mercoledì 8 maggio 2013


MERCOLEDI’  DELLA  VI  SETTIMANA  DI  PASQUA

 Dagli Atti degli Apostoli.

 In quei giorni, quelli che accompagnavano Paolo lo condussero fino ad Atene e ripartirono con l’ordine, per Sila e Timòteo, di raggiungerlo al più presto.
Paolo, in piedi in mezzo all’Areòpago, disse: «Ateniesi, vedo che, in tutto, siete molto religiosi. Passando infatti e osservando i vostri monumenti sacri, ho trovato anche un altare con l’iscrizione: “A un Dio ignoto”.
Ebbene, colui che, senza conoscerlo, voi adorate, io ve lo annuncio. Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene, che è Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d’uomo né dalle mani dell’uomo si lascia servire come se avesse bisogno di qualche cosa: è lui che dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa. Egli creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini, perché abitassero su tutta la faccia della terra. Per essi ha stabilito l’ordine dei tempi e i confini del loro spazio perché cerchino Dio, se mai, tastando qua e là come ciechi, arrivino a trovarlo, benché non sia lontano da ciascuno di noi. In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come hanno detto anche alcuni dei vostri poeti: “Perché di lui anche noi siamo stirpe”.
Poiché dunque siamo stirpe di Dio, non dobbiamo pensare che la divinità sia simile all’oro, all’argento e alla pietra, che porti l’impronta dell’arte e dell’ingegno umano. Ora Dio, passando sopra ai tempi dell’ignoranza, ordina agli uomini che tutti e dappertutto si convertano, perché egli ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare il mondo con giustizia, per mezzo di un uomo che egli ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti».
Quando sentirono parlare di risurrezione dei morti, alcuni lo deridevano, altri dicevano: «Su questo ti sentiremo un’altra volta». Così Paolo si allontanò da loro. Ma alcuni si unirono a lui e divennero credenti: fra questi anche Dionigi, membro dell’Areòpago, una donna di nome Dàmaris e altri con loro. Dopo questi fatti Paolo lasciò Atene e si recò a Corìnto.

Parola di Dio

 Salmo responsoriale

 I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.

 Lodate il Signore dai cieli,
lodatelo nell’alto dei cieli.
Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
lodatelo, voi tutte, sue schiere.

I re della terra e i popoli tutti,
i governanti e i giudici della terra,
i giovani e le ragazze,
i vecchi insieme ai bambini
lodino il nome del Signore.

Perché solo il suo nome è sublime:
la sua maestà sovrasta la terra e i cieli.
Ha accresciuto la potenza del suo popolo.
Egli è la lode per tutti i suoi fedeli,
per i figli d’Israele, popolo a lui vicino.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Parola del Signore


 RIFLESSIONI SULLA PAROLA DEL GIORNO

 L’insegnamento della parola di oggi mi ha portato a trascrivere L’ATTO DI FEDE che dice: Mio Dio, perché sei verità infallibile, credo fermamente tutto quello che tu hai rivelato e la santa Chiesa ci propone a credere. Ed espressamente credo in te, unico vero Dio in tre Persone uguali e distinte, Padre, Figlio e Spirito Santo. E credo in Gesù Cristo, Figlio di Dio, incarnato e morto per noi, il quale darà a ciascuno, secondo i meriti, il premio o la pena eterna. Conforme a questa fede voglio sempre vivere. Signore, accresci la mia fede.
Perché questo? E’ l’atto cristiano più appropriato che conferma il discorso che il Signore sta facendo a tutti gli uomini di buona volontà. Chi desidera vivere la parola del Signore di questo tempo pasquale, nella pienezza dei suoi insegnamenti, deve emettere un vero atto di fede. Temendo che potrebbe essere chi l’ha dimenticato, l’ho trascritto.
Credere in tutto ciò che Gesù ha rivelato circa la vita eterna e l’amore di Dio Padre per tutta l’umanità. Credere a tutto quello che propone la chiesa e accoglierlo come verità rivelate da Gesù e che la chiesa propone a tutti fino alla fine dei tempi. E’ la missione che Gesù ha affidato alla sua chiesa!
Meditando l’atto di fede e confrontando la propria vita al suo contenuto, si può notare con certezza che o c’è l’adesione totale a Gesù, Figlio di Dio, e a tutte le verità che ha rivelato per raggiungere la vita eterna, o essere già predestinati alla perdizione eterna non accettando quanto Gesù ha rivelato e fatto nella sua vita pubblica quando annunciò il vangelo della salvezza.
Non vorrei che in questo terzo millennio vi siano cristiani come gli ateniesi che si parla nella lettura tratta dagli Atti degli Apostoli, e diede a Paolo l’occasione di annunciare il vangelo di Gesù.
Paolo iniziò riferendosi alla scritta che aveva trovata entrando in città e che diceva: “Ateniesi, vedo che, in tutto, siete molto religiosi. Passando infatti e osservando i vostri monumenti sacri, ho trovato anche un altare con l’iscrizione: “A un Dio ignoto”. Ebbene, colui che, senza conoscerlo, voi adorate, io ve lo annuncio”.
L’annuncio venne accettato fino a quando Paolo non toccò l’argomento sulla resurrezione dei morti. A questo punto molti si schierarono contro perché non accettavano la resurrezione dei morti. Molti accettarono la predicazione, si convertirono.
Quanti oggi vivono lo stesso errore di allora? Quanti negano la resurrezione dei morti dicendo che con la morte finisce tutto, non c’è più niente nell’aldilà!
Quanto è necessario chiedere con insistenza e con fede una nuova Pentecoste per tutta l’umanità perché lo Spirito di Verità illumini, cuore e mente di tutti, e si incomincia a vivere in modo più consono alle verità rivelate da Gesù.
Preghiamo per questa nuova Pentecoste, a chi desidera farlo comunitariamente, lo invito a venire al centro di spiritualità vocazionista, sito in via Manzoni 225, Napoli, pregheremo insieme.

 

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