mercoledì 29 maggio 2013

MERCOLEDI’  DELL’VIII  SETTIMANA  DEL  TEMPO  ORDINARIO

Dal libro del Siracide

Abbi pietà di noi, Signore, Dio dell’universo, e guarda,
mostraci la luce della tua misericordia,
infondi il tuo timore su tutte le nazioni.
Ti riconoscano, come anche noi abbiamo riconosciuto
che non c’è Dio al di fuori di te, o Signore.
Rinnova i segni e ripeti i prodigi.
Raduna tutte le tribù di Giacobbe,
rendi loro l’eredità come era al principio.
Abbi pietà, Signore, del popolo chiamato con il tuo nome,
d’Israele che hai reso simile a un primogenito.
Abbi pietà della tua città santa,
di Gerusalemme, luogo del tuo riposo.
Riempi Sion della celebrazione delle tue imprese
e il tuo popolo della tua gloria.
Rendi testimonianza alle creature che sono tue fin dal principio,
risveglia le profezie fatte nel tuo nome.
Ricompensa coloro che perseverano in te,
i tuoi profeti siano trovati degni di fede.
Ascolta, Signore, la preghiera dei tuoi servi,
secondo la benevolenza che hai verso il tuo popolo,
e guidaci sulla via della giustizia,
e riconoscano tutti quelli che abitano sulla terra
che tu sei il Signore, il Dio dei secoli.

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Mostraci, Signore, la tua misericordia.

Non imputare a noi le colpe dei nostri antenati:
presto ci venga incontro la tua misericordia,
perché siamo così poveri!

Aiutaci, o Dio, nostra salvezza,
per la gloria del tuo nome;
liberaci e perdona i nostri peccati
a motivo del tuo nome.

Giunga fino a te il gemito dei prigionieri;
con la grandezza del tuo braccio
salva i condannati a morte.

E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo,
ti renderemo grazie per sempre;
di generazione in generazione narreremo la tua lode.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, mentre erano sulla strada per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti ai discepoli ed essi erano sgomenti; coloro che lo seguivano erano impauriti.
Presi di nuovo in disparte i Dodici, si mise a dire loro quello che stava per accadergli: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani, lo derideranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno, e dopo tre giorni risorgerà».
Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».
Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

Parola del Signore

RIFLESSIONI SULLA PAROLA DEL GIORNO

La parola di Dio è la parola che chiama tutti a conversione e a ogni tipo di conversione. Questa volta più che la parola è il modo di porsi di Gesù che chiama alla conversione.
Il vangelo inizia descrivendo il viaggio di Gesù a Gerusalemme insieme agli Apostoli e i discepoli e dice che camminava davanti ai discepoli.
Andavano a Gerusalemme, la città santa per il popolo, da Gesù definita la Gerusalemme celeste. Il viaggio che Gesù sta facendo con gli Apostoli e discepoli, si può paragonare agli attuali pellegrinaggi che si fanno verso grandi santuari e luoghi santi per fatti e apparizioni straordinarie. Forse, i discepoli e gli Apostoli, conoscendo che la città verso la quale erano diretti è la città santa, pensavano che si stesse facendo un pellegrinaggio.
Quando sentono il discorso che fa Gesù, predicendo loro tutto quello che gli sarebbe capitato, restarono sconvolti. Ammutolirono!
Il grande insegnamento che dà a tutti Gesù è di andare verso la città santa, verso la Gerusalemme celeste con coraggio, pace e serenità. Non lasciarsi condizionare dai pericoli che il maligno mette nel cammino della vita. Chi è in cammino verso il luogo santo, il luogo della gloria di Dio, il paradiso quindi, deve aspettarsi ostacoli, prove, avversità continuamente e nei momenti più impensati. Le forze nemiche, la malizia del demonio, credono di far desistere davanti alla prova. Se però si segue Gesù, si cammina con Gesù, si fissa lo sguardo su Gesù, le forze avverse non potranno mai prevalere. Nessuno ostacolo, nessuno avversario, nessun nemico possono prevalere perché Gesù precede , va avanti a tutti e respinge, annulla qualsiasi avversario.
Quante volte fino ad oggi è prevalso il demonio su di noi! Quante volte si è stato sconfitto dal nemico! E’ successo tutte le volte che abbiamo voluto andare avanti fidando solo sulle proprie forze.
Quante volte i fedeli che ci sono stati affidati sono stati travolti dal nemico? Perché non li abbiamo preceduti per difenderli! Quante volte i figli hanno avuto i più grandi fallimenti nella loro vita e hanno deluse tutte le aspettative riposte in loro! Perché i genitori non hanno camminato davanti per insegnare loro la strada da percorrere.
Siamo tutti diretti verso la Gerusalemme celeste, seguiamo Gesù. Gesù indica la strada  da percorrere ed evitare le insidie del maligno. Arriveremo certamente alla meta desiderata sotto la guida di Gesù.


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