede è necessaria per credere in ciò che non si vede. Senza questo dono, come si potrebbe accettare quello che Gesù dice nel vangelo di oggi? Gesù  dichiara di essere la via, la verità e la vita e aggiunge: Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me
Con queste parole Gesù vuole far capire a tutti che Lui solo è la via per andare al Padre. Alla domanda dell'Apostolo Filippo  «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gesù risponde: Chi ha visto me, ha visto il Padre.
Con tutte queste straordinarie rivelazioni di Gesù se non ci fosse una viva fede sarebbe impossibile accettarle.
La virtù della fede è indispensabile per il cristiano che vuole salvare la propria anima. Sembra di trovarci in un vicolo cieco e camminiamo a tentoni, la fede illumina i nostri passi e ci porta alla vita eterna.
Finchè siamo su questa terra camminiamo nella fede, al termine del nostro cammino non avremo bisogno più della fede perché contempleremo Dio Trinità faccia a faccia.

  

Nessun commento:

Posta un commento