sabato 24 settembre 2011

Sabato della XXV settimana T.O.

Dal libro del profeta Zaccaria
Alzai gli occhi, ed ecco un uomo con una fune in mano per misurare. Gli domandai: «Dove vai?». Ed egli: «Vado a misurare Gerusalemme per vedere qual è la sua larghezza e qual è la sua lunghezza».
Allora l'angelo che parlava con me uscì e incontrò un altro angelo, che gli disse: «Corri, va' a parlare a quel giovane e digli: "Gerusalemme sarà priva di mura, per la moltitudine di uomini e di animali che dovrà accogliere. Io stesso - oracolo del Signore - le farò da muro di fuoco all'intorno e sarò una gloria in mezzo ad essa".
Rallégrati, esulta, figlia di Sion, perché, ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te. Oracolo del Signore. Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore e diverranno suo popolo, ed egli dimorerà in mezzo a te».
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Ger 31,10-12.13)

Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge.

Ascoltate, genti, la parola del Signore,
annunciatela alle isole più lontane e dite:
«Chi ha disperso Israele lo raduna
e lo custodisce come un pastore il suo gregge».

Perché il Signore ha riscattato Giacobbe,
lo ha liberato dalle mani di uno più forte di lui.
Verranno e canteranno inni sull'altura di Sion,
andranno insieme verso i beni del Signore.

La vergine allora gioirà danzando
e insieme i giovani e i vecchi.
«Cambierò il loro lutto in gioia,
li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni».

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell'uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini».
Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.
Parola del Signore.
RIFLESSIONI

In questo cammino con la parola del Signore riportata dall’evangelista Luca, ci inoltriamo sempre più nel momento clou della missione di Gesù su questo mondo: la sua passione e morte. La passione e morte di Gesù è il clou, perché mediante la sua passione e morte è venuta la salvezza dell’umanità. Gerusalemme, la città santa da parte di tutti, per Gesù diventa la città della sua passione e morte. Gesù va a Gerusalemme liberamente pur sapendo cosa riservava questa sua andata nella città santa.
L’annuncio di tutto quello che gli sarebbe capitato, andando a Gerusalemme, Gesù l’aveva detto già nel brano del vangelo di ieri, quando disse: «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Oggi completa l’annuncio dicendo: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini».
Gli “anziani”, “i capi dei sacerdoti”, “gli scribi” credevano e temevano che stesse per detronizzarli, per questo decisero di accusarlo e farlo condannare a morte.
Gli Apostoli visto che Gesù ha ribadito l’annuncio di ieri, che doveva soffrire molto, essere condannato ed essere ucciso, per mani degli uomini, non posero nessuna domanda perché avevano paura di interrogarlo sull’argomento della sua morte.
Gesù, davanti alla perplessità degli Apostoli, ribadisce che il regno che è venuto a portare non è “regno di questo mondo”, ma regno di pace, di amore, di gioia, di giustizia, di verità. Questo regno portato da Gesù si conquista mediante le prove, le persecuzioni, la sofferenza, tutto accettato con amore per il Signore.
Accettando tutto per amore verso il Padre, Gesù ha voluto indicarci la via perché come ha fatto Lui dobbiamo fare anche noi. Imitando Gesù nelle prove, nella sofferenza, saremo dove è Lui.

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