mercoledì 22 maggio 2013


MERCOLEDI’ DELLA VII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

 Dal libro del Siràcide

La sapienza esalta i suoi figli
e si prende cura di quanti la cercano.
Chi ama la sapienza ama la vita,
chi la cerca di buon mattino sarà ricolmo di gioia.
Chi la possiede erediterà la gloria;
dovunque vada, il Signore lo benedirà.
Chi la venera rende culto a Dio, che è il Santo,
e il Signore ama coloro che la amano.
Chi l’ascolta giudicherà le nazioni,
chi le presta attenzione vivrà tranquillo.
Chi confida in lei l’avrà in eredità,
i suoi discendenti ne conserveranno il possesso.
Dapprima lo condurrà per vie tortuose,
lo scruterà attentamente,
gli incuterà timore e paura,
lo tormenterà con la sua disciplina,
finché possa fidarsi di lui e lo abbia provato con i suoi decreti;
ma poi lo ricondurrà su una via diritta e lo allieterà,
gli manifesterà i propri segreti
e lo arricchirà di scienza e di retta conoscenza.
Se egli invece batte una falsa strada, lo lascerà andare
e lo consegnerà alla sua rovina.

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Grande pace per chi ama la tua legge.

Grande pace per chi ama la tua legge:
nel suo cammino non trova inciampo.
Osservo i tuoi precetti e i tuoi insegnamenti:
davanti a te sono tutte le mie vie.

Sgorghi dalle mie labbra la tua lode,
perché mi insegni i tuoi decreti.
La mia lingua canti la tua promessa,
perché tutti i tuoi comandi sono giustizia.

Desidero la tua salvezza, Signore,
e la tua legge è la mia delizia.
Che io possa vivere e darti lode:
mi aiutino i tuoi giudizi.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demoni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».
Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».

Parola del Signore

RIFLESSIONI SULLA PAROLA DEL GIORNO

 Il libro del Siracide è uno dei libri sapienziali della Bibbia. E’ buono che tutti lo leggano con un minimo di attenzione e cercare di imprimere nella mente e nel cuore i tanti consigli che contiene.
E’ il terzo giorno che la liturgia eucaristica ha proposto come prima lettura brani presi da questo libro. Sono moltissimi gli “insegnamenti” dati sotto forma di consigli, inviti, paragoni ed altro, che ha dato. Ieri ha insegnato come presentarsi a Dio nella preghiera: nella giustizia e in modo costante. Oggi fa un elogio alla Sapienza e lo fa con slancio da fare innamorare che legge il brano con un po’ di serenità di mente e di apertura del cuore.
Tutti possono chiedere la Sapienza e il Signore la dona a tutti coloro che la chiedono. Da questo si può dedurre che tutta l’umanità è il soggetto di tutti i doni di Dio. La sacra scrittura dice che: L’uomo è la gloria di Dio. Se dunque l’uomo è la gloria di Dio si deve convenire che tutti possono ricevere i doni di Dio. Le vie di Dio sono imperscrutabili, il Signore può tirare fuori da queste pietre figli di Abramo, disse Gesù ai Farisei che si proclamavano figli di Abramo.
Anche il più grande peccatore può compiere i miracoli, i prodigi più grandi al mondo, senza che nessuno può contestarlo. Questo significa che quando si è in grazia di Dio si può fare tutto il bene possibile. Per questo è necessario essere attenti e non giudicare nessuno. Solo Dio conosce il cuore dell’uomo fino nei più grandi segreti.
Il brevissimo brano del vangelo insegna proprio questo: non giudicare nessuno dalle apparenze del suo comportamento!

 

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