martedì 31 maggio 2011

Martedì della VI settimana di Pasqua

Dal libro del profeta Sofonia
Rallégrati, figlia di Sion, grida di gioia, Israele, esulta e acclama con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme! Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico. Re d'Israele è il Signore in mezzo a te, tu non temerai più alcuna sventura.
In quel giorno si dirà a Gerusalemme: «Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente. Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia».
Parola di Dio.

Salmo responsoriale

Grande in mezzo a te è il Santo d'Israele.

Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.

Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime.

Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d'Israele.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Parola del Signore.
RIFLESSIONI
La festa “la visitazione della Beata Vergine Maria” messa a chiusura del mese di Maggio, mese della grande devozione alla Mamma del Cielo, sembra una festa di augurio sia per quelli che hanno celebrato il mese di Maggio in onore della Madonna, sia per quelli che non l’hanno fatto.
Per tutto il mese si è andati a visitare la Madonna, ora è la Madonna che va a visitare i suoi devoti per ricambiare la gratitudine e l’amore che i devoti hanno avuto verso di Lei e dire a tutti che come Madre porta tutti nel suo cuore e prega perché tutti siano salvi.
Tutti dovrebbero invocare e chiedere alla Madonna di venire a visitare ogni giorno tutta l’umanità, in particolare i suoi devoti e portare a tutti il suo Figlio Gesù!
Infiammi il cuore di tutti questo desiderio e si preghi sempre perché la Vergine Maria venga ogni giorno a visitare l’umanità, porti il suo Figlio Gesù che libera tutti dalla schiavitù del peccato e si realizzi la parola del profeta Sofonia proclamata nella prima lettura:
 «Non temere, Sion, non   lasciarti cadere le braccia! Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente. Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia».
La festa di oggi ci presenta anche la Madonna come vero modello di evangelizzazione e di missione. La Vergine insegna a tutti  come si opera la salvezza e la liberazione dalla schiavitù del peccato: “obbedienza prontissima, immediata, senza ritardi e perdite inutili di tempo”. Detta obbedienza colma l’anima di Spirito Santo  e nello Spirito Santo si può andare agli altri e portare il “lieto annuncio di salvezza”.
Le meraviglie che opera lo Spirito Santo sono espresse nella pagina del vangelo di Luca, un cantico di esaltazione da parte di Dio verso un cuore umile. Solo un cuore umile può avvertire le necessità del tempo presente e si rivolge alla Vergine Madre di Gesù e dell’umanità e la invita a venire a visitarla e liberarla dalla schiavitù del male.
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Abbiamo visto nelle riflessioni di ieri che, in questa attesa di Pentecoste, la nostra forza per testimoniare la fede in Gesù risorto è lo Spirito Santo ed è a lui che dobbiamo rivolgerci per conquistare quell’atteggiamento di profonda fede-fiducia-abbandono necessario per mettere in atto quello che la Parola ogni giorno ci dice.
Ed è proprio lo Spirito Santo che opera nei due personaggi principali del Vangelo odierno: Maria ed Elisabetta, le quali vivono il mistero della Visitazione, che non è altro che il mistero della comunicazione di due donne diverse per età e ambiente, ma simili nella rispettosa vicendevole accoglienza. Due donne, ciascuna delle quali porta un segreto difficile a comunicare, il segreto più intimo e più profondo che una donna possa sperimentare sul piano della vita fisica: l'attesa di un figlio. Elisabetta fatica a dirlo a causa dell'età, della novità, della stranezza. Maria fatica perché non può spiegare a nessuno le parole dell'angelo. 
Ed è proprio qui che interviene lo Spirito Santo e rende tutto facile, anzi la comprensione avviene in maniera automatica: il saluto di Maria provoca l'esultanza di Giovanni Battista, che sobbalza nell’udire la sua voce ed Elisabetta comprende tutto perché si sente capita nell’udire il saluto di Maria e, a sua volta, fa sentire Maria compresa, amata, esaltata.
Il cantico di lode di Elisabetta finisce con le parole che esaltano Maria: «Beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore». Maria è diventata la madre di Gesù perché ha obbedito alla parola di Dio. E quando una donna del popolo, rivolgendosi a Gesù, la proclamerà beata: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!», Gesù preciserà e completerà l'espressione di lode, dicendo: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

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