domenica 26 maggio 2013

DOMENICA  SOLENNITA’  DELLA  SS.MA  TRINITA’

Dal libro dei Proverbi

Così parla la Sapienza di Dio:
«Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività,
prima di ogni sua opera, all’origine.
Dall’eternità sono stata formata,
fin dal principio, dagli inizi della terra.
Quando non esistevano gli abissi, io fui generata,
quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d’acqua;
prima che fossero fissate le basi dei monti,
prima delle colline, io fui generata,
quando ancora non aveva fatto la terra e i campi
né le prime zolle del mondo.
Quando egli fissava i cieli, io ero là;
quando tracciava un cerchio sull’abisso,
quando condensava le nubi in alto,
quando fissava le sorgenti dell’abisso,
quando stabiliva al mare i suoi limiti,
così che le acque non ne oltrepassassero i confini,
quando disponeva le fondamenta della terra,
io ero con lui come artefice
ed ero la sua delizia ogni giorno:
giocavo davanti a lui in ogni istante,
giocavo sul globo terrestre,
ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo».

Parola di Dio

Salmo responsoriale

O Signore, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,
che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell’uomo, perché te ne curi?

Davvero l’hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.
Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi.

Tutte le greggi e gli armenti
e anche le bestie della campagna,
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
ogni essere che percorre le vie dei mari.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, giustificati per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio.
E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza.
La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.

Parola di Dio

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Parola del Signore

RIFLESSIONI SULLA PAROLA DEL GIORNO

Oggi ricordiamo e dobbiamo vivere con il cuore, con tutta la fede di cui siamo capaci, chiedere al Signore di accrescere la fede il primo mistero della nostra fede: UNITA’ E TRINITA’ DI DIO.
Questa verità che Dio è uno nella natura e tre nelle persone è chiamata MISTERO perché la mente umana non potrà mai comprendere. Solo quando, al termine dei nostri giorni terreni, la nostra anima si troverà davanti a Dio per essere giudicata circa tutto l’operato della sua vita. Vedrà questo Dio nello splendore della sua gloria che lo accoglie, per il bene compiuto in vita. In questo splendore di gloria, l’anima, vedrà le tre persone nella loro unità della stessa natura e la diversità delle tre persone.
Durante tutta , Gesù durante la sua vita terrena, ha parlato continuamente del Padre che è  nei cieli. Della sua unione con il Padre. Che Lui e il Padre sono una cosa sola. Ora nel breve racconto del vangelo di Giovanni proclama quest’altra grande verità: “Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà”.
Può sembrare che la conclusione che sto per dare, secondo il mio semplice modo di pensare, una conclusione stupida, di poco conto: chi vuole conoscere la bontà del mistero della santissima Trinità, viva nella verità, nell’amore, nell’ubbidienza a tutto quello che Gesù ha detto e compiuto durante la sua vita terrena, e vivrà il mistero nella felicità Dio che dona a tutti gli uomini di buona volontà.

E’ meraviglioso sentirsi dire, da Gesù, al termine della vita: Vieni benedetto dal Padre Mio … Amen

Nessun commento:

Posta un commento