mercoledì 7 settembre 2011

Mercoledì della XXIII settimana T.O.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi
Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.
Fate morire dunque ciò che appartiene alla terra: impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è idolatria; a motivo di queste cose l'ira di Dio viene su coloro che gli disobbediscono. Anche voi un tempo eravate così, quando vivevate in questi vizi. Ora invece gettate via anche voi tutte queste cose: ira, animosità, cattiveria, insulti e discorsi osceni, che escono dalla vostra bocca.
Non dite menzogne gli uni agli altri: vi siete svestiti dell'uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato. Qui non vi è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 144)

Buono è il Signore verso tutti.

Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode;
senza fine è la sua grandezza.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete, perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».
Parola del Signore.
RIFLESSIONI
La parola del Signore oggi comincia: Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù. Col battesimo tutti siamo risorti con Cristo, per cui tutti dobbiamo cercare le cose di lassù. Dov’è questo “LASSU’” e quali sono le “COSE DI LASSU’”.
“LASSU’” è il paradiso, il regno di Dio, il cielo. In questo luogo non ci possono essere cose materiali e malvagie come impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è idolatria, invidia, gelosia, rivalsa. Tutte queste cose non sono gradite a Dio, anzi lo offendono grandemente e non fanno parte del suo regno.
Le “COSE DI LASSU’” sono: amore, pace, gioia, misericordia, perdono, purezza di sentimenti e di atti. Queste sono le cose da praticare e vivere, per non incorrere nell’ira di Dio ed essere esclusi dal suo regno.
Siamo stati soggetti a ciò che è male a causa del peccato, ora conoscendo sempre più il Signore, ascoltando la sua parola ogni giorno, meditandola e mettendola in pratica, non ci sia più in noi alcuna occasione di male.
Il vangelo propone le “beatitudini” e i “guai”, siamo liberi di scegliere. Se vogliamo essere felici dopo questa vita terrena, dobbiamo scegliere i “guai”, e dopo ci sarà la giusta ricompensa. Al contrario, se vogliamo stare bene su questa terra e non pensare all’eternità, possiamo scegliere “beati”.
Ricordiamo che le cose di questo mondo passano, non sono eterne, per cui godere di ogni bene materiale durante i giorni terreni, non giova per la vita eterna. Dobbiamo lasciare tutto dopo questi giorni! Quello che ci resta è solo quello che riusciremo ad accumulare se veramente accetteremo “i guai”.
Per chi potrebbe pensare di aver detto una eresia, mi spiego. Il primo “guai” riportato da Luca nel vangelo dice: Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Se durante le mia vita terrena cerco di accumulare ricchezze di ogni tipo, denaro, proprietà, orgoglio, superbia, avarizia, arroganza, autoritarismo, insensibilità alle necessità degli altri e così di seguito. Quando sarò davanti a Gesù per essere giudicato del mio operato, mi sentirò dire: Via da me maledetto, nel fuoco eterno, perché avevo fame e non mi hai dato da mangiare, avevo sete e non mi hai dato da bere … e così di seguito per le opere di misericordia corporale e spirituale, allora incominciano i “guai”.
Essere invece nelle prove, nell’indigenza, nella miseria, nella sofferenza e in ogni altra prova, e tutto accettato per amore del Signore e si è condiviso con gli altri il poco che si aveva, sentiremo: vieni benedetto dal Padre mio a possedere il regno che ti è stato preparato fin dalla creazione del mondo, perché avevo fame e mi hai dato da mangiare … e qui incominceranno i “beati”.
Siamo liberi della scelta! Nessuno è obbligato a fare quello che non vuole. Dopo questa vita, inferno o paradiso?

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