venerdì 31 maggio 2013

VENERDI’ DELL ‘ VIII SETTIMANA TEMPO ORDINARIO
VISITAZIONE DELLA BEATA VERGINE MERIA A SANTA WELISABETTA

Dal libro del profeta Sofonia

Rallégrati, figlia di Sion,
grida di gioia, Israele,
esulta e acclama con tutto il cuore,
figlia di Gerusalemme!
Il Signore ha revocato la tua condanna,
ha disperso il tuo nemico.
Re d’Israele è il Signore in mezzo a te,
tu non temerai più alcuna sventura.
In quel giorno si dirà a Gerusalemme:
«Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!
Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te
è un salvatore potente.
Gioirà per te,
ti rinnoverà con il suo amore,
esulterà per te con grida di gioia».

Parola di Dio.


Oppure (Rm 12,9-16b: Condividete le necessità dei santi; siate premurosi nell’ospitalità):

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, la carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda.
Non siate pigri nel fare il bene; siate invece ferventi nello spirito; servite il Signore.
Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera. Condividete le necessità dei santi; siate premurosi nell’ospitalità.
Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non nutrite desideri di grandezza; volgetevi piuttosto a ciò che è umile.

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.

Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.

Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime.

Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Parola del Signore

RIFLESSIONI

Oggi celebriamo la festa della visita di Maria Santissima alla cugina Elisabetta. E’ una festa molto singolare e molto istruttiva spiritualmente per tutti.
E’ passato pochissimo tempo dall’annuncio dell’arcangelo Gabriele a Maria di essere stata prescelta da Dio ad essere la madre del suo Figlio Gesù e Maria si mette in viaggio, verso una zona montuosa, per andare a fare visita alla cugina Elisabetta, incinta di sei mesi.
La visita fatta da Maria, non era per portare alla cugina la grandissima predilezione avuta da Dio, ad averla scelta quale madre del suo Figlio, ma andare a portare aiuto ad Elisabetta avanti negli anni e già al sesto mese di gravidanza.
Non pensa alle difficoltà che avrebbe incontrato durante il viaggio. Stato di gravidanza, affrontare un viaggio e per giunta di montagna. La sua permanenza a casa della cugina a tempo indeterminato. Pensò solo a dare aiuto a chi ne aveva bisogno. Pensò solo a donare la sua persona alle necessità degli altri. Si abbandonò totalmente nelle mani del Signore come già faceva prima dell’annuncio dell’arcangelo. Se prima Maria dominava il suo io, ora, quale Madre di Dio, ha annullato definitivamente il suo io.
Ecco perché al saluto della cugina Elisabetta, quando Maria arrivò a casa della cugina, esplose nel cantico del Magnificat. Dio scelse Maria non per dei pregi straordinari che aveva, né perché era molto istruita e conosceva molto dello scibile umano, non perché parlava molte lingue, Maria non era tutto questo. Maria era “l’umile serva” e per questa umiltà Dio la prescelse. Non si fece vanto con nessuno durante il continuo della sua vita terrena. Continuò a vivere nell’umiltà più assoluta. Era, e lo divenne ancora di più, “la serva di tutti”.
L’uomo, noi, ci lasciamo sempre dominare da quell’io che non ci parta a Dio, ma ci allontana da Dio. Dio non accetta un cuore superbo e orgoglioso.
In questa festa della “visitazione di Maria Vergine”, lasciamoci visitare da Maria, anzi invochiamo Maria perché venga a visitarci e rendere il nostro cuore umile e gradito a Dio.



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