sabato 18 maggio 2013


SABATO DELLA VII SETTIMANA DI PASQUA

 Dagli Atti degli Apostoli

 Arrivati a Roma, fu concesso a Paolo di abitare per conto suo con un soldato di guardia. Dopo tre giorni, egli fece chiamare i notabili dei Giudei e, quando giunsero, disse loro: «Fratelli, senza aver fatto nulla contro il mio popolo o contro le usanze dei padri, sono stato arrestato a Gerusalemme e consegnato nelle mani dei Romani. Questi, dopo avermi interrogato, volevano rimettermi in libertà, non avendo trovato in me alcuna colpa degna di morte. Ma poiché i Giudei si opponevano, sono stato costretto ad appellarmi a Cesare, senza intendere, con questo, muovere accuse contro la mia gente. Ecco perché vi ho chiamati: per vedervi e parlarvi, poiché è a causa della speranza d’Israele che io sono legato da questa catena».
Paolo trascorse due anni interi nella casa che aveva preso in affitto e accoglieva tutti quelli che venivano da lui, annunciando il regno di Dio e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo, con tutta franchezza e senza impedimento.

 Parola di Dio

 Salmo responsoriale

Gli uomini retti, Signore, contempleranno il tuo volto.

 Il Signore sta nel suo tempio santo,
il Signore ha il trono nei cieli.
I suoi occhi osservano attenti,
le sue pupille scrutano l’uomo.

Il Signore scruta giusti e malvagi,
egli odia chi ama la violenza.
Giusto è il Signore, ama le cose giuste;
gli uomini retti contempleranno il suo volto.

 + Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?».
Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.

Parola del Signore

 RIFLESSIONI SULLA PAROLA DEL GIORNO

 Oggi è l’ultimo giorno della novena di preparazione alla solennità della PENTECOSTE. Solennità che ricorda la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli e la Vergine Maria, in preghiera nel cenacolo.
La parola di Dio proclamata nella celebrazione della santa messa è già una manifestazione che la promessa fatta da Gesù, che ritornato al Padre avrebbe inviato lo Spirito Santo promesso, si è realizzata.
E’ lo Spirito Santo che opera in Paolo quando fu condannato a morte dai Giudei. Non volle ubbidire all’imposizione data di non annunciare Cristo risuscitato dai morti. Per questo fu giudicato e condannato alla morte. Non accetta la condanna e si appella al giudizio di Cesare. Condotto a Roma, in attesa del giudizio, continua ad annunciare Cristo morto e risuscitato dai morti. Accoglieva nella sua casa tutti quelli che andavano da lui e annunciava a tutti quello che riguardava la persona di Cristo.
Coraggio che solo lo Spirito Santo poteva dare a Paolo nel periodo della sua prigionia a Roma!
Se oggi non si ha il coraggio di testimoniare Cristo è perché nessuno crede nella potenza che dà lo Spirito Santo a chi lo invoca con fede. Forse vi sono molti che non sanno neppure dell’esistenza dello Spirito Santo, come terza persona della Santissima Trinità. E’ necessario che tutti, come ha detto Papa Francesco, all’inizio di ogni giorno invochiamo lo Spirito Santo chiedendogli la forza e il coraggio di testimoniare Cristo con la parola e con i fatti della vita.
Sono vere le parole di Gesù e si realizzano in coloro che le mettono in pratica: “Voi che siete cattivi e date cose buone ai vostri figli, tanto più il Padre celeste dona lo Spirito Santo a coloro che lo chiedono. Chiedete e vi sarà dato.
 

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