venerdì 23 settembre 2011

Venerdì della XXV settimana T.O. - S. Pio da Pietrelcina

Dal libro del profeta Aggeo
L'anno secondo del re Dario, il ventuno del settimo mese, per mezzo del profeta Aggèo fu rivolta questa parola del Signore:
«Su, parla a Zorobabele, figlio di Sealtièl, governatore della Giudea, a Giosuè, figlio di Iosadàk, sommo sacerdote, e a tutto il resto del popolo, e chiedi: Chi rimane ancora tra voi che abbia visto questa casa nel suo primitivo splendore? Ma ora in quali condizioni voi la vedete? In confronto a quella, non è forse ridotta a un nulla ai vostri occhi?
Ora, coraggio, Zorobabele - oracolo del Signore -, coraggio, Giosuè, figlio di Iosadàk, sommo sacerdote; coraggio, popolo tutto del paese - oracolo del Signore - e al lavoro, perché io sono con voi - oracolo del Signore degli eserciti -, secondo la parola dell'alleanza che ho stipulato con voi quando siete usciti dall'Egitto; il mio spirito sarà con voi, non temete.
Dice infatti il Signore degli eserciti: Ancora un po' di tempo e io scuoterò il cielo e la terra, il mare e la terraferma. Scuoterò tutte le genti e affluiranno le ricchezze di tutte le genti e io riempirò questa casa della mia gloria, dice il Signore degli eserciti. L'argento è mio e mio è l'oro, oracolo del Signore degli eserciti. La gloria futura di questa casa sarà più grande di quella di una volta, dice il Signore degli eserciti; in questo luogo porrò la pace». Oracolo del Signore degli eserciti.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 42)

Spera in Dio, salvezza del mio volto e mio Dio.

Fammi giustizia, o Dio,
difendi la mia causa contro gente spietata;
liberami dall'uomo perfido e perverso.

Tu sei il Dio della mia difesa:
perché mi respingi?
Perché triste me ne vado,
oppresso dal nemico?

Manda la tua luce e la tua verità:
siano esse a guidarmi,
mi conducano alla tua santa montagna,
alla tua dimora.

Verrò all'altare di Dio,
a Dio, mia gioiosa esultanza.
A te canterò sulla cetra,
Dio, Dio mio.

+ Dal Vangelo secondo Luca
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell'uomo - disse - deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Parola del Signore.
RIFLESSIONI

Ogni volta che Gesù deve rivelare agli Apostoli cose nuove della sua missione, si ritira sempre da solo a pregare. La preghiera di Gesù non è un semplice colloquio con il Padre, ma è un profondo colloquio per ricevere dal Padre quello che deve dire e come dirlo agli Apostoli. Gesù poteva fare tutto senza pregare il Padre. L’ha voluto e l’ha fatto sempre per essere unito al Padre in ogni cosa, per mantenere e rinsaldare la comunione col Padre e insegnare a tutti a fare la stessa cosa.
In questa circostanza Gesù deve incominciare a preparare gli Apostoli ad accogliere la verità più importante della sua missione: «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Gli Apostoli che credevano che il Signore avesse portato a termine la sua missione in modo completamente diverso, sentendo dire dalla sua bocca tutto quello che avrebbe sofferto e patito, avrebbe inferto al cuore di tutti un colpo molto grave e pericoloso.
Grave, per l’enorme dolore che avrebbe causato la notizia.
Pericoloso, perché non avrebbero mai immaginato che Gesù avrebbe portato a termine la sua missione mediante la morte, ma con una azione di forza, di lotta, di guerra e simili.
Con la preghiera fatta al Padre, Gesù ha ottenuto da parte degli Apostoli a non ribellarsi e a perseverare nel seguirlo fino in fondo.
Nella nostra vita avviene la stessa cosa, quando in ogni decisione da prendere, cerchiamo il Signore attraverso la preghiera. Nella preghiera dobbiamo chiedere di farci comprendere se la cosa va fatta e come deve essere fatta. Il Signore aiuta chi si abbandona in Lui per ogni cosa. Il Signore non delude mai.

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