venerdì 9 settembre 2011

Venerdì della XXIII settimana T.O.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timoteo
Paolo, apostolo di Cristo Gesù per comando di Dio nostro salvatore e di Cristo Gesù nostra speranza, a Timòteo, vero figlio mio nella fede: grazia, misericordia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù Signore nostro.
Rendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo per ignoranza, lontano dalla fede, e così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 15)

Tu sei, Signore, mia parte di eredità.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu,
solo in te è il mio bene».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: "Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio", mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello».
Parola del Signore.
RIFLESSIONI
Grande umiltà di san Paolo in questo breve passo della lettera a Timoteo! Non si vergogna di rendere grazie a Dio che lo ha chiamato nel numero degli Apostoli nonostante che sia stato prima un grande peccatore, un grande bestemmiatore, un instancabile persecutore dei cristiani, e un violento terribile in ogni cosa.
Chi oggi ha un coraggio simile? Chi accetta pubblicamente i propri difetti? Tutti siamo pronti a giustificarci subito per ogni errore che si commette, anche il più piccolo. Mentre si è severi, anzi severissimi, nei confronti degli altri anche se commettono un piccolo errore. Siamo pronti a giudicare e a condannare anche se l’errore non è diretto alla nostra persona. Quando si tratta degli altri troviamo sempre da ridire su tutto.
La parola del Signore oggi dà una grandissima lezione di galateo, di buona educazione, di carità verso gli altri. Prego con tutto il cuore, prima per me, poi per tutti quelli che vogliono accogliere questa parola del Signore e vivere insieme come fratelli.
Prima di fare delle riflessioni, dirette e concrete, sulla parola del Signore è importante ricordare ancora una volta che la parola del Signore parla al proprio cuore. Questa parola dice a me, lo dice a te fratello o sorella, di guardare ai proprio difetti e non ai difetti degli altri.
Se nel mio occhio, organo della vista c’è una trave, un difetto grande, come posso riuscire a togliere la pagliuzza dall’occhio del fratello? Un piccolo difetto? Non posso essere di aiuto agli altri, se prima non correggo me stesso! Un cieco non può condurre un altro cieco, andrebbero a finire tutti e due in una buca, in un burrone e si rovinerebbero entrambi.
Per estirpare la trave, o le travi, dal proprio occhio è necessario avere sempre il cuore pieno di amore di Dio. Quando il cuore è pieno di questo amore, non c’è spazio per nessuna altra cosa e la vista del cuore è totalmente libera.
L’amore di cui parlo è l’amore con la A maiuscola: Amore. L’amore con la A maiuscola e l’amore di Dio. L’amore di Dio è lo Spirito Santo. Allora bisogna concludere: solo chi è pieno di Spirito Santo non ha nessuna trave nell’occhio e può riuscire a togliere la pagliuzza dall’occhio del fratello o della sorella.
Vieni Spirito Santo, riempi i cuori dei tuoi fedeli, accendi in essi il fuoco del tuo amore.    

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