SABATO DELLA VII SETTIMANA DI PASQUA
Paolo trascorse due anni interi nella casa che aveva preso in affitto e accoglieva tutti quelli che venivano da lui, annunciando il regno di Dio e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo, con tutta franchezza e senza impedimento.
Gli uomini retti, Signore,
contempleranno il tuo volto.
il Signore ha il trono nei cieli.
I suoi occhi osservano attenti,
le sue pupille scrutano l’uomo.
Il Signore scruta giusti e malvagi,
egli odia chi ama la violenza.
Giusto è il Signore, ama le cose giuste;
gli uomini retti contempleranno il suo volto.
In quel tempo, Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?».
Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.
Parola del Signore
La
parola di Dio proclamata nella celebrazione della santa messa è già una
manifestazione che la promessa fatta da Gesù, che ritornato al Padre avrebbe
inviato lo Spirito Santo promesso, si è realizzata.
E’
lo Spirito Santo che opera in Paolo quando fu condannato a morte dai Giudei. Non
volle ubbidire all’imposizione data di non annunciare Cristo risuscitato dai
morti. Per questo fu giudicato e condannato alla morte. Non accetta la condanna
e si appella al giudizio di Cesare. Condotto a Roma, in attesa del giudizio,
continua ad annunciare Cristo morto e risuscitato dai morti. Accoglieva nella
sua casa tutti quelli che andavano da lui e annunciava a tutti quello che
riguardava la persona di Cristo.
Coraggio
che solo lo Spirito Santo poteva dare a Paolo nel periodo della sua prigionia a
Roma!
Se
oggi non si ha il coraggio di testimoniare Cristo è perché nessuno crede nella
potenza che dà lo Spirito Santo a chi lo invoca con fede. Forse vi sono molti
che non sanno neppure dell’esistenza dello Spirito Santo, come terza persona
della Santissima Trinità. E’ necessario che tutti, come ha detto Papa
Francesco, all’inizio di ogni giorno invochiamo lo Spirito Santo chiedendogli
la forza e il coraggio di testimoniare Cristo con la parola e con i fatti della
vita.
Sono
vere le parole di Gesù e si realizzano in coloro che le mettono in pratica: “Voi che siete cattivi e date cose buone ai
vostri figli, tanto più il Padre celeste dona lo Spirito Santo a coloro che lo
chiedono. Chiedete e vi sarà dato.
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