venerdì 24 maggio 2013


VENERDI’ DELLA VII SETTIMANA DEL TEMPO ORINARIO

 Dal libro del Siràcide

Una bocca amabile moltiplica gli amici,
una lingua affabile le buone relazioni.
Siano molti quelli che vivono in pace con te,
ma tuo consigliere uno su mille.
Se vuoi farti un amico, mettilo alla prova
e non fidarti subito di lui.
C’è infatti chi è amico quando gli fa comodo,
ma non resiste nel giorno della tua sventura.
C’è anche l’amico che si cambia in nemico
e scoprirà i vostri litigi a tuo disonore.
C’è l’amico compagno di tavola,
ma non resiste nel giorno della tua sventura.
Nella tua fortuna sarà un altro te stesso
e parlerà liberamente con i tuoi servi.
Ma se sarai umiliato, si ergerà contro di te
e si nasconderà dalla tua presenza.
Tieniti lontano dai tuoi nemici
e guardati anche dai tuoi amici.
Un amico fedele è rifugio sicuro:
chi lo trova, trova un tesoro.
Per un amico fedele non c’è prezzo,
non c’è misura per il suo valore.
Un amico fedele è medicina che dà vita:
lo troveranno quelli che temono il Signore.
Chi teme il Signore sa scegliere gli amici:
come è lui, tali saranno i suoi amici.

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Guidami, Signore, sul sentiero dei tuoi comandi.

 Benedetto sei tu, Signore:
insegnami i tuoi decreti.
Nei tuoi decreti è la mia delizia,
non dimenticherò la tua parola.

Aprimi gli occhi perché io consideri
le meraviglie della tua legge.
Fammi conoscere la via dei tuoi precetti
e mediterò le tue meraviglie.

Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge
e la osservi con tutto il cuore.
Guidami sul sentiero dei tuoi comandi,
perché in essi è la mia felicità.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, partito da Cafàrnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare.
Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».

Parola del Signore

 RIFLESSIONE SULLA PAROLA DEL GIORNO

 La lettura dal Siracide e il brano del vangelo di Marco invitano alla fedeltà. Bisogna essere fedeli nell’amicizia e nel matrimonio, perché l’amicizia e il matrimonio si fondano sulla fedeltà. Non vi può essere vera amicizia se non si è fedeli, non ci può essere matrimonio se non esiste fedeltà tra i coniugi. La fedeltà è frutto del vero amore.
La fedeltà di un amico e quella del coniuge si conquista attraverso un continuo rapporto sincero e leale, sotto tutti i punti di vista. La prima prerogativa necessaria è di essere amabile in ogni parola. L’amabilità, la sincerità apre il cuore di chi ascolta e lo penetra di buoni sentimenti. E’ necessario essere prudente, non lasciarsi ingannare dal primo impatto con chiunque. Il consiglio della parola sapienziale è fin troppo chiara: “C’è infatti chi è amico quando gli fa comodo, ma non resiste nel giorno della tua sventura. C’è anche l’amico che si cambia in nemico e scoprirà i vostri litigi a tuo disonore”. Che delusione trovarsi davanti a persone con un simile atteggiamento! Anche in queste scelte, amico e coniuge, è necessario farle nel timore santo del Signore!
Non si può rigettare un amico acquisito in fretta e senza attenzione, bisogna andarci piano perché se viene rigettato colui che si scoperto poi di non essere amico sincero, il Signore non accetta la durezza di cuore che allontana il falso amico.
Non solo il vincolo sacramentale del matrimonio è vincolo indissolubile, indivisibile, anche l’amicizia realizzata con uno, diventa vincolo di solidità indissolubile in virtù del comandamento nuovo che Gesù lasciò agli Apostoli e a tutti i suoi discepoli: Amatevi gli uni gli altri, come Io vi ho amati!

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