sabato 11 maggio 2013


SABATO  DELLA  VI  SETTIMANA  DI  PASQUA

 Dagli Atti degli Apostoli


Trascorso ad Antiòchia un po’ di tempo, Paolo partì: percorreva di seguito la regione della Galàzia e la Frìgia, confermando tutti i discepoli.
Arrivò a Efeso un Giudeo, di nome Apollo, nativo di Alessandria, uomo colto, esperto nelle Scritture. Questi era stato istruito nella via del Signore e, con animo ispirato, parlava e insegnava con accuratezza ciò che si riferiva a Gesù, sebbene conoscesse soltanto il battesimo di Giovanni.
Egli cominciò a parlare con franchezza nella sinagoga. Priscilla e Aquila lo ascoltarono, poi lo presero con sé e gli esposero con maggiore accuratezza la via di Dio.
Poiché egli desiderava passare in Acàia, i fratelli lo incoraggiarono e scrissero ai discepoli di fargli buona accoglienza. Giunto là, fu molto utile a quelli che, per opera della grazia, erano divenuti credenti. Confutava infatti vigorosamente i Giudei, dimostrando pubblicamente attraverso le Scritture che Gesù è il Cristo.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dio è re di tutta la terra.

Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.

Perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo.

I capi dei popoli si sono raccolti
come popolo del Dio di Abramo.
Sì, a Dio appartengono i poteri della terra:
egli è eccelso.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni


In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio.
Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».

Parola del Signore


 RIFLESSIONI SULLA PAROLA DEL GIORNO

 In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
Queste parole di Gesù, che aprono il brano del vangelo di oggi, possono portare su di una strada sbagliata, non per colpa delle parole e per il valore che esse contengono ma per la falsa interpretazione che può dare ad esse l’uomo.
L’uomo è sempre preso da desideri di possedere bene materiali, se non si lascia guidare dallo Spirito Santo. Questa è la prima richiesta che bisogna fare al Padre, nel nome di Gesù, di donare lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo fa comprendere all’uomo cosa deve chiedere al Padre celeste nel nome di Gesù.
A proposito di questo, Gesù stesso ha messo l’uomo sulla giusta strada, quando ha detto: “Prima chiedete il regno di Dio e la sua gloria, e tutto il resto vi viene dato in aggiunta”.
Cosa c’è nel regno di Dio e che bisogna chiedere? L’amore, la pace, la gioia vera, la bontà, la carità fraterna, la misericordia, e ogni altro bene. Tutte queste cose sono la gloria di Dio, queste cose bisogna chiedere e quando l’uomo nel proprio cuore possiede queste virtù, non desidera più niente. Si sente appagato dal possesso di queste virtù e i suoi desideri si allontanano sempre di più dal desiderio di possedere beni materiali.
Dio Padre è sempre pronto ad accontentare i suoi figli in ogni cosa perché ama i suoi, ama proprio come il più buon Padre.
Entriamo in questa verità meravigliosa, crediamo veramente che Dio ci ama e non ci nega niente di tutto quello che gli chiediamo, purché la richieste fatte non vertano su beni materiali.
La rivelazione dell’amore del Padre, Gesù la dà negli ultimi momenti della sua vita terrena, perché quando sarà il momento del suo ritorno al Padre, nessuno si rattrista, nessuno si senta solo, nessuno si scoraggia. La certezza dell’amore del Padre, rivelazione fatta prima della sua passione, deve servire a tutti gli Apostoli e discepoli a superare il dolore della separazione.
Questo discorso fatto da Gesù ai suoi discepoli e che oggi ha fatto a noi e a tutta l’umanità, deve portare tutti a credere in  tutto quello che Gesù ha rivelato circa la persona del Padre Celeste. Incominciamo ad amarci tra noi, per conseguenza ne verrà fuori anche l’amore verso il Padre. San Giovanni ha detto: Chi dice di amare Dio che non vede, e poi non ama il fratello che vede è un bugiardo.

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